Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta di “GTI”, acronimo di Guide Turistiche Italiane sulla questione che riguarda le visite guidate all’interno della Cattedrale di Matera. Nella lettera rivolta a Sua Eccellenza Monsignor Pino Caiazzo le guide turistiche chiedono letteralmente di “liberare” la Cattedrale di Matera, tenuto conto che vige il divieto di effettuare visite guidate, di scattare foto se non senza flash e addirittura di sedersi nei banchi che sono incredibilmente circondati da un cordone che ne impedisce l’accesso. Di seguito la nota integrale.
Sua Eccellenza,
finalmente la nostra Cattedrale è tornata a risplendere, lassù sul punto più alto della città antica. Dopo 10 lunghissimi anni di chiusura, il 5 marzo scorso il duomo di Matera è stato restituita alla comunità dei fedeli e alle migliaia di visitatori che finalmente possono ammirare la bellezza straordinaria di uno dei tanti gioielli che fanno della Città dei Sassi un Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
E una felice coincidenza ha voluto che poche settimane dopo “la sposa abbia accolto il suo sposo” accogliendo Lei, caro Don Pino, in un’atmosfera carica di emozione e devozione.
E il Suo sorriso dolce e sincero, la Sua spiccata umanità hanno portato una ventata fresca di
rinnovamento in tutta la diocesi. Peccato che sia stato accolto in una Cattedrale praticamente blindata, con l’inaudito divieto di visite guidate all’interno, di foto se non senza flash (?) e addirittura il divieto di sedersi nei banchi che sono incredibilmente circondati da un cordone che ne impedisce l’accesso. Ma pare, da indiscrezioni certe, che nelle settimane scorsi Lei abbia incontrato i rappresentanti di un’associazione locale di guide turistiche per affrontare la questione, eppure al momento nulla è cambiato, tutti i divieti restano in vigore come dimostra la permanenza
dell’apposito tabellone all’ingresso della chiesa.
Occorrerebbe dunque un confronto più ampio, aperto a tutte le associazioni e alle guide in generale, che in Basilicata sono oltre 400, ben più delle 10 rappresentate dai colleghi che Lei ha incontrato.
Lei è sicuramente a conoscenza del d.P.R. 4 febbraio 2005, n. 78 relativo all’intesa tra il Mibac e la Conferenza Episcopale Italiana relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a enti e istituzioni ecclesiastiche, in base al quale “L’accesso e la visita ai beni culturali di cui al comma 1 sono garantiti. Ove si tratti di edifici aperti al culto o di mobili collocati in detti edifici, l’accesso e la visita sono consentiti nel rispetto delle esigenze di carattere religioso. A tal fine possono essere definiti orari e percorsi di visita in base ad accordi tra i soprintendenti competenti per materia e per territorio e gli organi ecclesiastici territorialmente competenti”.
Ma in questo caso la legge più efficace è quella del buon senso. Prima di essere guide turistiche, siamo cittadini e molti di noi anche devoti, amiamo e rispettiamo la nostra terra in generale e i suoi simboli storici e religiosi in particolare, qual è la cattedrale di Matera, da sempre casa di Maria SS. della Bruna che ci accingiamo a festeggiare e onorare come facciamo da oltre 6 secoli.
Per questo GTI Guide Turistiche Italiane, nelle persone del suo presidente nazionale Simone Franci e del suo referente per la Basilicata Luigi Mazzoccoli chiede a Sua Eccellenza di convocare al più presto un incontro aperto a tutte le guide turistiche in modo da trovare insieme la soluzione migliore alla questione.
In attesa di un pronto riscontro, ringraziamo anticipatamente per la disponibilità e porgiamo cordiali saluti.
La lettera è sottoscritta dal presidente GTI Simone Franci e dal referente per la Basilicata
Luigi Mazzoccoli
Mi scusi sua Eccellenza, se mi rivolgo a Lei con Preghiera,io” povero cristo” non avendo il titolo di guida,le chiedo di farsi pagare il doppio dai gruppi accompagnati dalle guide turistiche,questi signori oltre a decidere vita o morte di tante attività commerciali, nate dal sacrificio e dai risparmi di piccoli imprenditori, non hanno a cuore il bene della comunità e dei loro simili, ma sono solo attenti al loro portafoglio. Con supplica , le chiediamo che decida di fare pagare a queste “famose guide”un ticket di ingresso alla cattedrale, i proventi destinarli alle famiglie bisognose di Matera.
Concordo appieno
Come membro del Capitolo Cattedrale, dunque come sacerdote che è deputato per la vita liturgica della cattedrale, vorrei ricordare che essa è un luogo di culto innanzitutto. Infatti ogni mattina si celebra la santa messa alle ore 8.30 e segue l’adorazione eucaristica nella cappella del Santissimo Sacramento con un sacerdote che è a disposizione per le confessioni. Per garantire il primario uso cultuale della cattedrale sono state predisposte delle audio guide per i singoli turisti in modo che la loro visita non confligga con il clima di preghiera. Per i gruppi guidati si richiede che abbiano auricolari e che la guida parli a bassa voce. La diocesi si è anche incaricata di svolgere dei corsi di formazione alle guide per quello che riguarda la cattedrale perchè in alcuni casi si è notato che sono state date informazioni totalmente false e infondate. i banchi sono per assicurare l’ordine durante le azioni liturgiche non per far riposare i turisti come se fossero al bar! Detto questo, rifletto sulle “lettere aperte”: se esse non sono anticipate da “lettere personali” indirizzate, in questo caso al Vescovo, non sono altro che false denunce e vere calunnie, anche se ammantate da ipocrita cortesia. Se veramente sta a cuore la giustizia è necessario percorrere la via del dialogo discreto e rispettoso delle competenze e responsabilità. Don Pasquale Giordano, Canonico del Capitolo Cattedrale