In attesa della nuova edizione di Nanogagliato in programma nel piccolo centro della provincia di Catanzaro dal prossimo 29 luglio i dieci scienziati hanno rafforzato il gemellaggio avviato con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 con un incontro pubblico promosso nel pomeriggio presso Terrazza Contact, nel Complesso del Casale di Via Madonna delle Virtù, nei Sassi di Matera.
L’incontro fa seguito all’iniziativa promossa nello scorso mese di marzo quando Matera ha ospitato a Casa Cava lo scienziato Mauro Ferrari.
Nel pomeriggio si sono ritrovati in Terrazza lo scienziato Mauio Ferrari, accompagnato dalla moglie Paola Ferrari, presidente dell’Accademia di Nano Gagliato e da Giovanni Sinopoli, i rappresentanti locali di Matera 2019, dieci scienziati che fanno parte del gruppo di NanoGagliato 2106 e dieci “piccoli accademici” di Gagliato, che hanno offerto al pubblico un “Nanoday” di dimostrazioni e esperimenti per riprodurre quello che succede nella “GagliatoPiccola”.
I dieci scienziati che hanno partecipato al dibattito sono Emilia Chiancone presidente Accademia Nazionale delle Scienze, John Breinholt, Steve Conlan, John Holcomb, Lorenzo Pradella, Susan Miller, Adriele Prina-Mello, Brad Weiner e Cinzia Stigliano, originaria di Ferrandina e pronta a raccontare la sua esperienza a Houston. Come diffondere la conoscenza scientifica e il rapporto tra i grandi centri mondiali della ricerca e piccoli paesi in via d’abbandono. Le nanotecnologie come medicina per curare i nostri territori. Sono stati questi i temi affrontati durante il dibattito, grazie alle traduzioni inglese-italiano offerte da Mauro Ferrari.
La ferrandinese Cinzia Stigliano ha raccontato la sua esperienza che le ha permesso di coronare un sogno: “Il mio risultato dimostra che è possibile passare da un piccolo paese ad una grande città americana per competere con i più grandi scienziati del mondo. Spero di essere un esempio per tanti lucani”.
Il materano Raffaele Vitulli ha sottolineato il rapporto avviato con l’Accademia di Nano Gagliato. “Io lavoro con un’azienda che si occupa di progetti europei per aiutare i giovani a diventare imprenditori e in questo periodo ne stiamo aiutatando davvero tanti. Il nostro obiettivo è anche quello di promuovere la divulgazione scientifica in Italia e per questo abbiamo avviato un rapporto con il festival di Gagliato. Con Adriele Prina-Mello e Steve Conlan abbiamo candidato un progetto all’Unione Europea che non è stato ammesso per pochi punti e ora siamo in corsa per un progetto presentato alla Fondazione con il Sud. Si chiama “La scienza con il sud” e si propone di realizzare un network che possa favorire la divulgazione scientifica al Sud Italia. Su 1105 progetti noi siamo rientrati tra i 65 che saranno valutati nel prossimo mese di ottobre e quindi tra tre mesi sarà deciso se rientra nei finanziamenti europei”.
All’icontro ha partecipato anche il vice sindaco di Gagliato, Domenico Aspro: “In un paese di 500 abitanti è planato un paradigma scientifico sul quale abbiamo scommesso per ricostruire un’identità comunitaria. Attorno al progetto di Nanogagliato c’è l’idea di riqualificare la parte vecchia del nostro paese, dove appunto sta sorgeno l’Accademia di Nanogagliato”.
Mariantonia, diciotto anni, racconta cosa è stato presentato in occasione del nanoday di Matera: “Abbiamo presentato uno “spoiler” di quello che facciamo ogni anno a Gagliato, da ormai sette anni con NanoPiccola mentre il festival di Gagliato è nato 9 anni fa. Noi abbiamo mostrato ai bambini alcuni esperimenti interattivi, esperimenti che illustrano in maniera semplificata il lavoro svolto dagli scienziati a Houston. Ad esempio abbiamo presentato l’inserimento dei polimeri che poi vengono utilizzati come rivestimento per i nano-farmoci o i film che vengono utilizzati per i rivestimenti. Oggi abbiamo presentato anche un nuovo esperimento che consisteva nel mostrare come funziona un microscopio a trasmissione elettronica. I bambini si sono sentiti come noi alla prima esperienza, erano estasiati. Io ho cominciato a 11 anni oggi ne ho 18 e sono molto felice di continuare questa esperienza. Sette anni fa a scuola tutte le mie compagne di classe erano nella fase in cui da grande pensavano di fare la maestra o la parrocchiera e io ho sempre pensato invece di fare la scienziata”.
L’esperienza a Matera come l’hai vissuta? “Secondo me l’esperienza Gagliato-Matera 2019 funzionerà perchè la gente è attratta dal sapere come funziona la scienza perchè alla fine non vuole qualcosa di astratto, vuole qualcosa di concreto, vuole capire cosa usa lo scienziato per lavorare. E poi questo portare la nanoscienza a Matera è un po’ ripetere quello che succede a Gagliato: unire lo storico e l’antico al super-nuovo e quindi è stupenda”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’anteprima di NanoGagliato a Matera (foto www.SassiLive.it)