Da diversi anni la Regione Basilicata dispone di un valido strumento di sostegno alle piccole e medie imprese che partecipano a mostre e fiere, con lo scopo di promuovere lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti lucani all’estero.
Tale strumento incontra il favore delle imprese perché va incontro alle esigenze di incrementare la quota di export attraverso le manifestazioni fieristiche, vetrina per le aziende lucane sui mercati internazionali.
Quantunque il contributo concedibile non sia superiore a 7.500,00 euro, lo strumento regionale riesce comunque a fornire un aiuto alle imprese di minori dimensioni, che da sole non sono in grado di competere all’estero.
La misura, tuttavia, è stata finanziata per l’ultima volta nel 2014, rimanendo senza copertura finanziaria sia nel 2015 che nel 2016. Confapi Matera ha sollecitato più volte la Regione a prevedere una dotazione finanziaria, considerato che l’esiguo importo del finanziamento non dovrebbe comportare un sacrificio eccessivo per le casse regionali.
Di queste ore la notizia che la Regione ha destinato 20mila euro che, tuttavia, non sono affatto sufficienti rispetto alle numerose richieste delle piccole e medie imprese lucane, che nel frattempo hanno continuato a inviare le domande nella speranza di un rifinanziamento. Per questo motivo il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, nell’apprezzare lo sforza fatto dalla Regione, ha chiesto un ulteriore impegno volto a incrementare lo stanziamento.
È appena il caso di sottolineare – scrive Acito nella nota inviata all’assessore Raffaele Liberali e al direttore generale del Dipartimento Politiche di Sviluppo Giandomenico Marchese – che la partecipazione alle fiere di carattere internazionale è considerata il principale mezzo di internazionalizzazione delle pmi e che, inoltre, la misura regionale si è dimostrata negli anni un validissimo strumento di sostegno per la promozione e la commercializzazione dei prodotti lucani all’estero.
Il grande successo ottenuto dalla tappa di Matera del Roadshow dell’ICE per l’internazionalizzazione dimostra che, in questo periodo di contrazione della domanda interna, le piccole e medie imprese intendono rivolgersi ai mercati esteri per risollevare i propri bilanci.
Inoltre, la maggiore apertura del mercato dell’Unione Europea, a fonte della riduzione di mercati come la Cina e l’America Latina, crea una congiuntura economica verso l’export favorevole alle pmi, grazie ai minori costi che tali mercati vicini richiedono. Ciò deve motivarci ulteriormente a sostenere le imprese di minori dimensioni nei loro percorsi di internazionalizzazione per evitare di perdere competitività nei confronti dei nostri concorrenti.
Del resto, il ritardo con cui la Regione Basilicata sta procedendo all’avvio della nuova programmazione 2014-2016, in gran parte legato agli indugi nell’operatività della Strategia di Specializzazione Intelligente, potrebbe essere parzialmente compensato proprio con uno sforzo ulteriore nell’aumentare la dotazione finanziaria di uno strumento certamente limitato, ma semplice e snello nella sua fruibilità.
Le imprese lucane di minori dimensioni avvertono la necessità di essere supportate nei loro percorsi di internazionalizzazione attraverso quello che per loro è il principale mezzo, vale a dire la partecipazione alle fiere.
Chiediamo alla Regione di incrementare la dotazione finanziaria sulla misura agevolativa, venendo incontro alle numerose richieste delle piccole e medie imprese lucane che vogliono internazionalizzarsi attraverso la partecipazione alle fiere e che con le sole proprie forze non ce la fanno. Questo strumento, del resto, esiste dal 1997 e grazie a un piccolo contributo (prima 15 milioni di lire, ora 7.500 euro) ha permesso a decine di pmi di avere una vetrina sui mercati internazionali abbattendo i costi di partecipazione alle fiere.