Mercoledì 22 giugno la Senis Hospes Società Cooperativa Sociale presenterà il progetto “Viaggio verso l’Isola che non c’è” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Nicola Sole.
Tale progetto si colloca nella volontà di promuovere la sensibilizzazione e il superamento dei pregiudizi al fine di individuare nella cultura delle differenza un valore e non un limite.
La Senis Hospes, in segno di gratitudine e riconoscenza e, nel rispetto dell’accoglienza e della solidarietà mostrata dall’Istituto Comprensivo Nicola, ha deciso di realizzare tale progetto che prevede la donazione alla Scuola dell’Infanzia Belvedere di una statua di legno rappresentante il personaggio di Peter Pan, realizzata con cura da un ragazzo nigeriano OkomonOsariyekemwen, ospite del Centro di Prima Accoglienza di Chiaromonte, e che frequenta insieme ai suoi compagni e altri studenti accolti presso i centri Sprar di Senise e Fardella, i corsi di educazione per adulti istituiti presso il CPIA di Senise.
L’idea progettuale vuole celebrare la magia dell’immaginazione, il meccanismo che permette allo sguardo innocente di trasformare durante il gioco un armadio in un veliero, un lenzuolo in una laguna.
Basta far entrare in questa stanza l’aria fresca della notte per autorizzare l’arrivo possibile di Peter Pan. In ogni cassetto fanciullesco trova così riposta una mappa di pensieri costruttori di luoghi desiderati; gli stessi pensieri che spingono i nostri ospiti migranti ad abbandonare i loro paesi di origine verso la prospettiva di una vita migliore, alla ricerca dell’isola che non c’è.
I bambini della scuola dell’Infanzia Belvedere in questi giorni hanno avuto la possibilità di misurarsi con il tema dell’accoglienza e dell’accettazione delle diversità grazie alle varie storie, giochi e canti ispirati al tema dell’ Isola che non c’è.
Di seguito si riporta il pensiero di Marcello Cervone, vice presidente della Cooperativa Senis Hospes, che ha fortemente sostenuto l’idea progettuale messa in atto:
“La condizione frontiera propria di chi appartiene a più mondi culturali e linguaggi rivela una natura altamente positiva quando permette all’individuo di accedere realmente a piu codici culturali, di aumentare la capacità di giocare diversi volti e identità a seconda dei contesti.
Spesso l’uomo ha paura di quello che non conosce e considera diverso, per questo motivo finisce per odiarlo.
Solo i bambini con la loro innocenza e purezza sono in grado di andare al di là delle apparenze”.
Giu 21