A metà luglio una delegazione di Plovdiv 2019, formata da Svetlana Kuyumdzhieva (direttore artistico di Plovidv 2019), Gina Kafedjian (project manager) e Ivanova Radost (direttore del marketing) è stata impegnata a Matera con il team di Matera 2019 per costruire un piano di lavoro comune sui contenuti, sulla comunicazione, sulla presentazione e promozione dei prodotti turistici che si intendono lanciare e anche su alcune tappe che devono essere stabilite per ottenere il miglior successo possibile.
Inoltre, si sono condivise le date per le cerimonie inaugurali e di chiusura e per gli incontri con la ECoC family che Plovdiv e Matera devono ospitare nel 2018.
Si è ipotizzato di approfittare della data del meeting di monitoraggio a Bruxelles, in programma il 12 ottobre 2016, per fare una presentazione comune rivolto alla stampa internazionale e agli operatori culturali.
Abbiamo definito un lavoro di metodo e di merito quindi su alcune grandi famiglie di attività: una comunicazione congiunta sia a livello digitale che tradizionale. Partirà dal mese prossimo, per esempio, una newsletter mensile – questa è la prima – costruita con contenuti comuni in italiano e in inglese per Matera 2019 e in bulgaro e inglese per Plovdiv 2019; a margine degli incontri di monitoraggio a Bruxelles è stata programmata una riunione per definire come essere presenti in modo coordinato nel 2017 alle più importanti fiere europee sul turismo. L’integrazione tra i progetti avverrà anche a livello di build up e di education.
L’obiettivo è far lavorare sempre di più insieme gli operatori culturali e il mondo della scuola e dell’Università.
In particolare su questo tema ha insistito la presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Aurelia Sole rettrice dell’Università di Basilicata che ha auspicato un coinvolgimento anche dell’Università di Plovdiv per lavorare insieme sulla ricerca e sulla produzione di contenuti culturali.
Infine si è pensato di lavorare su dei percorsi di congiungimento tra Matera e Plovdiv tra il 2017 e 2018. Ci sono progetti in entrambi i programmi che prevedono scambi lungo la strada balcanica, una strada tra Matera e Plovdiv che in questi anni sarà ben frequentata. Le azioni principali della collaborazione, a partire da settembre 2016, includono Materadio, un laboratorio di Architettura a Plovdiv, il progetto The Tobacco City a Plovdiv, il capacity building e il networking, la digitalizzazione e lo scambio di stage.
C’è stato uno straordinario feeling tra i due team che d’ora in avanti avranno almeno riunioni trimestrali per fare in modo che questa unione tra le due città non sia teorica ma sia quanto mai pratica e operativa.
Amministratori della Regione Basilicata, prendete esempio dai rappresentanti di Plovdiv, co-capitale europea per la cultura 2019. Questi signori vengono da Plovdiv (Bulgaria) per rappresentare PLOVDIV 2019, non come Plovdiv/Tracia/Bulgaria 2019. Che cazzo c’entra la sigla Matera/Basilicata 2019? Se si candidava Potenza (non vedo quale cultura potrebbe rappresentare) si sarebbe fatta la stessa cosa? Qui non ha nulla a che vedere il campanilismo ma uno stato di fatto. In Basilicata si potevano candidare diversi comuni da Tursi-Valsinni-Craco-Colobraro-Miglionico-Melfi-Venosa-Rionero-Pietrapertosa, ma Potenza quale bellezze ha? Quale cultura? La sfilata dei Turchi? Il serpentone? Gli uffici della Regione? Non appropriatevi di bellezze che non avete e sopratutto di cultura fatta da inefficienza ed incapacità. Andate a visitare quei comuni che ho citato e vi renderete conto lontano siete dall’ottenere (appropriarvi) di un titolo che non vi potrete annoverare mai. Forse se ci sarà un titolo di “CITTA’ PIU’ BRUTTA DI EUROPA 2020” potete partecipare e sicuramente “vincere”.
nino silecchia