Il riaprirsi del dibattito sul completamento della ferrovia Ferrandina-Matera è una delle poche e importanti notizie positive degli ultimi giorni. La mobilitazione e il coinvolgimento di molti soggetti, pubblici e privati, è fondamentale per riaccendere i riflettori su un tema vecchio di decenni e che non si risolve perché manca la volontà di risolverlo.
Dopo avere sottolineato i vantaggi del collegamento con l’alta velocità del corridoio tirrenico, i benefici per il turismo anche attraverso l’aeroporto Mattei e l’apertura del capoluogo al territorio provinciale, Confapi Matera ha aderito al Comitato Lucano Ferrovie, costituitosi di recente a Ferrandina proprio con lo scopo di tenere desta l’attenzione sul tema della ferrovia.
Ovviamente la Ferrandina-Matera è il caso più eclatante, di un’opera realizzata al 70% e incompiuta da 30 anni, ma il Comitato di occupa anche delle tratte Taranto-Potenza-Salerno-Roma e della Metaponto-Sibari-Crotone, che necessitano di interventi di ammodernamento e riorganizzazione.
Ben vengano gli interventi delle onorevoli Liuzzi e Antezza e il parere favorevole della Commissione Trasporti del Senato, ma il completamento dell’opera non è compreso nel “Patto per la Basilicata” e questo ci fa venire il sospetto che non ci sia una reale convinzione. Mai come in questo caso volere è potere. Appunto.
Eppure la posizione baricentrica di Matera nel Sud Italia, da un lato, e, la possibilità di incrementare il trasporto delle merci su rotaia come accade in tutta Europa, dall’altro, dovrebbero convincere i nostri governanti a passare dalle parole ai fatti. Domani potrebbero essere ricordati per avere portato la ferrovia a Matera, 114 anni dopo la visita di Zanardelli.
Da non sottovalutare, infine, che laddove esiste una ferrovia e una stazione sorgono anche investimenti industriali e un indotto di attività di servizi e di manutenzione.
Come si vede gli argomenti non mancano, la volontà sì. Non manca molto per il completamento e i lavori potrebbero essere portati a termine entro il 2019.
Confapi Matera auspica che la richiesta di una riunione operativa, fatta dal sindaco De Ruggieri al presidente del Consiglio Renzi, a cui forse non è stato dato il giusto risalto mediatico, trovi ascolto.