Fare chiarezza in maniera definitiva sul piano industriale di Ferrosud e stabilire chi sono gli imprenditori che devono far ripartire la fabbrica materana. Sono queste le richieste del segretario generale della Fim Cisl, Gerardo Evangelista, che si dice “preoccupato della perdurante incertezza che avvolge la Ferrosud. I segnali che arrivano dal management non sono chiari e questo preoccupa i lavoratori e le loro famiglie che pretendono chiarezza sul proprio futuro. L’organico sta diminuendo a poco a poco, resterebbero circa 100 unità, troppo poche per la capacità produttiva dello stabilimento”.
Per Evangelista “non si può discutere all’infinito, bisogna chiarire bene lo stato degli investimenti sugli impianti e sulle attrezzature, la situazione reale delle commesse e soprattutto come si intende realizzare la nuova organizzazione aziendale. Dobbiamo sfruttare una congiuntura favorevole: dal mercato del settore ferroviario arrivano segnali di ripresa e anche il governo sta portando avanti una politica di investimenti per rinnovare reti e parco rotabile nel Sud, per questo è importante che la Ferrosud sia messa nelle condizioni di cogliere queste opportunità per un pieno rilancio dello stabilimento e del territorio”.
Il segretario della Fim Cisl lucana rilancia l’appello alle istituzioni locali e in particolare alla giunta regionale per “salvaguardare una realtà storica dell’industria lucana, la politica deve pretendere dal gruppo un piano industriale serio e coinvolgere il governo centrale. Dobbiamo essere consapevoli che in questo territorio, tra Matera e Potenza, dove tante realtà produttive periscono e la disoccupazione dilaga – conclude Evangelista – il futuro dipenderà anche dal nostro impegno, dalla nostra bravura, dal nostro equilibrio e dalla serietà che ognuno di noi metterà in campo. Fim, Fiom e Uilm porteranno avanti questo lavoro per un vero rilancio industriale della Basilicata”.