Dopo un ampio e lungo dibattito l’organismo consiliare ha espresso parere favorevole con osservazioni sulla delibera di Giunta che definisce i tetti di spesa per gli anni 2016/2018
La quarta Commissione consiliare, presieduta da Luigi Bradascio (Pp), ha espresso, oggi, parere favorevole condizionatamente a modificazioni specificatamente formulate in un documento sottoscritto dal presidente Bradascio, dal capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli e dal consigliere Pace (art.31, comma 4 del regolamento interno del Consiglio regionale) sulla delibera di Giunta che stabilisce gli indirizzi per la definizione dei tetti di spesa da assegnare alle strutture private accreditate eroganti prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti e di specialistica ambulatoriale.
Hanno espresso voto favorevole i consiglieri Bradascio (Pp), Cifarelli e Miranda Castelgrande (Pd) e Pace (Gm); contrari i consiglieri Romaniello (Gm), Rosa (Lb-Fdi), Perrino (M5s) e Napoli (Pdl-Fi). Precedentemente si sono registrate due votazioni poi rettificate: la prima ha visto l’astensione dei consiglieri Bradascio (Pp), Spada, Miranda Castelgrande e Cifarelli (Pd) e Pace (Gm) e il voto contrario di Rosa (Lb-Fdi), Perrino (M5s) e Romaniello (Gm); la seconda il voto favorevole di Bradascio, Cifarelli, Miranda Castelgrande e Pace, l’astensione di Spada e il voto contrario di Perrino, Romaniello e Rosa.
Le osservazioni proposte nel documento riguardano principalmente il riferimento al solo anno 2016 in quanto “elemento temporale necessario per evitare un vizio di legittimità verso l’art.12 della L.R. 5/2015”; i criteri specifici per la definizione dei tetti di spesa annuali a valere per le strutture private accreditate alla data del 31 dicembre 2015 (possono accedere al tetto di competitività complessivo annuo per branca sino alla saturazione del 20%) e la possibilità, per i direttori generali, “di procedere all’affidamento in outsourcing o con altre modalità verso le strutture accreditate, territorialmente più vicine al manifestarsi dell’esigenza, nel rispetto della normativa vigente in materia”, ciò al fine di “assicurare la continuità essenziale, in caso di esaurimento del tetto di spesa regionale in corso di anno e in presenza di liste di attesa superiori a 60 giorni per le prestazioni di specialistica ambulatoriale” . Indicati, anche, nuovi criteri per l’assegnazione di tetti inerenti la mobilità attiva e per le prestazioni di fisioterapia domiciliare.
Il provvedimento della Giunta regionale prevede che il tetto di spesa regionale annuo per le prestazioni di specialistica ambulatoriale da privato accreditato in favore dei cittadini residenti in Basilicata è pari a 25.738.037 euro. Il fabbisogno complessivo di prestazioni specialistiche ambulatoriali (pubblico e privato) per ambiti territoriali, la popolazione residente per gli ambiti territoriali, l’eventuale variazione della capacità produttiva diretta delle Aziende sanitarie locali in relazione agli aspetti tecnologici e organizzativi e i tempi di attesa delle prestazioni afferenti alle singole branche specialistiche sono i criteri per la definizione del tetto di spesa regionale annuo per branca (laboratorio analisi, diagnostica per immagini, medicina fisica e riabilitazione e altre branche specialistiche).
Per quanto concerne i criteri specifici per la definizione dei tetti di spesa annuale da assegnare alle strutture private accreditate le Aziende sanitarie locali di Potenza e Matera devono congiuntamente assegnare alle singole strutture un tetto per la branca specialistica. Per gli anni 2016, 2017 e 2018 viene assegnato un tetto di base annuo per struttura rispettivamente pari all’80%, al 70% e al 60% del tetto di spesa dell’anno 2015. Il restante 20%, 30% e 40% (rispettivamente agli anni 2016, 2017 e 2018) è il tetto di competitività. E’ stabilito anche che le Aziende sanitarie locali possono contrattualizzare prestazioni con nuove strutture private accreditate assegnando quale tetto base annuo un importo non inferiore a 40.000,00 euro nel caso in cui si rilevi la presenza di un fabbisogno non soddisfatto di prestazioni. In caso di esaurimento del tetto di spesa regionale in corso di anno e in presenza di liste di attesa superiori a 60 giorni per prestazioni di specialistica ambulatoriale da erogare in favore dei cittadini residenti in Basilicata, i direttori generali procedono all’affidamento in outsourcing nel rispetto della normativa vigente in materia.
“Una seduta, quella di oggi, alla presenza del dirigente generale del dipartimento Politiche della persona, Donato Pafundi – ha spiegato a margine dei lavori il presidente della quarta Commissione Luigi Bradascio – lunga e complessa. La maggioranza ha espresso un voto favorevole fortemente condizionato all’accettazione, da parte della Giunta regionale, delle indicazioni formulate in un documento da me sottoscritto insieme al capogruppo del Pd Cifarelli e al consigliere Pace. Nel corso dei lavori – ha precisato Bradascio – si è verificato un incidente di percorso legato ad una interpretazione del regolamento interno del Consiglio per cui è stato necessario ripetere una prima volta la votazione e ripeterla nuovamente per consentire al consigliere Napoli, di esprimere la sua opinione e poi il voto”.
Nel dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti oltre al presidente Bradascio, i consiglieri Rosa, Spada, Cifarelli, Lacorazza, Perrino, Romaniello, Pace e Napoli.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente dell’organismo consiliare Bradascio (Pp), i consiglieri Cifarelli, Miranda Castelgrande, Spada, Polese e Lacorazza (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Perrino (M5s), Romaniello e Pace (Gm), Napoli (Pdl-Fi).
Lug 29