Giovedì 28 luglio 2016 alle ore 21 nella Masseria fortificata “San Francesco”, nell’omonima contrada a Matera per il Festival Duni 2016 è in programma il “Don Chiosciotte” di Giovanni Paisiello; biglietto 10 € al botteghino, più 0,50 € di eventuale prevendita a Matera presso Orchestra della Magna Grecia, in via De Viti De Marco n. 13 (tel. 0835.1973420 – cell. 392.9199935 – info.ensemblegabrieli@gmail.com) o presso Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie n.69 (0835.333411).
Festival Duni rinnova la collaborazione con il prestigioso Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, ripercorrendo così lo sviluppo di una rete con i Festival internazionali, con un evento che vedrà collaborare anche l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”.
Quest’anno, nella suggestiva cornice della Masseria fortificata “San Francesco” di Matera, sarà portato in scena il “Don Chisciotte” di Giovanni Paisiello, il famoso compositore tarantino del quale quest’anno ricorre il bicentenario della morte, un’opera in tre atti che sarà rappresentata con un unico intervallo al temine del primo atto.
Si tratta di una “commedia per musica” scritta da Giovanni Battista Lorenzi ispirandosi alla famosa opera Miguel De Cervantes, uno dei padri della letteratura europea del quale ricorre il quattrocentesimo anniversario dalla morte.
Però la “storia” del libretto del Lorenzi è assai bizzarra e fantasiosa: Don Chisciotte e l’inseparabile Sancho Pancia sono riletti in chiave napoletana, oggetto di burle, a volte anche pesanti, da parte di due nobili signore e dei loro balordi amanti che alla fine si sposeranno, mentre il Cavaliere e il fedele compagno continueranno il loro folle e un po’ malinconico viaggio.
In effetti Cervantes non c’entra molto in tutto questo, del resto sembra accertato che Lorenzi si sia ispirato al Don Chisciotte di Apostolo Zeno e Pietro Pariati, più che al tragico clima del confratello spagnolo.
Giovanni Paisiello infonde commossa poesia nella vicenda e la musica scorre giocosa stemperando con un’ironia lieve situazioni e personaggi che, in altre mani, sarebbero potuti diventare piuttosto grevi. È una musica piena di inventiva, con improvvisi voli lirici che, in particolare nel secondo atto e nel canto d’ amore del protagonista nel terzo, ha un’orchestrazione raffinatissima e colori sempre variati, densa e brillante che non lascia spazi vuoti e dove tutti i protagonisti sono coinvolti in una trama serrata, accompagnati da un quartetto d’archi e dal pianoforte.
Don Chisciotte e la sua follia consentono una trasposizione scenica contestualizzata ai giorni nostri che si alterna con continui rimandi al passato, il limite tra follia e normalità è sempre più labile e tutti gli spettatori possono riconoscere i propri mulini a vento.
Questo allestimento del “Don Chisciotte” di Paisiello è portato in scena con la regia di Davide Garattini Raimondi e i costumi di Giada Masi, mentre Maestro collaboratore è Cristina Battistella e Maestro di palcoscenico Rosalba Buonfrate.
La partitura è affidata al pianista Ettore Papadia che dirigerà la Ensemble dell’Orchestra ICO “Magna Grecia”, composta dai violinisti Cristina Ciura e Paola Vania, la violista Michela Carnevale, il violoncellista Giuseppe Grassi e il contrabbassista Leonardo Presicci.
Le voci: Don Chisciotte è David Ferri Durà, Sancio Panza Salvatore Grigoli Don Platone Iosu Yeregui; in collaborazione con l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, inoltre, La Contessa è Shiri Hershkovitz, La Duchessa Alessandra Della Croce, Don Calafrone Nico Franchini, Carmosina Rosa García Domínguez, Cardolella Alessandra Torrani e Ricciardetta Cristina Fanelli.