E’ in forse l’iscrizione – che scadrà il prossimo 7 luglio – al campionato di serie B di Pallacanestro 2016/2017 per la Bawer Olimpia Matera, reduce da una retrocessione dalla serie A2 nella scorsa stagione. Lo fa presente il presidente della società sportiva e del main sponsor, Pasquale Lorusso: “Come in ogni anno, stiamo lavorando sulla valutazione economica preventiva che è alla base del piano strategico, quello che misura le risorse e fissa gli obiettivi della nuova stagione. L’esperienza maturata nello scorso campionato ci ha dimostrato che l’impegno economico assunto dagli sponsor, seppur maggiore rispetto a quanto inizialmente preventivato, non si è rivelato sufficiente rispetto a quello dei nostri avversari, probabilmente dotati di maggiori capacità finanziarie.
Per di più, gli eventi eccezionali che hanno caratterizzato il nostro torneo, con l’avvicendamento di tre coach e di molti giocatori, hanno poi dimostrato che occorre allocare risorse accessorie per la gestione dei fabbisogni emergenti a breve, medio e lungo periodo.”
Prosegue Lorusso: “Il nuovo campionato di B registra la partecipazione di formazioni storiche provenienti da tutta Italia, ed allocate in gironi extraregionali che presuppongono organizzazioni complesse e trasferte onerose. Per analogia, direi che la B di quest’anno si possa tranquillamente equiparare alla Silver di due stagioni fa, per cui non si può dare per scontata la sistematica riduzione dei budget che tutti immaginano. Non è un caso che alcune società sportive approdate al torneo cadetto stiano valutando di rinunciare a parteciparvi, preferendo un profilo d’investimento meno oneroso, e puntando sulle formazioni giovanili nei campionati inferiori.”
“Ovviamente, intendiamo mantenere il nostro consueto impegno, quello che ha generato un patto più che decennale tra società sportiva e main sponsor.” – precisa il presidente – “Tuttavia le condizioni di partenza sono cambiate e le risorse a disposizione per avviare una nuova e dignitosa stagione protesa verso obiettivi sportivi rilevanti, non risultano all’attualità sufficienti. Occorre quindi che nuove forze imprenditoriali – in aggiunta a quelle già legate alla società sportiva – contribuiscano attivamente alla condivisione dei costi e dei benefici connessi alla sponsorizzazione delle attività dell’Olimpia Matera. E quando parliamo di benefici, non ci riferiamo a un concetto effimero, ma a quelli prodotti da un vero e proprio veicolo di promozione aziendale, misurabile economicamente e utile per accrescere visibilità e reputazione. Molte aziende del nostro territorio, oggi, hanno la necessità di emergere con i loro brand in uno scenario di mercato molto competitivo.”
“Esiste poi un obiettivo sociale che certo non può sfuggire alle ponderazioni degli imprenditori locali: Olimpia Matera non indica soltanto, infatti, la formazione che partecipa ai campionati nazionali di Basket tra i più alti livelli, ma supporta, attraverso la società satellite “Pielle Matera”, la crescita sportiva di un vivaio tutto locale, affermando lo sport non soltanto in termini agonistici, ma come stile di vita per tutte le giovani generazioni. Matera è un punto di riferimento internazionale per il basket e, ancora di più, per il minibasket, e noi siamo davvero fieri di fornire il nostro contributo a un grande progetto condiviso con tanti genitori, con le scuole, e con i giovanissimi cestisti.”
“Ciò nonostante, il “miracolo” che in tante occasioni abbiamo evocato al conseguimento di grandi risultati per una piccola realtà sportiva, quella che fieramente siamo consapevoli di rappresentare, oggi dimostra di non costituire un ingrediente sufficiente per andare avanti.
Infatti come ho già detto, le risorse frattanto individuate non sono tali da permettere una dignitosa partecipazione al nuovo torneo di serie B, quindi piuttosto che lanciarci – come altri fanno, temerariamente – in una scellerata gestione “a vista”, preferiamo, in assenza di altre “energie”, fermare tutto, mantenendo intatto il nostro rigore amministrativo.
Ci appelliamo pertanto a tutti gli imprenditori affinché ci contattino e verifichino la possibilità di condividere il percorso che noi stessi abbiamo già scelto per le nostre aziende, nell’esclusivo interesse della Città e dell’intero territorio.
