Fiom Basilicata dopo aver appreso il licenziamento di quattro lavoratori della sede di Roma dell’ACS ha inviato una nota in cui giudica vergognoso il comportamento di ACS ed esprime solidarietà da parte dei lavoratori di Matera, che sollecitano il ritiro dei provvedimenti adottati da ACS. Di seguito la nota integrale.
L’ACS SpA (da pochissimi giorni passata sotto il totale controllo di EXPRIVIA SpA) licenzia in maniera vergognosa 4 lavoratori consegnando loro la lettera di licenziamento direttamente sul posto di lavoro, senza aver mai preannunciato nessuna eventualità di questo tipo alle OO.SS. e ai lavoratori.
Licenziamento avvenuto consegnando “brevi manu” la lettera ai 4 lavoratori, con importanti esperienze professionali e anzianità di servizio, subito dopo che questi si erano presentati come ogni mattina nella loro sede e invitati di conseguenza ad abbandonare immediatamente il loro posto di lavoro.
Alcuni di loro risultano essere particolarmente vulnerabili sotto l’aspetto delle condizioni di salute.
Un atto di gravità assoluta, che arriva a ridosso di molteplici incontri con la vecchia e con la nuova proprietà in cui le OO.SS. chiedevano di poter conoscere i piani industriali di EXPRIVIA per ACS, i piani di rilancio per un’Azienda da tempo in grave crisi finanziaria ma non di mercato, un piano di recupero delle migliaia di euro di competenze che i lavoratori vantano con ACS rendendosi comunque disponibili a ragionare sui possibili strumenti di gestione di questa fase aziendale transitoria.
Una decisione assolutamente sconsiderata, priva di ragioni e vergognosa sotto l’aspetto industriale e umano.
Sintomatica di un modello gestionale d’impresa attivato da un gruppo come quello EXPRIVIA in forte espansione sul mercato nazionale e internazionale titolare di molteplici commesse pubbliche e in fase di acquisizione di Aziende strategiche come ITALTEL.
Metro di misura di atteggiamenti messi in campo da un’impresa di proprietà di un importante dirigente della maggior associazione industriale del nostro Paese.
Fiom e i lavoratori di Matera chiedono l’immediato ritiro dei licenziamenti.