Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 13 voti Pd, Cd, Pp, Ri, Udc,Psi e Pace delGm; 1 voto contrario di Lb-Fdi) il programma triennale per le politiche culturali 2016/2018.
Promozione di politiche per conferire valore ai beni culturali al fine di creare ricadute in termini di nuova specifica occupazione e di maggiore fruibilità da parte dei cittadini e alle pratiche innovative mediante la realizzazione di programmi di sostegno al fine di consolidare le varie forme di creatività rivenienti dal territorio: sono questi i principali obiettivi del programma triennale 2016/ 2018. Lo strumento di programmazione prevede anche il sostegno di iniziative scientifiche, culturali e territoriali, il potenziamento dei servizi bibliotecari, archivistici e museali ma anche la rivitalizzazione degli spazi abbandonati e la valorizzazione delle manifestazioni connesse con le tradizioni locali, il patrimonio demoetnoantropologico e la promozione delle realtà associative giovanili.
Le risorse a disposizione sono pari a 1.862.167,29 euro per il 2016, 2.250.000,00 euro per il 2017 e 1.000.000,00 euro per il 2018.
L’Assemblea ha, poi, approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Udc, Psi e Pace del Gm e 1 contrario di Pdl-Fi)un ordine del giorno collegato al Programma triennale delle politiche culturali, proposto dal consigliere Lacorazza (Pd) e sottoscritto anche dai consiglieri Cifarelli (Pd), Napoli (Pdl-Fi), Bradascio (Pp), Galante (Ri) e Pace (Gm) ed emendato in Aula con suggerimenti di Polese, Giuzio, Santarsiero, Robortella (Pd) Pace (Gm) e Pietrantuono (Psi).
Con il documento si impegna il presidente e la Giunta regionale a: “individuare ed aggiungere con la partnership scientifica della Task force già costituita dall’Università degli Studi della Basilicata e Cnr e Ibam, criteri logici discretivi oltre che proporzionalmente strategici in merito all’erogazione di finanziamenti destinati ad eventi e festività culturali che tengono conto non solo del pregevole lavoro espletato con il censimento del patrimonio culturale intangibile della nostra regione ma anche delle sfide decisive connesse a ‘Basilicata 2019’; a far sì che i criteri aggiuntivi tengano conto di una serie di principi quali: la valorizzazione delle fasce costiere, la considerazione dei bacini di utenza, la presenza di macro-attrattori, il ruolo dei due capoluoghi; ad incentivare il coordinamento tra tutte le normative e gli strumenti che afferiscono al sistema culturale lucano, evitando la duplicazione di finanziamenti sugli stessi eventi o agli stessi Comuni per ambiti affini; a convocare urgentemente un tavolo tecnico che oltre ad applicare quanto previsto nei precedenti punti, individui un meccanismo di perequazione a beneficio dei 48 Comuni esclusi dalla delibera di Giunta regionale, n. 625 del 7 giugno 2016, partendo dal possibile rifinanziamento dell’allegato 2 della delibera di Giunta regionale n. 973 del 21/07/2015; incentivare quelle manifestazioni consolidate nel tempo che assecondano un sistema di rete così come indicato nelle idee progettuali ‘Basilicata 2019, scaviamo il futuro’ e ‘Basilicata 2019, parco culturale’ e che hanno a che fare con aspetti riconosciuti del patrimonio culturale del territorio, o perché garantite da una lunga tradizione o perché si connettano alla tradizione e alla cultura del territorio; sostenere, in funzione di ‘Matera 2019’, iniziative specifiche per la Città di Potenza partendo anche dal presupposto del riconoscimento nell’elenco delle ‘Eccellenze artistiche regionali’, di cui all’art.12 della Legge regionale 12 dicembre 2014, n. 37, del Teatro ‘Francesco Stabile’ di Potenza, da sempre luogo di eccellenza dello spettacolo dal vivo, quale ‘Teatro Storico Lucano’, nonché quelle relative alla tradizione degli altri teatri attivi nelle province di Potenza e Matera con stagioni e tabelloni