L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti ha presentato il suo libro “Porti, retroporti e zone economiche speciali” insieme al magnifico rettore dell’Università di Bari, Antonio Felice Uricchio
A Taranto, presso il Dipartimento Jonico dell’Università di Bari, si è tenuta la presentazione del libro curato dall’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Aldo Berlinguer, “Porti, retroporti e zone economiche speciali” (Giappichelli 2016).
A contribuire al volume e presenti all’iniziativa, tra gli altri, il Magnifico Rettore dell’Università di Bari, prof. Antonio Felice Uricchio e il prof. Sergio Prete, Commissario straordinario dell’Autorità portuale di Taranto. Tutti sono intervenuti, assieme all’autore, nel corso dell’incontro per spiegare le finalità ed i contenuti del libro. Quest’ultimo, ancora in forma digitale, in ebook, uscirà in versione cartacea e più corposa, ad inizio 2017.
“Abbiamo raccontato ad una platea qualificata il perché di un lavoro di questo tipo e quali ricadute sui territori questo studio potrà avere. Infatti – ha commentato l’Assessore Berlinguer – l’evoluzione di Taranto in porto di terza generazione, interconnesso con i territori dell’interno, non può lasciarci indifferenti, ma deve essere una sfida in cui la Basilicata può giocare un ruolo di primo piano”.
Taranto è infatti zona franca non interclusa e, grazie ad importanti investimenti sulle infrastrutture e logistica, diverrà uno dei porti di riferimento del Mediterraneo. Ad esso sarà possibile collegare zone industriali e logistiche dell’interno alle quali verranno estesi, anche in forza dell’articolo 46 del “Salva Italia” del 2011, importanti benefici doganali e fiscali.
“È arrivato il momento di coniugare infrastrutture, logistica e fisco – ha aggiunto il Rettore Uricchio – recuperando una storia virtuosa (ad esempio relativa alla zona franca di Trieste) che negli ultimi decenni è stata abbandonata. Senza questo felice connubio, la concorrenza internazionale farà molte vittime”.
Sono infatti migliaia le zone franche nel mondo e tante anche all’interno dei Paesi UE, con una pressione fiscale neppure comparabile con l’Italia. Ciò innesca una concorrenza interna che favorisce i territori più infrastrutturati e collegati. Senza misure urgenti e impattanti il Mezzogiorno non ce la può fare.
“La sinergia con la Basilicata è un fatto storico e geografico. E volentieri stiamo ripercorrendo e valorizzando questa storia con un disegno infrastrutturale che ha già mosso passi concreti, come la piattaforma logistica di Ferrandina, progetto già finanziato dall’Unione europea. Ma Taranto vuole essere un punto di riferimento per tutta la Puglia ed il Mezzogiorno, assieme ad altre realtà virtuose ed attrattive”. L’incontro ha prodotto un ampio dibattito con interessanti approfondimenti sui temi trattati.