Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dall’imprenditore materano Francesco Santantonio dopo la notizia annunciata dalla Regione Basilicata di assegnare a Potenza lo show L’anno che verrà per il Capodanno 2017 in diretta su Rai Uno. Di seguito la nota integrale.
“Potenziamento dell’azione di promozione turistica della Basilicata mediante l’organizzazione di un grande evento nella Città di Matera – Capitale della cultura 2019”. Questo è il titolo dell’operazione – così la chiama la Regione – cui nella Deliberazione di Giunta Regionale n. 1616 del 15.12.2015 vengono destinati 585.600 euro per realizzare a Matera la trasmissione di Rai Uno “L’anno che verrà” il 31 dicembre 2015.
L’occasione fornita dalla nomina di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 è troppo importante per vanificarla con contrapposizioni politiche e scontri campanilistici che vadano al di là della sana difesa delle tradizioni. E qui non vi è dubbio che la vittoria è della città di Matera
Ma lo spostamento del Capodanno a Potenza non è questione di mero campanile, è questione di rispetto per una comunità, per una città che ha meritato il titolo di capitale europea della cultura e del cui bos lassus si vuole fin troppo approfittare. Ma è ora di ribellarsi al gioco che i governanti regionali continuano a imporre a Matera, incuranti del fatto se piazza Mario Pagano abbia o meno le caratteristiche tecniche per ospitare l’evento e che, pur di continuare a tenerci soggiogati, dopo avere pubblicamente sostenuto l’inutilità della ferrovia Matera-Ferrandina, utilizzato i nostri soldi per l’aeroporto di Pontecagnano, adesso colgono l’occasione del successo materano per alimentare le proprie clientele.
Sia chiaro, nessuno vuole togliere alcunché a Potenza, ma il capoluogo regionale ha altre vocazioni e caratteristiche, è città dei servizi, della pubblica amministrazione e delle industrie meccaniche, così come Matera è, tra l’altro, città vocata al turismo e all’industria culturale e creativa. Tant’è vero che da anni è in atto una strategia di spoliazione dei servizi pubblici essenziali, di smantellamento dell’ospedale, di promesse di opere pubbliche perennemente al livello di studio di fattibilità, sempre negativo.
Vorrei solo evidenziare, se mai ce ne fosse bisogno, che se non creiamo le condizioni per rendere stabile e strutturale la crescita della città anche oltre il 2019, perché il 2019 non sia una meta definitiva, ma un traguardo volante da oltrepassare di slancio per poi continuare, case-vacanza, B&B, bar, pub e pizzerie chiuderanno con la medesima facilità con cui si sono aperti. Ma questo ai governanti regionali non interessa.
Ovviamente, per portare il Capodanno a Potenza occorrerà modificare la Deliberazione n. 1616/2015, e qui vedremo come voteranno i due assessori materani, se baderanno solo a conservarsi il posto e subiranno supinamente le scelte fatte da altri, facendole proprie, oppure se avranno un moto di orgoglio, come il bos lassus tanti anni fa.
Francesco Santantonio, Imprenditore materano
Condivido quanto espresso dall’imprenditore materano verace Franco Santantonio però, come ho già commentato in altre occasioni, mancano dei tasselli per completare il puzzle “strategico” che è sagomato a misura per collocarlo in uno dei punti mancanti. E’ l’inosservato Presidente della Provincia di Matera che non ha né arte ne parte. Qual è il suo ruolo? Quali posizioni prende in tutte le vicissitudini che riguarda la nostra Provincia? Ma, cosa più importante, chi lo ha votato? Chi lo ha nominato? Forse il feudatario della Basilicata su indicazione del Presidente del Consiglio Renzi, anche lui votato da chi?
Ora finisce la “campagna acquisti” per il calcio e, comincia quella della Politica, dove gli attori sono manovrati come burattini a seconda delle strategie di potere. Nel calcio, marcio anch’esso, c’è una regola che nega l’acquisto di un certo numero di extra-comunitari. Nella nostra Regione di “extracomunitari” ne stanno tanti quindi non “tesserabili” quindi che giocano sotto “falso nome”. Io sono convinto che se alla Provincia di Matera fosse rimasto Franco Stella e l’amministrazione comunale fosse composta da “comunitari credenti nei valori della propria città e più vicini ai propri concittadini”, tutto questo casino e prepotenza di stile monarchico, non sarebbe successo. Materani, apriamo gli occhi che a decidere sono le “famiglie affiliate”.
nino silecchia
Concordo pienamente! Per una volta ,almeno per una volta facciamoci sentire e che cazz………
Non contiamo nulla e questo grazie ai politici che AVETE (anche Sant’Antonio) eletto!