Denunciato dalla Polizia turista giapponese per furto aggravato e ricettazione.
Non risulta invece alcuna rapina a turisti giapponesi riportato su un quotidiano locale.
Un cittadino giapponese è stato denunciato dalla Polizia di Stato a Matera per furto aggravato e per ricettazione.
L’uomo, 49 anni, era ospite di un ostello a Matera, dove improvvisamente due giorni fa è sparito uno smartphone. La titolare ha contattato subito la Polizia di Stato per denunciarne il furto.
Di fatto, quando la Squadra Mobile si è recata sul posto, non ha potuto che constatare che l’unico ospite fosse il turista giapponese, presente nella sala colazione proprio dove la proprietaria aveva lasciato il suo cellulare e al quale la signora subito si era rivolta chiedendo se per caso avesse visto l’apparecchio.
L’ospite aveva in un primo momento negato con gran freddezza di averlo visto, ma quando poi si è trovato di fronte i poliziotti non ha opposto resistenza e facendo loro strada nella propria camera restituiva spontaneamente il telefonino occultato sopra l’armadio.
Ad un successivo controllo sommario, gli agenti operanti hanno ritrovato anche un computer portatile che il giapponese riferiva di avere acquistato da una persona a Torino. Ma ad una visione rapida del PC acceso, dai documenti e foto in memoria, nulla riportava al giapponese bensì ad una donna milanese, la quale, contattata, ha riferito di aver subito il furto del proprio PC, regolarmente denunciato, su un autobus della linea Brindisi – Salernolo scorso 6 agosto.
Per tali motivi, per il giapponese scattava la denuncia non solo per il furto aggravato del cellulare, ma anche per ricettazione del computer.
La notizia assume un connotato particolare in quanto proprio ieri su un quotidiano locale in prima pagina è apparsa la notizia relativa a due turisti giapponesi rapinati nei Sassi. Benché con un racconto molto lacunoso, l’articolo fa esplicito riferimento a “una ricostruzione accurata dell’episodio che è avvenuta in Questura.Le indagini sono immediatamente partite potrebbero dare i proprio frutti nelle prossime ore”. Aggiunge l’articolo che “l’indicazione che si è avuta porterebbe ad italiani, ma dettagli più precisi non sono stati divulgati ancora con esattezza e si attendono riscontri ed un lavoro attento sin dalle prossime ore per risalire ai responsabili”.
Tale notizia è priva di qualsiasi fondamento. Non solo nessun fatto simile è stato denunciato alla Polizia di Stato, ma neanche presso l’Arma dei Carabinieri e altre forze dell’ordine, a Matera e in provincia, né ieri né nei giorni precedenti. Probabilmente l’equivoco è nato dalla circostanza che il “nostro” giapponese autore dei reati innanzi riportati, è stato visto mentre veniva accompagnato in Questura per gli atti di rito successivi alla denuncia. Il resto rappresenta pura invenzione. La nazionalità del soggetto è l’unico elemento in comune tra i due “fatti”, quello realmente accaduto di cui oggi diamo conto e quello mai verificatosi raccontato ieri dal quotidiano locale “Il Quotidiano del Sud”.