I residenti del quartiere di via Casalnuovo annunciano una manifestazione di protesta per domenica 17 luglio a partire dalle ore 19,30. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
“Il quartiere di via Casalnuovo è da sempre stato uno snodo e un’arteria fondamentale di collegamento con i rioni Sassi, la centralissima via lucana e il centro storico della città. Strada trafficata e utilizzata da molti turisti soprattutto in estate per accedere ai rioni Sassi. Nonostante ciò è ormai da anni che questo quartiere è abbandonato a se stesso, all’incuria, snobbato dalle istituzioni a volte presenti solo per passerelle e promesse inevase e disattese. Diciamo basta alle prese in giro, alle passerelle, al nulla. Via Casalnuovo merita piu’attenzione e interesse, a cominciare dal parcheggio chiuso da circa otto anni e diventato ricettacolo dei più svariati esemplari di animali (decisamente molto più rispettosi nei confronti dei residenti).Vogliamo il completamento della pubblica illuminazione di Vico 2° Casalnuovo e delle scale di accesso che risalgono all’età della pietra. Vogliamo il rifacimento della scalinata adiacente al parcheggio che collega via Casalnuovo con via Lucana e le panchine per anziani. Vogliamo insomma un quartiere degno di tale nome e di tale importanza, per la sua storia, il suo passato, il presente e il futuro. Per queste e tante altre ragioni domenica 17 luglio alle 19.30 i residenti di via Casalnuovo si riuniranno per manifestare pacificamente per le ragioni sopra citate e per rivendicare legittimamente più attenzioni”.
Sulla manifestazione prevista domenica 17 luglio in via Casalnuovo a Matera interviene anche il Comitato di QUartiere Rioni Sassi, con una nota inviata dalla presidente Daniela Carmen Coscia.
Di seguito il testo integrale.
Ancora una volta lavori pubblici, ancora una volta impossibilità a discutere priorità e gestione degli interventi con i nostri amministratori e dirigenti che, ancora una volta, portano avanti appalti e procedure senza dare priorità a quegli interventi che, di per sé, sarebbero non solo ammissibili ma anche auspicabili vista l’urgenza e la limitata necessità di fondi necessari (alcuni peraltro teoricamente già stanziati, ma ancora una volta non disponibili o irrintracciabili).
Ancora una volta lamentiamo il cambio irrazionale dello Statuto Comunale avvenuto ad Aprile 2015 che cancella il riconoscimento dei Comitati di Quartiere annullando, di fatto, il riconoscimento partecipato della cittadinanza attiva (coerentemente a quanto stabilito in tutti i documenti di Matera Capitale Europea della Cultura 2019).
Ancora una volta chiediamo al Sindaco, che ci ha riconosciuti “sentinelle” degli antichi rioni, di riaprire legittimamente le porte a quegli organismi di partecipazione, di consultazione che sono i Comitati di Quartiere della nostra città.
Ancora una volta dimostriamo di essere in grado di incentivare la partecipazione dei cittadini che risiedono non solo nei rioni sassi, ma di tutta la cittadinanza, perché, come già detto, siamo parte della città di Matera e questa volta, lo facciamo promuovendo e appoggiando, come Comitato di Quartiere, il sit-in di protesta che si terrà domenica 17 Luglio a partire dalle ore 19.30 nei pressi degli ingressi del parcheggio di Via Casalnuovo.
Ancora una volta chiediamo all’amministrazione, ed in particolare all’Ass. ai Lavori Pubblici e relativo dirigente, di relazionare sui residui dei fondi ottenuti con la ex legge n. 64/88 per la realizzazione del sistema integrato dei parcheggi per l’accesso ai Rioni Sassi (fondi richiamati nella deliberazione di giunta n.543/2008 -giunta Buccico e deliberazione di giunta comunale n.433 – giunta Adduce). Ancora una volta chiediamo, soprattutto al Ass.re ai Lavori Pubblici ed al dirigente, di partecipare le decisioni prese per i nostri rioni con chi i rioni li abita, li custodisce, li rende fruibili ai cittadini temporanei.
Ancora una volta chiediamo ai nostri amministratori, compresa l’opposizione, di lavorare insieme per il bene della città in previsione di una data estremamente importante che è troppo vicina: non possiamo arrivare ad essere capitale europea della cultura nel 2019 senza avere aperto e reso fruibili i percorsi storici dei sassi (la storia prima di tutto: se i marciapiedi non sono praticabili o inesistenti, a cosa serve avere ascensori?), senza aver messo in atto una gestione dei rifiuti di tipo europea e organizzato un sistema duraturo per rendere la nostra città più pulita e meno precaria, senza aver reso possibile l’uso dei cavidotti interrati ed eliminato tutti i cavi che viaggiano inesorabili e indisturbati tra un tetto e l’altro, senza aver creato un servizio pubblico di bus – navetta efficiente, senza aver illuminato in modo adeguato le nostre strade, senza aver… ancora una volta…
Daniela Carmen Coscia
Il comitato di quartiere di via Casalnuovo ha inviato una nota sulle emergenze del Rione di Casalnuovo in vista della manifestazione di protesta prevista domenica 17 luglio. Di seguito la nota integrale
Rione Casalnuovo: “La Terra Di Mezzo”.
