Lo studente universitario materano Michele Cimarrusti traccia un bilancio dopo un anno di Amministrazione Comunale guidata dal sindaco De Ruggieri. Di seguito la nota integrale
Un anno di Amministrazione De Ruggieri, tra turbolenze e pasticci
La prima novità del governo locale è l’aumento dei costi per le casse comunali.
Sulla composizione della Giunta Comunale di Matera risalta innanzitutto l’aumento del numero degli assessori da otto a nove.
BILANCIO 2015,
A fronte di problemi reali la nuova Giunta ha deciso di aumentare le tasse (Rifiuti + 70% e TASI + 60%) senza considerare alternative e senza badare alla riduzione delle spese.
Al contrario De Ruggieri si è dotato di uno staff che a conti fatti costerà oltre 300.000 euro all’anno. La spending review (riduzione della spesa pubblica) a cui sono tenute tutte le amministrazioni è un argomento totalmente sconosciuto ai nuovi amministratori.
A tutto ciò si aggiunge una certa incompetenza che ha portato ad approvare l’aumento delle aliquote e delle tariffe oltre il termine stabilito dalla legge (30 luglio 2015). Per tanto che giunse la comunicazione del Ministero dell’Economia e Finanze che diffida il Comune di Matera a risolvere entro 10 giorni il grave problema revocando le delibere e quindi azzerando gli aumenti ed in mancanza il Ministero ha annunciato il ricorso al TAR”.
LAVORI PUBBLICI
Grande incertezza sulla gestione dei lavori pubblici con ripercussioni negative sullo stesso bilancio di previsione 2016. Infatti come risulta nel verbale della riunione consigliare del 30 aprile, le anomalie procedimentali che hanno caratterizzato la pubblicazione dell’elenco annuale e del piano triennale delle opere pubbliche che potrebbe mettere in discussione non solo la realizzazione delle opere ma anche lo stesso bilancio di previsione. Ricordiamo che la nuova amministrazione ha bloccato le procedure per la scuola di via Bramante e gli appalti del Borgo La Martella, l’Auditorium del Conservatorio, il palazzetto di via Vena e tutte le opere previste dall’ex-PISUS”.
TASSE
Con la L. 208/2015, legge di stabilità 2016, tutte le imposte locali e quindi anche quelle comunali (Imu, Tari e Tasi) oltre all’addizionale Irpef, sono congelate. Quindi, in sostanza, niente aumenti di aliquota.
Fa eccezione il Comune di Matera, che già nel 2015 aveva deliberato tardivamente l’aumento della Tasi (dall’1 all’1,8 per mille) e della Tari (raddoppio della tassa), ed è attualmente in attesa che il TAR della Basilicata si esprima sul ricorso del MEF – non avendo deciso, come il MEF consigliava, di ritirare le delibere del 28 agosto 2015 in autotutela per evitare ulteriori conseguenze.
Quindi l’Amministrazione De Ruggieri ha deciso nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 18 aprile con un voto a maggioranza, di mantenere gli aumenti fatti nel 2015:
TASI
Come è noto il Comune di Matera con il Bilancio 2015 ha aumentato l’aliquota all’1,8 per mille (dall’1 per mille dell’anno 2014). L’aumento incide per 2,5 milioni di euro.
L’assessore al bilancio ha dichiarato in commissione di aver “prudentemente” già accantonato in apposito fondo la cifra necessaria a rimborsare ai cittadini la Tasi 2015 e 2016. Tuttavia, non sfuggirà la penalizzazione che viene inflitta ai materani per un comportamento senza dubbio colpevole dell’Amministrazione comunale.
TARI
Anche per la Tari il Comune di Matera si trova “sub judice” considerato ciò che è avvenuto con il bilancio 2015. Dal rendiconto del 2015 risulta che l’Amministrazione ha speso 1,5 milioni di euro in meno di quanto ha incassato. Anche questo è un comportamento colpevole. Infatti la tassa rifiuti deve coprire il 100% della spesa invece il Comune ha speso 1,5 milioni in meno somma che poteva non gravare sui cittadini.
