Il risparmio dei costi attraverso l’ottimizzazione dei servizi; la soddisfazione delle differenziate ed accresciute esigenze di mobilità dell’utenza; la tutela delle imprese di settore alle prese con margini sempre più ridotti di guadagno e dell’occupazione diretta: sono questi i principali obiettivi da perseguire attraverso la proposta di aggiornamento del piano regionale trasporti sottolineati dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Nicola Benedetto che ha presieduto oggi a Potenza la riunione dell’Osservatorio Regionale dei Trasporti.
All’incontro hanno partecipato, oltre a dirigenti e funzionari del Dipartimento, rappresentanti delle Province di Potenza e di Matera, di Comuni, Anci, Upi, Cgil, Cisl, Uil, Associazione delle Autolinee di trasporto, dei consumatori, Confindustria, Unibas, Fal.
La bozza è stata illustrata dall’ing. Stefano Ciurnelli della società TPS Perugia che ha avuto l’incarico di predisporre l’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti vigente dal 1990 e di tenere conto innanzitutto che il quadro di riferimento economico e trasportistico, nazionale e regionale, è fortemente mutato, come di numerosi atti normativi e programmatori avviati dal 1996 ad oggi. L’ing. Ciurnelli ha parlato delle numerose criticità esistenti, a partire dai tagli del Fondo Nazionale Trasporti ed ha presentato una serie di soluzioni tecniche tra cui l’individuazione di 9 Ambiti Territoriali.
L’assessore Benedetto ha riferito che nei contatti avuti in questi primi giorni di direzione del Dipartimento con rappresentanti di aziende di trasporto, organismi, amministratori locali è emersa una generale volontà di cambiamento sulla quale – ha detto – è necessario far leva. E’ questa la ragione principale – ha affermato – per la quale mi sento di escludere che possa esserci una qualsiasi proroga del Piano in vigore.
Nel rilevare la necessità di approfondire numerosi aspetti a partire da quello dei costi effettivi a carico della Regione, perché ci sono dati che non sono chiari specie per la non conoscenza del numero di utenti e quindi di biglietti-abbonamenti venduti, Benedetto ha parlato di un nuovo metodo partecipativo per arrivare ad un sistema di mobilità decisamente più efficiente. Per ottimizzare gli attuali servizi – ha annunciato – coinvolgeremo i sindaci perché in una strategia di solidarietà ci indichino quali sono le reali esigenze delle rispettive comunità e per favorire gli indispensabili processi di interconnessione tra servizi su gomma e rotaia. Altro obiettivo centrale è quello di favorire i collegamenti con le direttrici nazionali ed europee veloci (corridoi adriatico e tirrenico) in grado di far superare il gap infrastrutturale che da troppi anni condiziona pesantemente la nostra regione.
I Piani di Bacino, che devono fare i conti principalmente sulle risorse finanziarie a disposizione, rappresentano pertanto la conferma e l’attuazione del quadro di programmazione regionale sui servizi minimi e per mettere le basi per la ristrutturazione dei servizi stessi.
La bozza di Piano sarà ulteriormente approfondita in tutti i suoi aspetti raccogliendo le osservazioni di tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati.
Lug 28