Dopo l’accordo sottoscritto nella Conferenza delle Regioni all’unanimità e quindi anche dalla Regione Basilicata sui nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) aspettiamo di capire come sarà possibile garantire l’attuazione dell’accordo con il meccanismo dei tetti di spesa che si vuole imporre alle strutture sanitarie private accreditate costringendole di fatto a ridurre le prestazioni e ad allungare le liste di attesa del sistema pubblico. E’ il commento dell’ANISAP Basilicata contenuto in una nota a firma del presidente Antonio Flovilla.
L’impegno delle Regioni – si sottolinea nella nota – è di fare una verifica sul campo sul costo effettivo dei nuovi Lea, in modo da trovarsi pronti a quantificare le risorse che serviranno per il 2017. C’è da fare un lavoro di riquantificazione per il 2017, mentre secondo le dichiarazioni del coordinatore vicario della Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni Sergio Venturi, per il 2016 non ci sarebbero problemi. Spetta adesso all’assessore regionale alla Salute Franconi, la “più sconosciuta” dai cittadini lucani tra gli amministratori – ed in verità anche dalle associazioni delle strutture sanitarie private accreditate che solo in rarissime occasioni hanno avuto la possibilità di ascoltare la sua voce – spiegare come si dovrebbero fare, come si dice dalle nostre parti, “le nozze con i fichi secchi”.
Condividiamo in proposto le parole del Presidente della conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e siamo anche noi disponibili a fare la nostra parte per raccogliere una sfida importante per fare in modo che il valore costituzionale della tutela del diritto alla salute non resti un principio sulla carta. La sfida è quella di riuscire a coniugare termini come innovazione, occupazione e soddisfacimento dei bisogni con l’universalità del Servizio sanitario nazionale unico pubblico-privato in un quadro di risorse chiare e certe. Proprio quello che manca alla politica sanitaria regionale.
Un’ altra riflessione : non riusciamo a capire perché nella Conferenza delle Regioni sia stato possibile aprire una stagione nuova, sperimentando una concertazione diretta, sui grandi temi, con i ministri, cercando un confronto preventivo ed invece in Basilicata assistiamo alla telenovela della delibera di giunta sui tetti di spesa che è circolata in varie e differenti bozze segrete (ne contiamo almeno cinque) e sempre in segreto ci risulta in via definitiva adottata il 29 giugno scorso senza alcun preventivo confronto non solo con noi ma anche con la Quarta Commissione che la riceverà solo a cose fatte. Se anche il sottosegretario del
ministero della Salute Vito De Filippo elogia il lavoro fatto in Conferenza Stato Regione e invoca un Osservatorio sui costi dei nuovi Lea è il caso che anche in Basilicata si preveda un organismo neutro simile per fare chiarezza sui numeri forniti, per molti indicatori “a caso”, dal Dipartimento Salute.
Infine – evidenzia Flovilla – come al solito la Regione programma le attività delle strutture a tempo scaduto nel senso che la delibera sui tetti di spesa, se tutto va bene, potrà essere applicata nel mese di settembre quando le stesse strutture avranno esaurito la propria capacità di programmare interventi e risorse a disposizione.