Dopo i numerosi bracci di ferro con il Governo, gli autotrasportatori aderenti alla Fita Cna sono decisi a riaprire la vertenza del settore. “La retromarcia del ministro dei Trasporti Altero Matteoii non fa onore alle assicurazioni fornite fino ad oggi e rimette in discussione l’accordo dello scorso giugno”. Il segretario regionale della Fita Cna, Leonardo Montemurro, legge con seria preoccupazione l’esito negativo dell’incontro che si sé svolto nei giorni scorsi al Ministero e che ha portato all’abbandono del tavolo da parte dell’Unatras) l’organizzazione che riunisce le associazioni di autotrasporto) e la dichiarazione dello stato di agitazione del settore. Montemurro considera le motivazioni del ministro un segnale che potrebbe condurre ad ulteriori forme di protesta. “In campo – precisa Montemurro – c’è la vertenza che riguarda sia le risorse a disposizione che la sicurezza sulle strade”. Le imprese di autotrasporto, infatti, sono obbligate a non rispettare le norme del Codice della strada, la normativa sui tempi di guida e di riposo, costringendo gli imprenditori e i loro collaboratori a turni alla guida massacranti e a condizioni economiche che non coprono i costi sopportati dalle imprese. “Le motivazioni portate da Matteoli, a giustificazione di questo repentino dietro-front, fanno riferimento a fantomatiche interpretazioni giuridiche del provvedimento – prosegue Montemurro – dimenticandosi però di ricordare che lo stesso Ufficio legislativo del ministero, appena un paio di settimane fa non aveva rilevato nessun ostacolo alla introduzione dello stesso provvedimento". Quanto alle risorse finanziarie, conclude Leonardo Montemurro: "Sono mesi che stiamo aspettando di poter mettere a disposizione delle imprese quelle risorse riferite al 2007; in più abbiamo registrato che per il 2008 non vi sono le nuove risorse cui si fa cenno nell'accordo, per l'abbattimento dei costi delle imprese".
Ott 08