Il direttore della fondazione “FareFuturo” (centro-destra) della provincia di Matera, Giuseppe Callà, dopo che nei giorni scorsi sindacati ed esponenti partitici hanno sollevato il problema del possibile ridimensionamento dell’Utic dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro, chiede all’Asm di fare chiarezza sul futuro del reparto del nosocomio del centro jonico: “Non capisco il silenzio, finora, dell’Asm su queste ridde di voci che si sono sparse in città negli ultimi giorni. Spero che non valga il motto: ‘chi tace acconsente’, altrimenti sarebbe un grave danno alla sanità del comprensorio già mortificata negli anni addietro da tagli orizzontali e nei servizi che ha colpito anche il nosocomio di Policoro. Di contro credo che quello di Policoro sia un presidio strategico, a maggior ragione di questi periodi quando il flusso di gente aumenta a dismisura con l’arrivo dell’estate. Ma a prescindere da ciò, non solo l’Utic non deve essere ridimensionato, ma, il presidio sanitario, viceversa, va potenziato poiché a Policoro arrivano pazienti anche dalla vicina Calabria jonica. Questo è un tema già affrontato più volte in passato ma senza grandi risultati. Mi auguro che questa volta si inizi a discutere seriamente del futuro dell’ospedale di Policoro con le istituzioni locali che devono attivarsi, magari con un tavolo istituzionale, per capire le vere intenzioni della Regione Basilicata sugli standard qualitativi dei servizi alla persona che si vogliono dare per chi si ricovera in ospedali che non siano quelli di Potenza e Matera”.
Giu 17