Il gip di Potenza, Tiziana Petrocelli, ha disposto il dissequestro del centro oli di Viggiano dell’Eni, bloccato dal 31 marzo scorso nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. Il gip aveva parzialmente dissequestrato il centro oli nel giugno scorso, per permettere all’Eni di eseguire lavori di adeguamento nella struttura. Nei giorni scorsi, i consulenti della Procura della Repubblica di Potenza hanno controllato i lavori fatti e hanno inviato una relazione ai pm, Francesco Basentini e Tiziana Petrocelli, che hanno espresso parere favorevole al dissequestro.
“Il ritorno in attività del Centro Oli Eni di Viggiano è sicuramente un fatto positivo per l’intera economia regionale ma purtroppo non contribuirà a salvare il bilancio della Regione che con la manovra di assestamento a settembre è chiamato ad una dura prova”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) che si dice convinto che “l’intero Consiglio darà dimostrazione di grande responsabilità nel tentativo di mettere in ordine i conti per garantire servizi essenziali come la continuità nell’attuazione di programmi di sviluppo e la tenuta dell’imprenditoria locale. Non sappiamo ancora quali saranno le proposte della Giunta e in cosa consiste l’ “esercizio di fantasia” nell’operazione di bilancio a cui fa riferimento il Presidente Pittella. Come non siamo in grado di valutare cosa produrrà la richiesta eventuale di anticipazione di royalties oppure il ricorso a mutui e prestiti bancari. Piuttosto – afferma Castelluccio – è questa l’occasione per progettare uno sviluppo che si proietti oltre il petrolio e che quindi rimetta al centro l’agricoltura, il turismo e la piccola e media impresa. Sostituire 40-50 milioni di mancate royalties non è un obiettivo facile da raggiungere ma non per questo si può scaricare il peso sul mondo produttivo, le professioni, le comunità locali, le categorie sociali più deboli chiamandoli a nuovi sacrifici. Intanto la Regione deve svolgere fino in fondo il suo pressing nei confronti dell’Eni perché quanto accaduto non abbia più a ripetersi. E ciò non solo nell’interesse economico regionale quanto per il pieno rispetto della tutela di ambiente, territorio e salute”.
Per Castelluccio, inoltre, “il Metapontino che pure ha pagato nel recente passato con i suoi prodotti agricoli di alta qualità un prezzo altissimo per l’accostamento alla “terra del petrolio” deve poter contare nel medio termine su risorse finanziarie aggiuntive derivanti dalle royalties specie perché è in grado di garantire un effetto moltiplicatore di benefici economici e occupazionali. Ciò può avvenire solo a condizione di mettere fine definitivamente all’ esperienza negativa del passato che ha visto dissipare risorse ingenti. C’è poi Matera e il programma in vista del 2019 che non possono subire provvedimenti di tagli. La formula da adottare è più investimenti per agricoltura, pmi, infrastrutture e meno per progetti inutili”.