Inammissibili. E’ il verdetto della Corte dei Conti, sezione Basilicata, a fronte di due quesiti inviati dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri: eletto nel 2015, a tutt’oggi in carica, con la Lista “De Ruggieri sindaco di Matera” sostenuto da nove Liste civiche.
Il primo cittadino materano chiede ai Giudici contabili di esprimersi in merito al parcheggio a pagamento, dentro aree pubbliche, in concessione a terzi. In particolare se è legittimo prevedere forme di recupero tariffario e/o applicazioni di penali nei casi di accertamento di scadenza del ticket pagato dall’utente. Il sindaco si richiama anche a Decreti Legge, Leggi e una nota del Ministero dei Trasporti.
I Magistrati ritengono che la domanda “difetti dei requisiti oggettivi necessari ad una disamina”. Un eventuale parere—scrive la Corte—oltre a provocare interferenze su specifiche scelte amministrativo-gestionali, finirebbe altresì per collidere con giudizi di altri organi giurisdizionali.
I Giudici rammentano che la Corte dei Conti ha funzioni di verifica su quanto segue : rispetto degli equilibri di Bilancio, perseguimento degli obiettivi posti da Leggi statali e regionali, sana gestione finanziaria degli Enti locali.
Di conseguenza è ” …dichiarata inammissibile la richiesta di parere inoltrata”.
La seconda petizione del sindaco De Ruggieri ha per oggetto gli appartamenti edificati da Società cooperative edilizie su suoli inclusi nel Piano 167 e riconducibili al Comune di Matera. E pertanto interpella i Giudici al fine di una corretta interpretazione delle Leggi in materia di compravendita di alloggi e clausole risalenti a 20 anni addietro e successivamente eliminate.
Il Collegio dei magistrati risponde che “la domanda è priva dei requisiti oggettivi” utili per la valutazione. L’argomento sollevato riguarda un caso da cui potrebbe scaturire un contenzioso tra Comune e altri soggetti.
La Corte rileva che un suo punto di vista oltre a implicare un giudizio su precise scelte amministrative, “… avrebbe l’effetto di trasformare la funzione consultiva in una verifica di legittimità degli atti”. Quindi si proclama non ammissibile l’interrogativo sottoscritto dal indaco della Città dei Sassi.
I Giudici che hanno bocciato, con delibere, le due richieste di parere sono Rosario Scalia(presidente),Vanessa Pinto e Raffaele Maienza.
Nino Sangerardi
E meno male che il Sindaco è avvocato ! Suggerisco la pensione !