“Matera è stata vittima di una abusiva appropriazione di suolo pubblico per un evento trasformatosi in atti di puro vandalismo”. Così l’assessore all’Ambiente Stefano Zoccali ha esordito nel corso della conferenza stampa che ha tenuto nel pomeriggio di oggi.
“Accusare il Comune di non pulire o di intervenire solo a danni compiuti, come ha fatto qualcuno, non è esatto. Ad oggi, ad esempio, è impossibile mettere a disposizione la frubilità del Parco del Castello perché vi sono residui di vetro troppo piccoli che bisognerà eliminare con molta accortezza; a ciò comunque stiamo provvedendo. Gli effetti dannosi provocati in questa circostanza sono imputabili a diversi fattori: l’amministrazione comunale aveva patrocinato e autorizzato l’associazione Krikka Reggae ad occupare il Parco del Castello per la Festa della Musica. Successivamente si è abusivamente inserita anche l’associazione Terre Joniche con una iniziativa tutt’altro che culturale tenuto conto che si è dimostrato solo un evento di natura commerciale con la vendita anche di bevande alcoliche. Già la prima associazione nell’insediarsi aveva comunque provocato danni all’ambiente, ma i danni maggiori sono stati provocati da quanto posto in essere dall’associazione Terre joniche con la loro rivendita non autorizzata. Tutto questo lo consideriamo come un atto di aggressione alla città che non possiamo più tollerare”. L’assessore ha spiegato: “Recuperare gli oneri per i danni subiti è troppo riduttivo. E’ necessario che queste violazioni siano denunciate alle autorità competenti per la tutela dell’ordine pubblico. Approfitto di questo incontro per andare oltre il fatto specifico del Parco del Castello e sensibilizzare l’attenzione verso le aggressioni che quotidianamente investono la città da parte di operatori economici, di cittadini di altri comuni che ritengono di utilizzare aree periferiche della città per lo smaltimento e abbandono abusivo di rifiuti.
In questa settimana – ha precisato ancora l’assessore Zoccali riferendosi al fenomeno dell’abbandono abusivo di rifiuti – abbiamo potuto verificare di persona lo scempio perpetrato ai danni del borgo La Martella. Parlare del cattivo funzionamento dell’amministrazione comunale è il passatempo preferito, ma è anche il momento di segnalare e punire coloro che violano le norme; solo in questo modo si aiuterà il Comune a gestire meglio la città”. Per combattere i fenomeni di aubisivismo l’assessore ha chiesto la collaborazione dei mezzi di informazione i quali, con il loro potere di indagine giornalistica, possono fattivamente contribuire a individuare i soggetti che perpetrano gli abusi e a sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto gli operatori economici al rispetto e alla salvaguardia del bene comune.
“A tale proposito – ha aggiunto l’assessore – cito il comportamento di una società di catering che ritiene di depositare i numerosi sacchi di rifiuto derivante dall’attività svolta dove gli è più comodo, ribaltando i costi di smaltimento sui cittadini, costi che per legge dovrebbe sostenere la stessa azienda.L’impegno del Comune sarà concentrato ad attivare azioni di controllo che effettueremo con il potenziamento dell’organico del Corpo di Polizia locale e con la fattiva collaborazione del Corpo Forestale dello Stato che ha dimostrato straordinaria sensibilità interessandosi alle problematiche della città”.
Riferendosi, più in generale, al fenomeno dello smaltimento abusivo dei rifiuti, l’assessore Zoccali ha poi ricordato: “Il mondo produttivo ed economico deve aiutarci; gli artigiani che svolgono ristrutturazioni e sostituzioni di elettrodomestici nelle abitazioni private, devono rispettare le leggi e garantire la sostenibilità del nostro territorio”.
Colgo l’occasione per commentare con voi l’avvenuta approvazione da parte del consiglio comunale dell’Osservatorio ambientale della città di Matera che non nasce solo per controllare le emissioni in atmosfera o l’inquinamento dei corsi idrici, ma anche per controllare tutti i casi di violazione delle norme sullo smaltimento dei rifiuti. Abbiamo coinvolto alcune associazioni ambientaliste che ci sembravano le più rappresentative. L’Osservatorio nasce in un momento particolare della situazione ambientale della città che vede in particolar modo una attività turistica in crescita, oltre le previsioni più ottimistiche. Il Comune non poteva perdere di vista l’importanza di questo organismo”.
Presente all’incontro anche il sindaco Raffaello de Ruggieri che ha annunciato che nei confronti di coloro che hanno violato le norme e provocato i danni al Parco del Castello, il Comune adotterà adeguati provvedimenti. “La vicenda è legata ad un fatto culturale: sembra che la città possa essere abusata da tutti. Le piazze, le strade, i parchi diventano un diritto insuperabile di chi deve svolgere manifestazioni e questo fatto deve finire. La città non può essere sottoposta all’occupazione di chi non la rispetta e non la tutela. Per questo in piazza S. Giovanni, piazza Vittorio Veneto, piazza del Sedile, piazza S. Pietro Caveoso e via Ridola non verranno autorizzate manifestazioni. La diseducazione va colpita con la videosorveglianza – ma ha ricordato – che non è stata avviata perché abbiamo perduto 800 mila euro di fondi europei che abbiamo scoperto che esistevano, solo nell’ottobre 2015 e che avrebbero dovuto essere impegnati entro il 31 dicembre 2015. In quanto ai regolamenti, quando ci siamo insediati non c’erano né ufficio cultura, o turismo o cinema. Anche in questo ultimo caso, Matera non può ospitare tutti, bisogna fare filtro. In questo senso è stato predisposto un regolamento.
