La Segreteria della UILA-UIL di Basilicata, a seguito di diverse assemblee tenute sui cantieri forestali della regione, ha raccolto le tante problematiche esistenti nel settore sia di natura organizzativa che di natura programmatoria e che si ripercuotono in maniera invasiva sui lavoratori. “Indicazioni già note al nostro sindacato ma meglio evidenziate da chi quotidianamente vive il disagio, l’improvvisazione e le inefficienze di un sistema vetusto e logoro”.
Lo dichiara il Segretario Generale della UILA di Basilicata, Gerardo Nardiello.
“La Basilicata – prosegue Nardiello – deve fare un salto di qualità ripensando le politiche produttive messe in campo negli ultimi anni e lavorando, prevalentemente, sulle risorse naturali presenti in regione: acqua, bosco ed ambiente. C’è bisogno di dare centralità alle politiche forestali che sono anche politiche ambientali, paesaggistiche e turistiche. È un patrimonio che deve essere curato come risorsa e per far questo dobbiamo uscire dalla gestione emergenziale, che è quella predominante degli ultimi 20 anni e che rappresenta la vera criticità per i circa 4.700 lavoratori interessati. La cosa che assedia e preoccupa la nostra organizzazione sindacale ed i lavoratori è l’incertezza che regna nel settore, dai tempi di svolgimento delle giornate per arrivare ai pagamenti fino ad una Governance gestita da 18 interlocutori diversi. A tal proposito è di questi giorni la notizia che potrebbero esserci problemi relativamente al raggiungimento delle giornate lavorative previste. Sarà pure una notizia falsa e tendenziosa ma è evidente che tra i lavoratori si stanno generando forti preoccupazioni per un futuro che, in assenza di interventi mirati e tempestivi, si prevede sempre più duro e più cupo. Lo diciamo ormai da anni che necessita lavorare sulla creazione di un soggetto che possa essere l’interlocutore unico ed esclusivo delle OO.SS.. L’auspicio è che si possa giungere presto ad una condivisione politica per definire una Legge regionale che preveda la costituzione, in tempi rapidi, dell’Agenzia agroforestale, visti i tempi ormai maturi anche in virtù delle dichiarazioni di buona parte della politica regionale”.
“La scelta del futuro – prosegue Nardiello – non può che essere quella di puntare su risorse naturali come terra, acqua e bosco, per raggiungere l’obiettivo di un modello di sviluppo economico ed occupazionale che superi quello che per troppo tempo ha tenuto legati i nostri destini alle energie fossili in una logica di tipo, troppo spesso, assistenziale. Bisogna lavorare per fare in modo che la Basilicata possa passare dall’essere regione “petroliocentrica a regione bosco/ambientecentrica”.
“È giunto il momento di parlare con chiarezza di una Forestazione che può e, a nostro parere, deve diventare un vero e proprio motore dell’economia della nostra Regione. Il tema è, in primis, la messa in sicurezza degli attuali lavoratori, attraverso una ratio organizzativa ed economica, per passare poi ad un altro tema di straordinario valore che riguarda la questione delle politiche forestali che devono essere adottate, perché solo un piano sostenibile di difesa dei nostri territori può dare sicurezza ambientale, rilancio delle aree interne, certezza economica e sociale”.
Le proposte che la UILA –continua Nardiello- ha messo al centro della discussione con la Regione Basilicata viaggiano esattamente nella direzione di una pianificazione e di una organizzazione che abbia come obiettivo la messa in sicurezza del territorio attraverso ‘un piano regionale’ basato su una forestazione produttiva e sostenibile e che nella nostra realtà si traduca nella necessità di promuovere il territorio montano, la sua forestazione, la difesa idrogeologica, lo sfruttamento delle risorse naturali come volano, per un nuovo modello di sviluppo che faccia ricadere sulle comunità locali i benefici economici, il miglioramento dei servizi sociali e le possibilità occupazionali anche per arrestare il disagio sociale esistente e la grave piaga dello spopolamento”.
La cultura della forestazione produttiva deve basarsi sull’economia della montagna, del bosco, delle risorse idriche, in una visione di innovazione ed efficienza, utilizzando innovativi strumenti di gestione dei territori, di valorizzazione dell’ambiente, di tutela delle nostre ricchezze naturali.
Deve essere impegno comune togliere la forestazione da quel quadro grigio e fosco che abbiamo visto per troppo tempo; allontaniamola dall’immaginario collettivo che la vede ingiustamente come un comparto indolente e corrotto. Investiamo su questo settore, attraverso una seria programmazione e una nuova progettualità, per rendere efficace, efficiente e produttiva l’azione della forestazione.
Occorre prevedere uno strumento di programmazione fondamentale per la manutenzione del territorio che se opportunamente sostenuto potrebbe contribuire maggiormente a garantire sostegno all’occupazione nelle aree interne attraverso la realizzazione di interventi di manutenzione del territorio, per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per l’attuazione della gestione forestale sostenibile”.
Non si continui a perdere tempo – conclude Nardiello – e la Regione Basilicata assuma un ruolo determinante per la crescita, lo sviluppo, il lavoro e l’innovazione del settore ponendo al centro dei propri impegni le emergenze della forestazione e le sue prospettive di medio e lungo termine.
“In definitiva l’idea di costituzione dell’Agenzia Agro-forestale sta tutto in queste necessità evidenziate dai lavoratori e dai cittadini e non nella volontà di creare, come artatamente afferma qualcuno, un nuovo carrozzone politico”.
Ago 01