In occasione della XXXI Olimpiade che si terrà a Rio de Janeiro dal 5 al 21 agosto 2016 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha deciso di dedicare la Domenica gratuita di domenica 7 Agosto al tema dello Sport.
Nei Musei statali e Luoghi della cultura nazionali è stata individuata un’opera attinente il tema dello Sport ed è stata realizzata un’apposita didascalia bilingue [italiano-inglese] con l’intento di dare una visibilità del tutto particolare all’oggetto allestito nell’ambito dei tradizionali percorsi espositivi.
Questa iniziativa rimarrà fino al termine delle Olimpiadi e l’insieme di tutte le opere scelte sarà il biglietto da visita dell’Italia a Rio de Janeiro per lanciare un messaggio al momdo intero sulla straordinarietà e varietà del nostro patrimonio culturale e sui valori universali dello Sport.
Il Polo Museale Regionale della Basilicata ha aderito con slancio a questa iniziativa che conferma e consolida la propria strategia culturale, incentrata sulla creazione di una efficiente e attiva rete museale, quale specifico contributo all’appuntamento di Matera – Basilicata 2019.
Sono ben 9 le strutture museali del Polo dove sono state individuate, con una impegnativa azione corale dei referenti dei musei, le opere attinenti il tema della Sport di seguito elencate:
MATERA
Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata.
> Luigi Guerricchio, ‘Donna con cerchi’ [Acrilico su tela, 1972]
Il dipinto fa parte del nuovo allestimento della Sala Guerricchio realizzato in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa dell’artista materano. Si tratta di uno dei 34 dipinti degli anni 1958-1995.
Museo Nazionale Archeologico Domenico Ridola.
> Pittore di Graz, ‘Cratere fliacico’ [Ceramica apula, Prima metà del IV sec. a. C.]
E’ un cratere che presenta su un lato due atleti nudi in corsa con il capo affrontato che reggono entrambi nella mano destra uno strigile, oggetto usato per detergere il corpo dopo una gara.
METAPONTO
Museo Archeologico Nazionale.
> ‘Alexidamos’ [Marmo, Metà V sec. a. C.]
Si tratta delle testa in marmo del giovane atleta metapontino esperto nella lotta e vincitore dei Giochi di Delfi, secondo quanto scritto da Bacchilide nell’Epinicio XI. Il manufatto proviene dal Santuario urbano di Metaponto ed è copia di un originale in bronzo del Santuario di Apollo a Delfi.
POLICORO
Museo Archeologico Nazionale della Siritide.
> ‘Corona’ [Lamina in oro, I sec. a. C.]
La corona a foglie di quercia e ghiande, costituita da diciannove lamine in oro ottenute a stampo e sommariamente ritagliate, proviene dalla Necropoli Meridionale [Tomba n. 13] di Policoro. La corona è segno tradizionale dell’ideale atletico ed è attestata in Herakleia fino al I secolo a. C.
TRICARICO
Palazzo Ducale.
> Officina del Pittore di Dario, ‘Anfora Panatenaica’ [Ceramica a figure rosse, Seconda metà del IV sec. a. C.]
L’anfora fa parte del corredo di un atleta; ha il fondo cavo a sottolineare la sua funzione rituale.
POTENZA
Museo Archeologico Nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu.
> ‘Lekythos’ [Ceramica a figure rosse, Prima metà del V sec. a. C.]
Il vaso fa parte del corredo della tomba n. 1256 di Siris [oggi Policoro]. Presenta la scena di un atleta munito di halteres nel momento precedente il salto in lungo: una delle cinque gare del pentathlon.
MELFI
Museo Archeologico Nazionale del Melfese Massimo Pallottino.
‘Discoforo’ [Bronzo, IV sec. a. C.]
Si tratta della statuetta che costituisce la cimasa di un candelabro in bronzo di produzione etrusca. Fa parte di un ricco corredo funerario femminile rinvenuto a Lavello.
VENOSA
Museo Archeologico Nazionale _ Castello Pirro del Balzo.
> ‘Diadumeno’ [Marmo, II sec. d. C.]
E’ una copia romana dell’originale greco di Policleto il Vecchio [430 d. C.]. La testa del Diadumeno esposta nel Museo di Venosa, costituisce la prima opera restituita al nostro Paese dal Paul Getty Museum dopo la firma nel 2001 del Memorandum di Intesa tra Stati Uniti e Italia.
MURO LUCANO
Museo Archeologico Nazionale_Palazzo del Seminario
> ‘Monumento funerario’ [Calcare, Fine I sec.a. C. – Inizi I sec. d. C.]
Il fregio del monumento funerario d’età giulio-claudia proviene dalla località Caselle in agro di Muro Lucano. Il blocco raffigura due coppie di gladiatori in lotta. La scena di sinistra rappresenta una coppia di pugili.