Dopo aver appreso dalla stampa il nuovo progetto di riqualificazione di piazza Vittorio Veneto ecco la nota inviata alla nostra redazione dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Matera, sottoscritta dal presidente Francesco Gioia.
Si apprende da scarne notizie di stampa che l’Amministrazione comunale di Matera ha proceduto ad aggiudicare i lavori per il completamento degli ipogei e di piazza Vittorio Veneto, su progetto sembra di tecnici interni al Comune, senza un preventivo e assolutamente necessario confronto con la cittadinanza e gli organi di settore presenti sul territorio, ancor più utile visto il tempo trascorso dall’originaria ipotesi progettuale, peraltro passata al vaglio con parere favorevole anche di una Conferenza di Servizi nella quale era presente la locale Soprintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici.
Porre mano con queste modalità ad un elemento di tale valenza sociale, architettonica e di testimonianza storica, cornice e protezione di tesori ipogei ormai entrato a far parte dei modelli visivi e fruitivi di tutti, proprio quando Matera è sotto gli occhi del mondo per la sua elezione a Capitale della Cultura 2019, ci sembra, se tutto dovesse essere confermato, un atto quantomeno frettoloso e non condivisibile.
Pur ritenendo che nulla è intrasformabile e che anche l’ambiente, inteso in senso lato, possa conformarsi a nuovi e più utili rapporti con l’uomo, non è concepibile per noi Architetti che il tutto possa ridursi ad un mero atto di burocrazia prescindendo dal confronto partecipativo con i cittadini.
Rigettiamo e rispediamo al mittente il termine “colposo” con il quale qualcuno, in maniera chiaramente strumentale, chiama in causa l’Ordine degli Architetti per il silenzio tenuto sull’argomento, dopo aver egli stesso affermato che la città ignorava tale progetto per rinnovare Piazza Vittorio Veneto. Ci chiediamo per quale arcano motivo bisogna insinuare che l’Ordine degli Architetti fosse edotto e colpevolmente silenzioso mentre tutti gli altri, compreso il solerte cronista, hanno potuto ignorare una vecchia idea già poco pubblicizzata all’epoca.
Vogliamo augurarci che l’Ente Comune manifesti una maggiore attenzione nei confronti di una sana e partecipata programmazione del territorio e in un maggior coinvolgimento dell’Ordine degli Architetti: non possiamo che reiterare e ribadire la nostra disponibilità ad una partecipazione fattiva ritendo di sentirci a pieno titolo parte integrante di una città già patrimonio UNESCO e incamminata verso il ruolo di Capitale Europea della Cultura 2019 e di avere la possibilità e il dovere di intervenire e fornire il nostro apporto con posizioni chiare su argomenti come Matera 2019, il varo dei diversi strumenti urbanistici in corso di redazione o i lavori previsti in Piazza Vittorio Veneto, allorquando avremo acquisito ogni ulteriore dato utile per la comprensione dei fatti.
Il Presidente Francesco Gioia