Dieci allievi della Casa circondariale di Matera, e tra questi anche un cittadino nordafricano, hanno ricevuto gli attestati per aver partecipato nel giugno scorso a un progetto di formazione nella lavorazione della cartapesta e di altri materiali, finalizzato alla inclusione sociale. L’iniziativa è stata possibile grazie all’impegno sinergico di Camera di commercio, direzione dell’istituto di pena, cooperativa la “ Città Essenziale’’ e società Euroconsulting . Alla cerimonia di consegna hanno partecipato il presidente dell’ Ente camerale, Angelo Tortorelli, la direttrice del carcere Maria Teresa Percoco,il presidente della cooperativa “La città Essenziale’’ Pino Bruno e Giovanna Vizziello di Euroconsulting che ha coordinato il progetto. L’iniziativa ha avuto il gradimento degli allievi, che hanno espresso valutazione positive come l’aver avuto istruttori che hanno operato con “pazienza e volontà’’ o avuto la possibilità di aver fatto una esperienza che “lascerà un segno per il resto della vita’’. Altri hanno detto di “sentirsi invogliati a continuare un lavoro manuale, avendo acquisito le basi per lavorare la cartapesta’’. “ Senz’altro lavoreremo –ha detto il presidente Tortorelli- a un nuovo ciclo di formazione- Per gli allievi la frequentazione del corso e l’attestato rappresentano una opportunità di inserimento , quando torneranno nella società. Hanno messo in luce buone capacità ideative e realizzative nella lavorazione di vari materiali, a cominciare dalla cartapesta grazie all’apporto di maestri di settore . Intendiamo rafforzare la collaborazione con i partner di un progetto che ha una forte valenza sociale e di estenderlo ,non appena si verificheranno le condizioni, ad altri settori. Ci attiveremo, in forme da definire, per favorire attività di auto impiego e per un momento espositivo che metta in luce il buon lavoro svolto’’. L’attività di formazione realizzata nel casa circondariale di Matera ha applicato in concreto le direttive di un protocollo di intesa, sul “reinserimento sociale dei detenuti’’ tra il Ministero della Giustizia e le regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e le province autonome di Trento e Bolzano. L’esperienza di Matera, è stata tra le prime e puntano alla sensibile riduzione della recidiva, grazie alla acquisizione di specifiche abilità professionali attraverso percorsi formativi.
Set 20
Che bella cosa, e adesso che succede? Collaboreranno al Carro della Bruna
o è una delle tante iniziative che non hanno uno sbocco concreto?
Ma restateci voi nella Casa Circondariale!