Il presidente di Confapi Matera Enzo Acito riapre il dibattito sulla mancanza di un collegamento ferroviario con la città dei Sassi e dichiara: “Con la ferrovia Matera-Ferrandina la città dei Sassi si inserisce nel corridoio tirrenico, si apre all’entroterra provinciale e incrementa i flussi turistici”. Di seguito la nota integrale.
Matera gode di una posizione baricentrica nell’Italia meridionale, crocevia di itinerari turistici e di rotte commerciali che, se adeguatamente collegati ai grandi percorsi nazionali e internazionali, potrebbero fare della città dei Sassi un nodo strategico e quindi sviluppare interessanti settori economici, anche industriali.
Il collegamento ferroviario con Bari è senz’altro importante per l’allacciamento al corridoio adriatico e all’aeroporto internazionale di Palese. Nondimeno, il presidente di Confapi Matera Enzo Acito pone l’accento sul completamento della ferrovia Matera-Ferrandina, capace di rompere definitivamente lo storico isolamento del capoluogo grazie a una molteplice valenza.
La ferrovia Matera-Ferrandina, infatti, innanzitutto inserirebbe Matera nel corridoio tirrenico che prevede l’alta velocità fino a Salerno e prosegue con le Ferrovie dello Stato fino a Taranto.
Questa tratta, inoltre, collegando Matera all’aeroporto Mattei di Pisticci Scalo, incrementerebbe i voli charter e quindi i flussi turistici verso la città.
Il vantaggio maggiore, tuttavia – secondo il presidente Acito – sarebbe quello di far sì che Matera si apra al territorio provinciale, uscendo dal suo isolamento autarchico e vivendo in maggiore simbiosi con i centri dell’entroterra. E tal proposito la ferrovia non prescinde dal raddoppio della Strada Statale 7 che da Matera porta alla Basentana, che ormai è diventato una necessità impellente, come e forse più della Matera-Gioia del Colle.
Da non sottovalutare, ancora, la possibilità di incrementare il trasporto delle merci su rotaia, decongestionando le nostre strade dal trasporto su gomma e avvicinandoci agli standard europei che privilegiano i trasporti su ferro e su acqua.
Da ultimo, collegare adeguatamente Matera con la strada ferrata attirerebbe da noi significativi investimenti industriali e svilupperebbe un interessante indotto di attività di servizi e di manutenzione.
Naturalmente – conclude Enzo Acito – incrementando tutte queste attività, Matera avrebbe più che mai bisogno di potenziare le infrastrutture strategiche interne, come la Tangenziale Ovest, opera incompleta in grado di liberare le strade dal sempre più caotico traffico cittadino.
Finalmente! Finalmente ecco farsi avanti una espressione di forze imprenditoriali che chiaramente esprimono il bisogno che il territorio ha di corredarsi di una infrastruttura da sempre agognata e che da sola può esprimere l’uscita da un isolamento anacronistico e medievale.
E’ il primo ed essenziale passo da fare subito! E’ il primo volano che ne genererà poi tanti altri.