teatrali; individuare, in maniera coerente e coordinata, con le disposizioni contenute nella legge regionale 27/2015, Titolo III riguardante gli ‘Istituti e luoghi della cultura’, strumenti ed investimenti per la valorizzazione e la fruibilità del patrimonio culturale dei parche letterari, delle fondazioni ed enti morali esistenti, prevedendo altresì percorsi sperimentali di accompagnamento e di incentivazione alla istituzione di nuovi parchi letterari e fondazioni; coordinare la proposta di ‘Programma regionale triennale – Politiche Culturali – 2016/2018’, elaborata dall’Ufficio sistemi Culturali e Turistici, con le recenti indicazioni della Dgr n. 590 del 31 maggio 2016, della Dgr n. 591 del 31 maggio 2016, e della Dgr n. 625 del 7 giugno 2016, puntando alla valorizzazione e alla promozione dei beni culturali, anche intangibili, presenti sul territorio, sia in termini di messa a sistema degli operatori pubblici e privati, che in termini di strumenti e procedure programmatiche da attivare in ambito culturale”.
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, a maggioranza (con 13 voti favorevoli di Pd, Pp, Cd, Ri, Udc, Psi e Pace del gruppo misto e 4 voti contrari di M5s, Lb-Fdi) un disegno di legge della Giunta che modifica alcune norme della legge di stabilità regionale 2016.
A seguito di una serie di osservazioni formulate dal Governo, che ha segnalato “il contrasto delle disposizioni segnalate con talune norme costituzionali”, la Giunta regionale ha raggruppato in questo disegno di legge alcune modifiche concordate con i Ministeri competenti per evitare l’impugnativa, a cui si aggiungono altre norme che modificano discipline di settore.
In particolare, viene abrogata una norma delle legge di stabilità 2016 che prevedeva l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per i veicoli ultraventennali di interesse storico e collezionistico. Vengono inoltre modificate alcune norme riguardanti la gestione dei rifiuti: per quanto riguarda gli incentivi per la raccolta differenziata si farà riferimento alle disposizioni previste dalle leggi nazionali, mentre non verranno modificate le parti dell’art. 46 della legge di stabilità che non sono state osservate dal Ministero dell’Ambiente. Adeguata anche la norma (art. 14 della legge regionale n. 26/2011) che riguarda il fondo di rotazione per la bonifica ed il ripristino ambientale delle discariche, per superare le criticità evidenziate dalla Commissione europea in ordine all’obbligo di completamento dei lavori di chiusura delle discariche non conformi alla normativa comunitaria. In materia di concessioni demaniali marittime, dopo le osservazioni del Ministero dell’Economia, l’art. 56 del collegato alla legge di stabilità viene modificato stabilendo che “è consentito mantenere per l’intero anno, fino al 31 dicembre 2019 le strutture funzionali delle attività balneari già operanti in regime di concessione demaniale marittima, purché siano di facile amovibilità”. Altre modifiche riguardano le procedure di nomina dei dirigenti dei distretti sanitari, le procedure per il riconoscimento della qualifica di operatore socio – sanitario, i termini per il rilascio delle autorizzazioni per le strutture sanitarie private (che passano da 30 a 60 giorni) e l’equilibrio economico del piano annuale delle assunzioni di ciascuna azienda ed ente del servizio sanitario regionale. Abrogate, dopo le osservazioni del Ministero dell’Economia, anche le norme del collegato alla legge di stabilità che riguardavano la proroga delle graduatorie relative alle società partecipate della Regione (art. 82) e la trasformazione del rapporto di lavoro da determinato a indeterminato dei lavoratori provenienti dalle ex Comunità montane (art. 93). Modificate, infine, le procedure previste dall’art. 43 della legge regionale n. 24/07 per la vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.