Riceviamo e pubblichiamo il testo dell lettera aperta inviata agli Amministratori Comunali della città di Matera da Luigi Luca De Marco, membro segreteria regionale coordinamento Cittadinanzattiva, Assemblea Territoriale Matera.
Crediamo che quando si arrivi a chiedere le dimissioni del Sindaco, la consapevolezza di esercitare il diritto alla Democrazia, visto il mancato confronto in Consiglio Comunale che si è ridotto ad un mero “botta e risposta” sui giornali e sui social tra opposizione e maggioranza nonché l’ostinazione di voler continuare a “tutti i costi”, diventa un dovere fondamentale che potrebbe essere esercitato con le dimissioni in blocco di tutta la minoranza consigliare e la volontà dei successori di non accettare la nomina, lasciando il consiglio comunale ai soli Consiglieri di maggioranza, atto di coraggio e di protesta fortissimo.
Fatta questa premessa sostanziale, volevamo rammentare che la DECISIONE N. 1622/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 ottobre 2006, che istituisce un’azione comunitaria a favore della manifestazione «Capitale europea della cultura» per gli anni dal 2007 al 2019 (Pubblicata nella G.U.U.E – L 304/2 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 3.11.2006) all’Articolo 4 da disposizioni in merito ai “Criteri per il programma culturale” in base a due principi fondamentali raggruppati nelle due categorie «Dimensione europea» e «Città e cittadini»:
1. per quanto riguarda la «Dimensione europea», il programma:
a) promuove la cooperazione tra operatori culturali, artisti e città degli Stati membri interessati e di altri Stati membri in qualsiasi settore culturale;
b) valorizza la ricchezza della diversità culturale in Europa;
c) evidenzia gli aspetti comuni delle culture europee;
2. per quanto riguarda l’aspetto «Città e cittadini», il programma:
a) promuove la partecipazione degli abitanti della città e del suo circondario e suscita il loro interesse, come pure quello dei cittadini provenienti dall’estero;
b) è sostenibile e costituisce parte integrante dello sviluppo culturale e sociale a lungo termine della città.
Si parla di trasparenza, di condivisione … parole portate dal vento e con il vento volano via nell’immaginario di chi non ha ancora preso veramente coscienza che Matera 2019 NON E’ unicamente un espletamento formale di una “manifestazione occasionale” da espletare in fretta perché ce lo chiede la Commissione Europea o perché deve essere il vessillo da ostentare per ottenere quei consensi effimeri che hanno distrutto la nostra città (senza una adeguato impegno da parte degli Amministratori), ma piuttosto è un momento importantissimo di crescita della Città di Matera e del Territorio non solo Lucano. L’impatto culturale e socio-economico che ha contraddistinto sin dal 1985 le Città che hanno ospitato questa importante iniziativa si legge ancora oggi a distanza di tempo. È possibile che alla fine di luglio 2016 tutto questo non è stato ancora pienamente compreso?
Abituati a ricevere direttive da posizioni lontane non solo in termini di distanze, ma soprattutto di genere e carattere storico-culturale, vaghiamo nel limbo “tra color che sono sospesi” fra chi crede veramente in una sana pianificazione per lo sviluppo di Matera e chi invece tenta a tutti costi di risplendere di luce riflessa, la stessa fonte luminosa che se non ben alimentata molto prima che poi si spegnerà e sarà l’ennesima sconfitta per la perdita di una grande opportunità che i cittadini materani non potevano e non possono permettersi di perdere.
• Armatura Urbana
• Piano delle ricettività urbane e territoriali
• Piano di sviluppo territoriale
sono solo una piccola parte di concetti che dovrebbero essere ben chiari ai nostri amministratori e non semplici parole che non riecheggiano nemmeno più nei corridoi di quegli uffici nei quali la partecipazione civica, il confronto aperto e trasparente con la cittadinanza dovrebbero essere il pensiero costante che ogni Operatore, Impiegato, Funzionario, Dirigente, Assessore, Consigliere e Sindaco ogni giorno al varcare della soglia del loro ufficio dovrebbero ripetersi quotidianamente. I portatori di interessi siamo noi cittadini, quelle stesse persone che esistendo garantiscono la sussistenza dell’Amministrazione dei servizi al cittadino.
Chiediamo una profonda riflessione, non interiore non servirebbe a nulla, ed un momento di incontro e di vera trasparenza e partecipazione civica e a tutti gli Amministratori Comunali una meditazione affinché il loro operato sia efficace e costruttivo: anche le dimissioni hanno un significato democratico immenso!
“Fare il cittadino è il modo migliore di esserlo”
Luigi Luca De Marco, membro segreteria regionale coordinamento Cittadinanzattiva, Assemblea Territoriale Matera
l’Aventino non funziona e poi chi si fida dei consiglieri sia di maggioranza che di minoranza per un numero così corposo