Dopo il rinvio causato da problemi tecnici, martedì 19, mercoledì 20 e giovedì 21 luglio dalle ore 18,30 la lettura diffusa della Divina Commedia risuonerà nell’incanto di Trani, perla dell’Adriatico, un altro dei luoghi sospesi tra terra e cielo che probabilmente Dante non avrebbe immaginato come teatro naturale dei suoi versi, ma che certamente avrebbe approvato vedendo riconoscere il senso per cui forse la Divina Commedia venne da lui concepita. I drammatici eventi degli ultimi giorni hanno indotto l’organizzazione a dedicare questa lettura corale alle vittime del disastro ferroviario in Puglia e della strage terroristica in Francia, come disperata, instancabile testimonianza verso un anelito di pace e giustizia.
Matera incanta Dante a Trani, evento organizzato dal club per l’ Unesco di Trani in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trani, con il patrocinio della Società Italiana Dante Alighieri e con il sostegno di partners privati (Tenuta Donna Lavinia e Artingraph) vedrà la partecipazione attiva di circa 450 persone.
L’incanto dantesco per tre giorni rivivrà, attraverso un’unica anima, costituita da questo nutrito corpo di cantori ed in luoghi bellissimi, nel cuore dei tranesi: l’inferno avrà la scenografia storica del castello svevo con i suoi fantasmi di sofferenza, il purgatorio avrà la scenografia del cuore pulsante della villa comunale (la cassa armonica), per il paradiso è stata scelta la bellezza pura e eterea, protesa verso il cielo, della Cattedrale in riva al mare. Alla gente comune si uniranno nella lettura recitata alcuni attori, dilettanti e professionisti, amministratori locali ed esponenti di associazioni, molte delle quali direttamente coinvolte nell’organizzazione (in particolare Trani Nostra, Marluna teatro, la Pro Loco di Trani).
Le prime due cantiche saranno introdotte dalle suggestive coreografie di Ada Triggianese e Elena Capone eseguite dai ballerini dell’accademia di danza “Fuori Scena” di Rutigliano. Alcuni brani del paradiso saranno letti attraverso la scrittura braille e tradotti in LIS (lingua dei segni).
Dopo essere stata sperimentata, negli scorsi anni, in luoghi tradizionalmente legati al Sommo Poeta, la rinascita della Divina Commedia, con un respiro ancora più universale e popolare, è avvenuta lo scorso ottobre a partire da Matera, luogo simbolo di una risalita dall’inferno di “vergogna nazionale”, cui venne paragonata negli anni ‘50, a Paradiso di Patrimonio dell’Umanità Unesco prima e Capitale Europea della Cultura poi, proprio attraverso gli intellettuali che l’hanno attraversata e rivivificata ed il riconoscimento del valore della propria storia, a riprova che la cultura è luogo di costruzione di futuro e non di vacue peregrinazioni filosofiche. La costruzione di pace nel cuore degli uomini viene rappresentata dalla lettura corale dell’opera di poesia, quasi una bibbia laica, la più celebre al mondo, scritta da Dante per abbattere le barriere che destinavano la letteratura solo agli intellettuali, depositari del latino, utilizzando una lingua nuova che la consentisse a tutti, poiché la poesia può “infervorare i cuori, illuminare le menti, indurre in libertà”.