Per la Tari 2016 il Comune prevede un importo complessivo di € 9,450 milioni di euro.Quindi si ripete un aggravio di tasse per i cittadini (almeno il 70% in più rispetto al 2014), senza che in questi mesi sia stata adottata alcuna soluzione per tentare di ridurre i costi e migliorare il servizio. La gestione del settore è praticamente in balia delle onde e vi è inoltre la riapertura della discarica La Martella per 7/10 anni, dopo mesi di propaganda e strumentalizzazioni.
TOSAP-COSAP
Capitolo a parte è la proposta di deliberazione finalizzata a istituire il Cosap, Canone per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche e di aree private soggette a servitù di pubblico passaggio, in sostituzione della Tosap (si tratta, tra le altre, delle somme che vengono richieste agli operatori economici che montano pedane e tavolini nei pressi dei bar, ristoranti, ecc…)
La proposta della Giunta è finalizzata a dare sistemazione al settore e a riclassificare le strade per attribuire un peso alle diverse aree della città con tariffe per occupazione di suolo pubblico più alte.
Anche questa decisione dell’amministrazione, assunta senza la necessaria partecipazione delle associazioni di categoria interessate, si risolverà in un aggravio notevole per i commercianti del centro e una modestissima riduzione che non tiene conto delle difficoltà attuali degli operati della periferia.
FONDAZIONE MATERA2019
Un anno è passato tra polemiche contro il Direttore della Fondazione, contro la Puglia, contro il mondo intero ma nel frattempo Matera ha perso il controllo della Fondazione e i 2 componenti materani del Consiglio di Amministrazione (sindaco e Presidente del Consiglio Comunale ) non sono stati in grado di realizzare alcunché, neppure quanto era stato ripetutamente deciso in consiglio comunale. Ricordiamo che la forza della grande iniziativa Matera 2019 risiedeva nella capacità di viaggiare all’unisono Fondazione, Comune e Regione. Oggi questi soggetti viaggiano ognuno per proprio conto.
PERSONALE
Grande incertezza e disagio serpeggia tra il personale in particolare le procedure per l’assunzione temporanea dei vigili urbani sono una nuova offesa alla città. La Giunta Comunale ha deciso di utilizzare graduatorie in corso di validità in tutti comuni della Basilicata. E’ noto a tutti che a Matera non c’è alcuna graduatoria in corso di validità. Dunque i disoccupati di Matera sono preventivamente esclusi da qualunque opportunità.
POLITICHE SOCIALI
L’amministrazione DE Ruggieri aumenta le tariffe per il servizio di asilo pubblico, inoltre un ulteriore problema é sorto nel garantire il servizio pubblico scolastico per i disabili, che l’assessore Quintano in conferenza stampa ha comunicato che a causa delle sentenza del Tar sulla Tasi la somma di 1,5 mln (da restituire ai cittadini) andrà a gravare sulle politiche sociali, anche se come previsto dalla legge la Tasi non deve coprire le spese sociali, ma bensì quelle relative ad altri servizi tipo: illuminazione pubblica, manto stradale, anagrafe ecc.
Per tanto in conclusione, come dicevano i latini
Iniqua numquam regna perpetuo manent
(Gli imperi iniqui non durano mai in eterno).
Caro Cimmarusti, bravo!!!! Perchè sei stato preciso nelle informazioni riguardo un’amministrazione che pensa solo a sopravvivere senza far nulla per la città.
Verde pubblico abbandonato, differenziata abbandonata (l’unico che si impegnò a riguardo fu Rocco Rivelli), le zone industriali e artigianali abbandonate sotto ogni punto di vista basta pensare che per l’immondizia passano quando gli pare e neanche 3 giorni a settimana. I sassi sono un cantiere, mah… Certo che far rimpiangere l’amministrazione Adduce ce ne vuole… Comunque bravo Michele che ci metti faccia e dati corretti