Vito Petrocelli, senatore del Movimento 5 Stelle: “No alle sanzioni alla Russia: il nemico comune è il terrorismo”. Di seguito la nota integrale.
Va riscritta la politica estera del Mondo Occidentale. E se l’Europa non è capace di sganciarsi dalla fallimentare visione americana del mondo, è bene che l’Italia torni ad una sua politica estera indipendente.
Imporre una politica filo americana a prescindere, dare copertura e sostegno ai Paesi che finanziano il terrorismo internazionale e occupare militarmente i Paesi energeticamente strategici, come l’Iraq e l’Afghanistan, non ha infatti risolto le tensioni internazionali.
Le fazioni jihadiste, sospettate di essere finanziate dagli stessi americani per destabilizzare dall’interno i regimi arabi e mediorientali, sono oramai fuori controllo, come fuori controllo è la gestione dei Paesi dove è stata “esportata la democrazia”. È persino aumentato, rispetto all’epoca della guerra arabo-israeliana, il fanatismo delle fazioni in lotta, che alimenta tanto la retorica dell’aggressione occidentale al mondo islamico, quanto quella dell’invasione islamica dell’Occidente.
È dunque tempo che l’Italia esprima una sua chiara ed autonoma posizione sugli scenari internazionali, valendosi della sua capacità di equidistanza tra gli estremi ideologici delle fazioni in lotta e gli interessi economici che alimentano il terrore.
In questo senso vanno le tre mozioni che il Movimento 5 Stelle presenta al Senato (ad aprile, sullo stesso tema, erano state depositate anche alla Camera), nelle quali si esprimono posizioni precise.
La prima mozione, riguarda i rapporti con l’Arabia Saudita, il Qatar e i Paesi del Golfo, i quali non devono più ricevere i nostri finanziamenti e le nostre armi. La loro ambiguità con il terrorismo internazionale e il commercio delle armi non può essere più tollerata.
La seconda, è sul ritiro dei nostri militari dall’Afghanistan. La sua guerra di occupazione non ci può interessare perché ci costa in vite umane, perché muoiono più civili che militari, perché è una guerra costosa per i bilanci della nazione.
La terza, che è a mia prima firma, riguarda il recupero del ruolo della Federazione russa sul fronte della lotta al terrorismo internazionale.
È una mozione nella quale chiediamo che finisca il progressivo isolamento della Federazione russa, perché indebolisce la lotta che i governi devono attuare contro gli estremismi; che migliori, in quantità e qualità, la cooperazione nell’antiterrorismo, tra le intelligence dei Paesi dell’unione europea e di quelli non aderenti all’Unione, in particolare della Russia; che si interrompano le assurde sanzioni economiche alla Federazione russa. proprio queste sono un danno soprattutto per l’economia italiana, già ampiamente stressata dai disastri di Renzi. Un danno per l’export italiano quantificato in 3,7 miliardi di euro rispetto al 2013. Secondo il WIFO, l’istituto austriaco di ricerca economica, il futuro economico italiano sarà anche peggiore: nel 2015 abbiamo perso ben 80.000 posti di lavoro e lo 0,1% di PIL per effetto delle sanzioni alla Russia e, nel medio periodo, potremmo perdere fino a 215.000 posti di lavoro e 7 miliardi di PIL (0,44%).
Vito Petrocelli, senatore del Movimento 5 Stelle
Senatore e qualche parola per Matera quando la spendi??