Dopo la bocciatura sulla Tasi con la sentenza del Tar del 7 luglio scorso per il Comune di Matera arriva anche quella sulla Tari, la tassa sui rifiuti. Anche in questo caso il Tar (tribunale amministrativo regionale) con sentenza numero 815 depositata il 12 agosto 2016 ha annullato la delibera di approvazione e convalida delle aliquote Tasi imposte ai cittadini dal Comune di Matera perchè sono state emanate il 28 agosto 2016, in ritardo rispetto al termine ultimo del 30 luglio 2016. Per lo stesso motivo sono state annullate anche le delibere dei Comuni di Anzi e Lagonegro mentre a Tricarico il problema contestato riguarda i conteggi delle tasse a carico dei cittadini. Come era già accaduto per la prima sentenza anche in questo caso l’Amministrazione Comunale di Matera potrebbe presentare ricorso al Consiglio di Stato ma è evidente che la nuova sentenza, il cui esito era prevedibile dopo quanto accaduto per la Tasi, potrebbe provocare ripercussioni sul bilancio del Comune di Matera.
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Michele Capolupo
Giovanni Angelino (Verdi): Tar Basilicata condanna il Comune di Matera anche sulla Tari, la misura è colma. Di seguito la nota integrale
Dopo la sentenza negativa sulla Tasi il Tar di Basilicata concede il bis e condanna il Comune di Matera anche per aver approvato la delibera per l’aumento della Tari fuori dai termini previsti dalla legge. La misura è colma. Tutto è andato come aveva previsto l’ex sindaco Salvatore Adduce ma l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco De Ruggieri continuerà a sostenere anche questa volta che le responsabilità sono degli amministratori precedenti. Un film già visto. Ma la realtà un’altra anche se l’assessore Quintano prova a rassicurare tutti e cerca di mascherare una situazione che è ormai sfuggita di mano. Il rischio concreto è di ritrovarsi di fronte ad un dissesto finanziario senza precedenti e infatti sarebbe la prima volta nella storia della città di Matera. Il sindaco De Ruggieri a questo punto deve prendere atto del fallimento totale della sua azione di governo e dimettersi perché Matera, che nel 2019 rappresenterà l’Italia nel mondo con il titolo di capitale europea della cultura, non può arrivare al prestigioso appuntamento internazionale in queste condizioni. Abbiamo visto cosa è accaduto a Potenza con la precedente amministrazione. Matera non può ripetere gli stessi errori. La credibilità e la forza del brand Matera rischiano di svanire nel nulla a causa di un’Amministrazione incapace di governare. Chi guida la città deve prenderne atto e andare a casa perché in queste condizioni nemmeno un rimpasto può salvarci dal baratro.
Giovanni Angelino (Verdi)
Non mi meraviglia per quello che sta succedendo economicamente e finanziariamente. Senza nulla togliere all’assessore Quintano ma i conti non tornano. Non per incapacità professionale ma per rincorrere dietro situazioni che si evolvono a seconda degli umori “mestruali” del momento. E’ l’insieme (che tale non è) che non va. Non c’è un programma, una previsione una capacità complessiva ad amministrare la cosa pubblica. Ora non ci sono attenuanti e non è più credibile la scusa “colpa della vecchia amministrazione”. Credo che questa amministrazione abbia bisogno di un “tutor” che li porti per mano altrimenti, finiranno per portare Matera nel baratro. Il buon tempo si vede dal mattino. Al palazzo è sempre notte fonda. Ritengo che non sia neanche il caso di svegliarvi perché avete preso un’alta dose di sonniferi che nemmeno l’esorcista riuscirebbe a farvi aprire gli occhi. A quanti li conobbero!
nino silecchia
Non è necessario essere laureati per sapere che ciò che si stava facendo era contro la legge! La cosa grave è che sia stato il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Matera nonché assessore al Bilancio a suggerire di percorrere tale strada….supportato da un avvocato pluridecennale nonché Sinadaco di Matera! Siamo proprio messi male…..
Questa Amministrazione mi ricorda una vecchia pubblicità che cantava: ” Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbaglia due.” … ANDATE A CASAAAAAAAAA!!!!!!!!!