Il Comitato per il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera, costituitosi per superare l’anacronistico (e vergognoso) isolamento del capoluogo provinciale dalla rete ferroviaria nazionale, nella riunione dell’8 luglio 2016 ha indicato le ragioni fondanti della richiesta inderogabile che viene avanzata al governo nazionale ed alle autorità regionali, provinciali e comunali affinché provvedano senza ulteriori ritardi al completamento della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera:
1 – La città di Matera è un capoluogo di provincia ed è un diritto dei cittadini Italiani di poter raggiungere questa meta attraverso il servizio pubblico del trasporto su rotaia così come è un diritto degli abitanti di Matera poter raggiungere tutti i capoluoghi di provincia Italiani utilizzando il trasporto ferroviario. Altre forme di collegamento per costo, sicurezza e affidabilità non sono paragonabili al trasporto ferroviario che può ben definirsi parte del diritto costituzionale alla libertà ed alla autodeterminazione;
2 – Lo sviluppo del territorio e dell’economia dell’intera Basilicata non possono prescindere dall’infrastruttura delle comunicazioni ed in modo specifico di quelle garantite dalla ferrovia a scartamento ordinario. Lo spostamento di persone e merci attraverso il collegamento ferroviario, per quantità e sicurezza, non è paragonabile a nessuna altra forma di infrastrutturazione come ben chiariscono le numerose indicazioni della Commissione Europea che favoriscono, promuovono e finanziano gli investimenti su “rotaia”. Non si può sottacere che mentre si spendono centinaia di miliardi di euro per i treni ad alta velocità, Matera, che è stata nominata Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019, deve ancora pietire col cappello in mano l’arrivo del primo treno collegato alla rete ferroviaria nazionale. Assurdo e inspiegabile, poi, che il collegamento ferroviario Matera-Ferrandina, già completo all’80% con investimenti in centinaia di miliardi di lire, richiederebbe una spesa contenuta e tempi ridotti ed è l’unico realizzabile in vista del 2019 che vedrà un flusso turistico stimato in oltre 2,5 milioni di persone dall’Europa e dal mondo;
3 – La classe politica, gli amministratori e le autorità del territorio sono chiamati ad assumere una posizione chiara e pubblica su quanto intendono fare per il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera. Solo su questo punto, il Comitato per la ferrovia Ferrandina-Matera, li interrogherà formalmente e la risposta dovrà essere secca, semplice e immediata: sì oppure no.
Nel prossimo Settembre, il Comitato proporrà, attraverso un convegno pubblico, il percorso programmatico delle ragioni a sostegno del completamento di questa grande incompiuta, chiamando le cose per nome e richiamando alla responsabilità istituzionale gli amministratori locali. La ferrovia si farà anche senza di loro, ma con loro sarebbe meglio!
Nell’incontro è stato individuato un primo “gruppo di lavoro” all’interno dei componenti il Comitato che opererà la sintesi e pianificherà le iniziative da intraprendere: Nicola Pavese, Giovanni Maragno, Nicola Locuratolo, Lorenzo Rota, Giovanni Di Cuia, Nicola Andrisani.
“Comitato Ferrovia Ferrandina-Matera” per far uscire Matera dall’attuale, anacronistico (e vergognoso) isolamento infrastrutturale.
Lug 09