Il Rione di Casalnuovo si presenta un pó come la terra di mezzo. Sarà perchè si divide tra i Sassi e la parte moderna della città, sarà per i suoi lamioni, spesso scavati nella roccia, con un’unica apertura verso l’esterno che ricordano la case degli hobbit del romanzo di Tolkien (Il Signore degli Anelli), sarà che come gli hobbit, i suoi abitanti sono gente pacifica che conduce una vita semplice.
Eppure il rione ha delle caratteristiche che lo rendono speciale: è l’unica zona dei Sassi che non è mai stata evacuata e la maggior parte dei suoi abitanti sono “gli antichi” abitanti di quei luoghi, a memoria storica anche del concetto autentico di vicinato. Da un punto di vista più pratico via Casalnuovo è una delle due arterie di accesso ai Sassi. Per il turista ne rappresenta il biglietto da visita.
Ciononostante, questo rione è stato forse una delle zone della città più dimenticate da parte di TUTTE le amministrazioni comunali. Sono anni che gli abitanti del quartiere organizzano incontri con i rappresentanti delle istituzioni presentando le stesse richieste. Richieste che servirebbero a migliorare sia la qualità della vita degli abitanti, che l’impatto con cui ci si presenta al visitatore.
Le richieste sono molto semplici e poco costose:
Ristrutturazione ed apertura del parcheggio in via Casalnuovo (chiuso da più di 8 anni)
Ripavimentazione delle strade, dei vicoli e delle relative scale e rampe di accesso
Costruzione di un marciapiede lungo tutta via Casalnuovo
Completamento dell’illuminazione pubblica (lasciata a metà dall’amministrazione precedete)
Riqualificazione dell’area tra via Casalnuovo e la chiesa di San Rocco (creando un parco giochi che si sposi con l’architettura dei Sassi)
Pulizia settimanale delle strade
Eppure nessuna di queste richieste è stata mai soddisfatta. Ultimamente il comitato di via Casalnuovo è confluito nel Comitato Sassi e le richieste sopra elencate sono state inserite tra le proposte che quest’ultimo ha presentato all’attuale amministrazione comunale durante l’incontro pubblico tenutosi il 08.06.2016 a Palazzo Lanfranchi.
Una settimana dopo l’incontro abbiamo appreso dai giornali la decisione da parte dell’amministrazione comunale di appaltare i lavori per la realizzazione di un ascensore nel rione Casalnuovo che “consentirà di raggiungere in modo agevole e piacevole l’area destinata ad ospitare il Museo Demoetnoantroplogico”.
Facciamo molta fatica a capire determinate scelte. Un ASCENSORE NEI SASSI, sembra di per sè un cosa che cozza con la morfologia di questi luoghi. Se poi consideriamo:
i costi dell’opera
il fatto che un altro ascensore è già stato costruito (in vico Commercio) e non è mai stato attivato
che questo ascensore porterà ad un museo che non è stato ancora progettato (e non sappiamo quando lo sarà, visti i tempi biblici dei lavori pubblici nella nostra città)
questa scelta appare ancora più assurda.
Qualche anno fa, qualcuno aveva addirittura programmato la realizzazione di quattro ascensori ed impegnato una spesa di 3 milioni di euro (fondi PISUS). Per fortuna parte di quei fondi sono andati perduti e parte trasformati per il recupero di alcuni percorsi negli antichi rioni.
È per questo che noi abitanti del rione Casalnuovo, con il supporto del Comitato Sassi abbiamo deciso di far sentire la nostra voce. Domenica 17 Luglio alle ore 19:30, in via Casalnuovo, all’altezza del parcheggio (chiuso) organizzeremo un sit-in di protesta. Vogliamo far capire ai nostri amministratori e dirigenti che anche gli “hobbit”, per quanto gente semplice e pacifica, sono persone a cui bisogna dare ascolto.
Invitiamo, pertanto, non solo gli abitanti degli altri Rioni Sassi a prendere parte a questa pacifica protesta ma tutta la cittadinanza e la stampa: sarà un momento di confronto e di partecipazione conviviale (nel rispetto dell’ambiente verranno condivisi cibi e bevande preparati dagli abitanti della terra di mezzo di via Casalnuovo e da parte di tutti i partecipanti!).
Il comitato di quartiere di via Casalnuovo