In mancanza di risultati congrui, dovremo interrompere – nostro malgrado – questo cammino, ponendo fine ad una gloriosa storia di oltre cinquant’anni che in tantissimi – tra dirigenti, giocatori e sostenitori – hanno contribuito a costruire, alacremente.”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal tecnico di basket materano Antonio Conterosito al presidente della Bawer Matera Pasquale Lorusso.
Caro presidente,
le scrivo dopo aver letto tramite internet il comunicato stampa in cui annuncia un ridimensionamento, dove si comprende un evidente sofferenza economica e/o motivazionale, dopo aver anticipato il mio pensiero riguardo la situazione con alcuni commenti su facebook mi rivolgo a lei, e le voglio lanciarle un appello, quello del ritorno all’antica passione per il basket dell’Olimpia, fatta di tanto amore e di tanti sacrifici, di molti per i colori di una squadra che ha rappresentato e rappresenta tanto per la nostra città.
Partendo da un’evidenza che sono i risultati, scadenti negli ultimi due anni, bisogna per forza di cose cambiare rotta e cambiare rotta per l’olimpia potrebbe significare un ridimensionamento economico e cestistico.
come:
Facendo tornare a casa i numerosi giocatori di Matera che in questi anni hanno avuto pochissima considerazione
Cercando di contenere i costi con un Management indigeno
Cercando di contenere i costi con allenatori del posto o delle zone limitrofe
Cercando di costruire un settore giovanile, perché una cosa del comunicato della quale non sono d’accordo è il merito che vi asserite per aver portato le famiglie al palazzetto ed aver avvicinato i giovani, questo non lo condivido perché la mia società cioè la Virtus è stata coinvolta pochissimo (e rappresenta un bacino importante della pallacanestro cittadina) e posso garantirvi che tanti non hanno mai assistito ad una partita della squadra della loro città.
Non sono necessari trecento/quattrocentomila euro… con un buon progetto e pochi soldi potremmo unire le forze per far viaggiare a braccetto Bawer Matera/Pielle Matera e Virtus Matera che insieme ad altre società dei centri limitrofi potrebbero negli anni costruire qualcosa di importante, sia per la squadra maggiore che per la città..e soprattutto per i miniatleti che negli ultimi anni hanno visto la squadra della loro città come antagonista ai loro sogni….mentre l’Olimpia devrebbe essere unico ed indistinto obiettivo per tutti..
Ho lavorato per questa società, sono tifoso e spero che presto ci si possa incontrare per il bene comune del basket cittadino…
Antonio Conterosito
Con la marea di tanti imprenditori locali che grazie ai materani sono diventati straricchi non è possibile che nessuno voglia avvicinarsi allo sport materano. Infatti, sia nel basket che nel calcio dobbiamo ringraziare due imprenditori della vicina puglia. Sarebbe ora che qualcuno si svegliasse e dia un contributo per la crescita dello sport materano cosè come ha fatto anche l’imprendtore Giancaspro rilevando il Bari calcio.
Pasquale Fontana
Hai ragione, però occorre che qualcuno lo chieda. Se c’è uno sponsor, una società che fino a qualche giorno fa dichiarava addirittura la possibilità di chiedere il ripescaggio, come fa un imprenditore ad avvicinarsi alla società? sapendo che tutto fila liscio, senza alcun segnale di sofferenza finanziaria, potrebbe sembrare che qualcuno volesse rompere un equilibrio esistente. Se si vuole un aiuto lo si chiede. Ma non a una settimana dalla scadenza per l’iscrizione. Non ci sono i tempi tecnici. Ecco perchè la società ha il dovere di trovare i 7 8mila euro per iscriversi entro il 7 luglio. Poi con calma (relativa) si chiede aiuto e collaborazione, magari interessando anche il Sindaco. Come si fa sempre in questi casi. Magari cìè qualcuno interessato ma non si è fatto avanti perchè non c’erano segnaii di bisogno.
Strano. Perchè questo comunicato a pochi giorni dalla scadenza? Se si vuole che qualche imprenditore si avvicini alla società, i dirigenti hanno il dovere di iscrivere la squadra alla serie B. Altrimenti sembra una resa in partenza, senza iscrizione chi si può impegnare? Di conseguenza è un’appello tardivo e inutile. Sembra quasi una decisione già presa. Come ormai avviene da qualche anno, le decisioni improvvise ed insensate, continuano. Dalla costruzione di squadre con una confusione non indifferente, a quella che ora appare irreversibile di non iscrizione alla B. Come pensate che qualcuno si avvicini per consentire la costruzione della squadra? E lo sponsor Bawer che fine fa? E il neopresidente di confindustria?