L’Assemblea ha preso atto dello stato di attuazione al 31/12/2015 dei programmi regionali per i periodi 2007-2013 finanziati con i fondi Fesr, Fse e Feasr e delle iniziative che la Giunta regionale intende intraprendere per il periodo 2014-2020
Con 14 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri, Udc, Psi e del consigliere Pace del gruppo misto, 4 voti contrari di M5s, Pdl-Fi e del consigliere Romaniello del gruppo misto il Consiglio regionale ha preso atto del documento sullo stato di attuazione al 31/12/2015 dei programmi regionali per i periodi 2007-2013 finanziati con i fondi Fesr, Fse e Feasr e delle iniziative che la Giunta regionale intende intraprendere nell’attivazione delle risorse comunitarie (Fesr, Fse e Feamp) per il periodo di programmazione 2014-2020.
Le operazioni cofinanziate del Po Fesr sono state 2330 suddivise in otto Assi (accessibilità, società della conoscenza, competitività produttiva, valorizzazione dei beni culturali e naturali, sistemi urbani, inclusione sociale, energia e sviluppo sostenibile, governance e assistenza tecnica) con una spesa complessiva al 31 dicembre 2015 pari a 791 mln di euro, superiori del 5 per cento rispetto alla dotazione del programma stesso (752,19 milioni di euro). Il Po Fesr 2014-2020, approvato dalla Comunità europea il 17 agosto 2015, prevede uno stanziamento di 826 mln di euro di cui 50% Fesr (413 milioni di euro) e 15% a carico del bilancio della Regione (124 milioni di euro) ed è articolato in nove Assi prioritari (ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, agenda digitale, competitività, energia e mobilità urbana, tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse, sistemi di trasporto e infrastrutture di rete, inclusione sociale, potenziamento del sistema di istruzione, assistenza tecnica).
Riguardo al PoFse Basilicata,al 31 dicembre 2015,si registra per il periodo2007-2013l’assunzione di impegni per un importo superiore al 100% della dotazione finanziaria, pari a circa 322mln di euro,ed una certificazione delle spese alla Commissione Europea,al 30 giugno 2016, superiore al 97%. Relativamente al periodo2014-2020, gli interventi attivati hannoinvestito tutte le aree strategiche chiave individuate nel programma operativo: risposta alla grave crisi occupazionale, risposta al rilevante aumento della povertà, sostegno alla strategia di sviluppo regionale attraverso la qualificazione del capitale umano, investimento a sostegno dell’evoluzione strutturale del sistema della Pubblica Amministrazione. E’ stato impegnato complessivamente un importo finanziario di 11,81milioni di euro, pari al 4,08% della dotazione totale del Programma e sono stati programmati interventi per oltre 39 milioni di euro.
Per quanto concerne il Programma di sviluppo regionaleFeasr Basilicata, lo stato di attuazione delPsr(Programma di sviluppo rurale)nel periodo 2007-2013 in termini di spesa ha erogato un totale di 352,62 milioni di euro con utilizzo delle risorse finanziarie rispetto alla disponibilità totale del programma pari al 96,27 per cento. Per il periodo di programmazione 2014-2020 la dotazione finanziaria complessiva, approvata dalla Commissione europea nel novembre 2015, è pari a 680 milioni di euro.
Sono intervenuti nel dibattito oltre al presidente Pittella che ha illustrato la relazione, i consiglieri Napoli (Pdl-Fi), Santarsiero, Spada, Lacorazza e Polese (Pd), Romaniello e Pace (Gm), Perrino (M5s).
In un lungo intervento in Consiglio regionale il presidente della Regione Marcello Pittella ha illustrato gli indirizzi dell’amministrazione regionale nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi comunitari.
Gli indirizzi dell’amministrazione regionale “in ordine alle linee lungo le quali si struttura il Quadro Strategico Regionale nell’ambito dei programmi cofinanziati dai Fondi strutturali comunitari” sono stati al centro del lungo intervento che il governatore lucano, Marcello Pittella, ha tenuto nella seduta di oggi del Consiglio regionale sulla Sessione Comunitaria 2016.
“La sottoscrizione del Patto fra Governo e Regione Basilicata sull’attivazione delle risorse a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione – ha detto il governatore – porta a compimento il quadro programmatico e finanziario relativo al periodo 2014-2020 della politica regionale unitaria nelle sue componenti nazionale e comunitaria, il che consente di precisare i contenuti e gli indirizzi del Quadro Strategico”.
“Il ciclo di programmazione 2007-2013 – ha spiegato il presidente – si è concluso positivamente, grazie ad un’azione decisa di accelerazione della spesa che ha permesso di recuperare positivamente alcuni ritardi accumulati nel tempo. Di ciò va dato atto all’amministrazione ed in particolare alle Autorità di Gestione dei Programmi, che grazie ad uno sforzo eccezionale sono riuscite da un lato a mettere in sicurezza le risorse destinate alla Basilicata nel periodo 2007 -2013 e dall’altro ad impostare il nuovo ciclo di programmazione 2014 -2020, con l’approvazione dei nuovi Programmi”.
Il presidente Pittella ha elencato quindi tutti gli asset per la crescita che caratterizzeranno l’azione amministrativa. Fra i temi strategici e programmatici, la connettività alle reti materiali e immateriali, l’attenzione alle imprese, ai sistemi produttivi, al potenziamento dell’agricoltura. Al centro delle politiche regionali, anche l’industria, il turismo (attraverso l’effetto trainante di Matera 2019), la ricerca e l’istruzione. L’ambiente e la gestione dei rifiuti sono altre tematiche sulle quali ci sarà particolare attenzione da parte dell’amministrazione. Basti pensare ai piani per la gestione dei rifiuti urbani o speciali, al piano di bonifica dei siti inquinanti e a quello sull’amianto.
“La Basilicata – ha evidenziato Pittella – è anche una regione esportatrice netta di acqua: per salvaguardare la riproducibilità nel tempo del patrimonio idrico regionale è pertanto richiesta la messa in campo di un’azione coordinata, attraverso la costituzione dell’Ente di Gestione dei Rifiuti e delle risorse Idriche di Basilicata (Egrib) e l’avvio delle procedure di aggiornamento del Piano Regionale di Tutela delle Acque”. Non è tutto. L’azione del governo regionale si concentrerà pure su risorse forestali e biodiversità, energia, azioni di sistema e di sostegno all’occupazione e all’inclusione sociale, potenziamento dei sistemi produttivi locali (Vulture-Melfese, Metapontino, basso Lagonegrese, alta Val d’Agri). “Nel mio intervento – ha detto ancora il presidente – ho cercato di evidenziare quanto è stato fatto nell’ultimo anno e quanto si farà nel prossimo futuro. Dopo la Brexitt e sull’orlo di un processo di disgregazione che non ha precedenti per noi lucani resta condivisibile l’idea di Europa. Penso che in una fase di acclarata inadeguatezza del ruolo degli Stati nazionali alla complessità della economia globalizzata attuale, l’Europa, con tutti i suoi limiti ma anche i suoi margini di miglioramento, resti la risposta valida per un progetto di comunità prospera e solidale. In questo progetto alla Basilicata più che ad altri conviene rimanere, poiché l’impatto dei Fondi Strutturali è fondamentale per lo sviluppo regionale. Cosa fare allora? Continuare a lottare senza soste e senza dubbi, con tutte le nostre forze e con le nostre migliori intelligenze, affinché il sogno europeo che è stato dei nostri padri – ha concluso il governatore – continui ad essere realtà per i nostri figli e per i nostri nipoti, per un’Europa migliore, per un’Italia più giusta, per una Basilicata più forte”.