Concluse alcune delle tappe della sesta edizione di “Una marcia in più”, viaggio-avventura organizzato dall’associazione 4×4 Motion Potenza. Il progetto, partito lo scorso 17 luglio, si propone di attraversare le aree più remote e impervie del versante lucano del Parco Nazionale del Pollino a bordo di fuoristrada con equipaggi composti da autisti normodotati affiancati da copiloti diversamente abili. Un gruppo di sei fuoristrada messi a disposizione da Jeep Owners Group, con altrettanti autisti, che stanno portando 11 ragazzi diversamente abili scelti tra diverse associazioni, accompagnati dai familiari a scoprire le bellezze della Basilicata.
Il gruppo è decisamente eterogeneo, dai piccoli fino ai settant’anni, la mascotte è Pietro che di anni ne ha soltanto cinque e che insieme a tutto il resto della carovana hanno potuto visitare il primo giorno il comune di Viggiano. L’Amministrazione ha accolto i partecipanti e dopo il pranzo si è mossa per raggiungere il monte sacro in visita alla Madonna nera. In serata rientro a Terranova per ripartire alla volta di Sant’Arcangelo per una visita al centro storico, all’abbazia Santa Maria dell’Orsoleo e al Museo Virtuale.
Mercoledi la prima esperienza off road su sterrato nel Parco del Pollino, ammirando la splendida area del pino loricato. Infine la cena con Marika Frassino, attrice lucana madrina della manifestazione, che ha raggiunto il gruppo a Terranova del Pollino nella struttura che li ospita durante questo periodo.
Giovedi 21, visita al Santuario del Pollino e ancora fuori strada in uno dei parchi più suggestivi della Regione; tutto sterrato arrivando alle piste da sci, sulle vette più alte da dove si possono ammirare i confini con la Calabria.
A due giorni dalla conclusione dell’avventura, il bilancio è decisamente positivo. La spedizione procede in maniera splendida, tutti entusiasti, compresi gli amministratori locali.
Scopo di questo progetto è il superamento dei propri limiti, con conseguente rafforzamento dell’autostima e dell’equilibrio psico-fisico degli individui.
A questo si aggiungono la valorizzazione e promozione del territorio.
E a tal proposito qualcosa da migliorare ancora c’è. Lo spirito di adattamento ha permesso di superare tutti gli ostacoli e le barriere architettoniche che, nonostante gli sforzi e le ristrutturazioni effettuate dai gestori delle strutture ricettive, ancora persistono, in particolare per chi è costretto in carrozzina. Questo perché gli’investimenti si rivelano il più delle volte sbagliati. E’ tutto a norma, ma non funzionale, poichè richiederebbe una consulenza professionale specifica.
Lug 22