Gli operatori associati al Consorzio Turistico Alta Val d’Agri non girano la testa al passato, ai quattro mesi di stop del Cova di Viggiano, che hanno prodotto un calo di arrivi-presenze, coperti al ristorante del 60%, oltre ai danni delle attività commerciali e di servizio di Villa d’Agri-Viggiano -Grumento su tutti, ma guardano al presente. Con Ferragosto sono tornate le famiglie dei dipendenti del Cova e di imprese dell’indotto per trascorrere qualche giorno con il capofamiglia e sono tornati pugliesi, campani e laziali, gli ospiti tradizionali. “Il settore ha resistito – commenta Michele Tropiano, presidente Consorzio Turistico Alta Val d’Agri e dirigente Confcommercio – dopo la “fuga” di funzionari, dipendenti dell’Eni e di ditte appaltatrici di tutte le attività del settore. Ora con la ripresa siamo ottimisti e i primi segnali – continua Tropiano – ci sono stati, anche se dobbiamo attendere qualche giorno ancora”.
Per i titolari delle 67 strutture ricettive (17 alberghiere e 50 extralberghiere) della Val d’Agri a cui si aggiungono una settantina tra ristoranti, trattorie, punto ristoro, agriturismi, l’andamento delle presenze per Ferragosto è lusinghiero con un buon recupero su Ferragosto 2015 per alcune strutture vicino al 70% do occupazione di camere rispetto alla disponibilità. Sono questi – dicono gli operatori – i clienti su cui puntiamo per il futuro sapendo che l’attività petrolifera avrà una fine e la lezione di questi mesi è chiara. I “pacchetti” tutto compreso contenuti nei prezzi come il pranzo di Ferragosto a 30-35 euro hanno dato i risultati sperati per attrarre famiglie, gruppi di giovani, comitive e viaggiatori della terza età. Il nostro target di riferimento – spiega Tropiano – è l’ecoturista che è appassionato di natura, cultura e buona cucina. Si punta sui fattori natura (Parco), gastronomia (mangiare lucano), sagre (ce ne sono in programma tantissime), cultura e relax (piscine di albergo e comunali in piena efficienza). Per favorire il prolungamento dei soggiorni – spiega amcora Michele Tropiano, presidente del Consorzio Turistico Alta Val d’Agri – abbiamo deciso di tenere i listini bassi. Un settore quello della vacanza naturista che negli anni, e nonostante la congiuntura economica difficile, continua a produrre numeri positivi, fino a superare quota 104 milioni di presenze in Italia e un fatturato di più di 12 miliardi di euro nel 2015. I parchi e le aree protette costituiscono il segmento più rappresentativo del Turismo Natura, seguito a ruota da “i borghi più belli d’Italia”, il cui risultato rappresenta in assoluto la migliore performance. Per questo dopo Ferragosto il Consorzio intende riprendere le iniziative per promuovere con eventi a tema enogastronomico, culturale i week and in Val d’Agri in autunno, la stagione “magica” per prodotti tipici e natura sino alle vacanze natalizie e di fine anno. Ma chiedono anche più attenzione ed impegno da parte di Regione, Apt e Comuni perchè una parte di royalties sia investita in campagna promo-commerciale a favore del turismo.
Ago 14