Quello per la occupazione dei suoli, purtroppo non è stato fatto perché finora siamo impegnati in commissioni per tavolini e sedie di bar e paninoteche. Come lo risolveremo? Nel rispetto delle regole. In molti casi per sottrarsi al parere vincolante, chiedono occupazioni temporanee e dopo la scadenza, rimangono lì”.
In chiusura dell’incontro l’assesore Zoccali ha poi annunciato che la Regione Basilicata il 27 giugno scorso ha deliberato un fondo di rotazione a sostegno dei costi per urgenti lavori di revamping dell’impianto di La Martella per consentire l’esercizio in tutta sicurezza e in condizioni di sostenibilità ambientale.
La fotogallery dei danni al Parco del Castello e della conferenza stampa (foto ufficio stampa e www.SassiLive.it)
Denunciare i colpevoli!!! Basta! devono pagare fino all’ultimo centesimo per i danni provocati. Anche perché chi ha suonato quella sera lo ha fatto esclusivamente per i propri interessi, visto che, come da loro stessi dichiarato, hanno approfittato della serata per effettuare un registrazione live dell’evento per il il loro prossimo cd! Pagate i danni! altro che cd!
a proposito di legalità
Il Comune di Matera disattende l’ordinanza emessa dalla provincia di Matera stoccando abusivamente i rifiuti nel quinto settore della discarica facente parte della piattaforma per il trattamento di rifiuti urbani non pericolosi colpita da diffida ad operare.Giova ricordare che non solo l’operatore privato che gestisce i rifiuti è tenuto al rispetto delle norme ma anche quello pubblico. Il sospetto dell’inadempienza da parte del Comune di Matera nacque dalla mancata revoca da parte del Sindaco della città dell’ordinanza contingibile e urgente n°100/2016 emessa in data 25-3-16 ed è abuso di ufficio Il divieto di emungimento e di utilizzo delle acque sotterranee prossime alla discarica di La Martella è un comportamento doloso da parte del Sindaco di Matera che mette a repentaglio la salute dei cittadini egli non adotta, in maniera irresponsabile, alcuna precauzione. l’area deve essere sottoposta a sequestro
Il riferimento che l’assessore Zoccali ha fatto nel corso del consiglio comunale del 1 Giugno scorso circa l’inesistenza del Mercurio era da provare ed infattti…….., senza dimenticare che il comune ha già rilevato presenza di Piombo mentre sia l’ARPAB sia il laboratorio di fiducia del Comune di Matera hanno rilevato presenza di Nichel oltre che Fluoruri, Ferro, Alluminio, Boro Manganese e Solfati. la discarica di Matera naviga sul percolato come ebbe a dichiarare il “dirigente” del comune di Matera e preposto,oggi abusivamente, al settore nel corso della seduta di consiglio Comunale del 5 Febbraio 2015; egli parlò di quantità stratosferiche di percolato giacente sotto i rifiuti abbancati e sovrabbancati, si parla di 100 mila mc. Un serio studio di quanto accaduto nell’area non esiste se non quello commissionato a Metapontum Agrobios e costato bei soldi pubblici. Lo studio è denominato “Cartografia Geochimica per il Controllo Ambientale dei Siti Industriali di Viggiano, S. Nicola di Melfi, Valle di Vitalba, Baragiano e Matera (Jesce e La Martella)”.
le criticità sono state fatte emergere da ISPRA (Aprile 2016) ; In detta relazione lo studio delle aree in capo al consorzio ASI della Provincia di Matera -Jesce e La Martella- vengono date come non disponibili. Parliamo di una rete piezometrica, solo per il sito di La Martella, composta da 150 unità e 50 per l’area industriale di Jesce. Entrambe le reti risultano, a una prima indagine, irrintracciabili in buona parte.
In chiusura dell’incontro l’assessore Zoccali ha poi annunciato che la Regione Basilicata il 27 giugno scorso ha deliberato un fondo di rotazione a sostegno dei costi per urgenti lavori di revamping dell’impianto di La Martella per consentire l’esercizio in tutta sicurezza e in condizioni di sostenibilità ambientale.
NON HA CAPITO UNA MAZZA Zoccali o fa il solito gioco delle tre carte.
Ecco cosa è successo in consiglio: Adeguata anche la norma (art. 14 della legge regionale n. 26/2011) che riguarda il fondo di rotazione per la bonifica ed il ripristino ambientale delle discariche, per superare le criticità evidenziate dalla Commissione europea in ordine all’obbligo di completamento dei lavori di chiusura delle discariche non conformi alla normativa comunitaria.
Tradotto in parole povere, circa alcune discariche che dovrebbero già aver iniziato i lavori di chiusura ma che si sono arenati e sono tante- 25- è in essere la procedura di infrazione già arrivata a Bruxelles e controdedotta dal governo italiano.Per quelle 25 discariche è stato adeguato il fondo di rotazione. Gli 850 mila euro di manutenzione straodinaria di Matera restano non finanziati.Ad oggi la discarica è diffidata ad operare, c’è una indagine in corso, c’è stata una “oblazione” di 26 mila euro che…..guarda caso PAGHEREMO NOI, dovrà arrivare alla analisi di rischio e successiva approvazione del piano di bonifica e poi……….in questa tornata non è ancora in infrazione comunitaria