Domenico Gallipoli regala in esclusiva ai lettori di SassiLive una nuova fantastica puntata delle avventure di Mister Stackewtch, che ritorna a casa a Nuova York dopo una vacanza a Rocks City.
Dopo aver partecipato al rito ed al ricevimento del matrimonio della nipote, Mister Stackewtch si prepara a ritornare nella città in cui sta trascorrendo gli anni che gli rimangono da vivere; la casa in cui vive a Nuova York è modesta, vi regna ordine e silenzio, spesso interrotto dalle voci dei bambini che giocano sul marciapiede antistante. Gli fanno compagnia i ricordi della cara moglie e degli amici con i quali ha attraversato gli anni della giovinezza a Rocks City. Dopo aver lasciato la sua casetta nel rione Stones, di buon mattino si avvia verso la Central Station; nell’attraversare la piazza centrale si commuove pensando alle passeggiate (le “vasche”) fatte lì con i suoi amici, che militavano nel suo stesso partito, quello red. Quante discussioni, quante riunioni nella sezione, quanti comizi, che iniziavano tutti con “cittadini, compagni e lavoratori …”. Quel costume di vita, sobrio e serio, degli anni giovanili cozza violentemente contro la volatilità che regna attualmente nella vita politica locale, e non solo locale. Si entra e si esce come da un albergo; ci si affanna ad apportare giustificazioni alle proprie inversioni ad “u”. Sal Toduke aveva guidato Rocks City alla conquista dell’ambito riconoscimento; questo non bastava a chi, per sostituirlo (così gli avevano detto alcuni suoi amici) proponeva le primarie, che sarebbero state una sconfessione per chi aveva accompagnato la città al successo; una volta che non le avevano ottenute erano passati dall’altra parte in nome dell’interesse preminente dell’apoliticità, della Cultura; seduto, quasi appartato durante il ricevimento (che spreco, che ostentazione, che offesa a chi non ha da mangiare!), gli era capitato di ascoltare commenti sulla situazione politica ed amministrativa della città. “Come gli alunni che non hanno studiato, sono stati rimandati a settembre … devono restituire ai cittadini parte dei soldi delle tasse su immondizia e servizi… ma non lo sapevano?”, “Due assessori si sono dimessi, Big Nick e la sua parte criticano l’andazzo”, “Quelli che non sono stati accontentati scalpitano per entrare in giunta”, “Il Mayor come nulla fosse dice che la sua maggioranza è coesa, si comporta come quel bambino che nel buio fischia e canta per darsi coraggio”, “C’è grande delusione, anche da parte di chi ha votato per questa Amministrazione”, “Era proprio il caso che alla sua età si proponesse come mayor di una grande città, con tutti i problemi da affrontare fino al 2019 ed oltre? Troppa autostima!”, “Mi dispiace che l’evento del trentuno dicembre non si svolgerà anche quest’anno a Matera ma a Potenza … però tornerà nel 2019; nei prossimi due anni si svolgerà a Maratea e a Venosa… saranno valorizzate altre città e zone della nostra regione, tutto sommato il sacrificio di Matera sarà utile ad altre città e zone della nostra regione”.
Tutte queste parole gli avevano fatto andare di traverso quel poco di cibo che al ricevimento aveva mangiato. Nonostante sia dell’altra parte, Mister Stackewtch soffre per le sorti della sua città natale, la vede sfiduciata, senz’anima, piena di egoismi, divisa e … soprattutto sporca. Quasi quasi é felice di partire; aiutandosi con tutte le sue forze raggiunge la Central Station, si fa ingoiare dal treno che lo condurrà a Nuova York. Durante il viaggio si addormenta, sogna anche, sogna la sua Rocks City, quella della sua gioventù.
Domenico Gallipoli