Dino Paradiso, segretario PD di Bernalda e Metaponto, interviene con una nota per esprimere alcune valutazioni politiche dopo l’ultimo congresso regionale nel quale non si riusciti a trovare l’intesa per il nuovo segretario regionale. Di seguito la nota integrale.
Mi ero imposto il silenzio ma…..il cuore mi dice che è tempo di parlare…
Prendo spunto dalle ultime vicende che hanno interessato e attraversato il mio partito, si perchè il PD è ancora il mio partito, lo comunico a quanti hanno archiviato precocemente l’ultimo congresso, dove, lo voglio ricordare a me stesso sono stato candidato alla segreteria regionale, ottenendo un decoroso 17%, per consegnare al popolo del PD, le mie riflessioni politiche sullo stato del momento.
Non ho partecipato all’ultima assemblea perché credo che gli organismi dirigenti, legittimamente eletti da un congresso vadano convocati a norma di statuto e non secondo le indicazioni di correnti e sub correnti.
La convocazione dell’assemblea è illegittima, chi l’ha convocata non ha il ruolo per farlo, voglio ricordare a me stesso che l’assemblea regionale ha eletto Antonio Luongo segretario e da quel momento la Commissione Congresso Decade, ragion per cui l’ottimo Giuseppe Laguardia che stimo personalmente non è legittimato a convocare alcunchè.
A seguito delle elezioni amministrative e del tesseramento 2015, diversi membri dell’assemblea non hanno piu’ il requisito per farne parte e vanno sostituiti, secondo statuto e regolamento.
L’unico organo preposto a convocare l’assemblea regionale a seguito della dipartita del compagno Luongo è la Segreteria Nazionale del partito, attraverso il Presidente della Commissione nazionale di garanzia e così non è stato.
Ho letto di interlocuzioni fra leader, correnti, sottocorrenti non comprendendo la natura del ragionamento, mi piacerebbe che qualcuno me lo illustri,non appertenendo a nessuna delle categorie appena citate.
Leggo di dichiarazioni ultime di possibile Commissariamento da Roma, inviterei il consigliere Polese a camminare a piedi scalzi e non con i tacchi in un vaso di cristallo, il partito è una cosa seria, l’associazione personale è altra cosa, il popolo del PD è sgomento, nauseato del teatrino al quale è costretto ad assistere inerme e nessuno si puo’ ritenere fuori dalle responsabilità, compreso il consigliere Polese. E’ trascorso un anno dalla dipartita del nostro caro Antonio e quale soluzione è stato capace di dare il correntone renziano? Il nulla, perché tutto è in funzione delle carriere personali. Non ci lamentiamo se i cittadini iniziano a prendere le contromisure e non ci scandalizziamo se ci fischiano, vuol dire che meritiamo questo.
Per questi motivi, è inutile qualsiasi Commissariamento del nulla, è solo tempo di prendere atto che bisogna celebrare un congresso straordinario, subito, senza aspettare referendum inutili. I temi che interessano la Basilicata non possono aspettare piu’!
Pur facendo il comico è uno dei pochi dirigenti SERI del PD, grande Dino !