Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale: “Finite le selezioni degli 8 capacity builder. Quali relazioni ci sono tra i selezionatori ed i selezionati?”. Di seguito la nota integrale.
Ricorderete sicuramente che lo scorso gennaio prendemmo posizione sull’avviso per gli 8 capacity builder che sarebbero arrivati a breve in Regione. Già allora avevamo espresso le nostre perplessità sia sulla necessità di avere gli ennesimi ‘esperti’ che fanno fotocopie, sia perché, citiamo il nostro comunicato del 26 gennaio, “guardando i nomi molti sono persone collegabili alla politica che conta”. Le selezioni sono finite.
Crediamo di averci visto giusto per l’ennesima volta. Si dice, non ne siamo sicuri ma contiamo sul ‘vox populi vox Dei’, che tra i vincitori ci sia l’assistente di … o il collaboratore preferito di … .
Si dice, ma speriamo non sia vero, che tutti, o quasi tutti, i vincitori fossero già alle ‘dipendenze’ dell’Ente Regione. Insomma sembra che un concorso per esterni si sia trasformato in un concorso per già ‘dipendenti’ regionali.
Si dice, ma ci auguriamo che non sia vero (altrimenti, sarebbe scandaloso, illegittimo e degno delle peggiori gestioni familistiche) che i vincitori, già collaboratori in Regione, siano stati esaminati e scelti proprio dai dirigenti in favore dei quali prestavano la loro collaborazione.
Nella commissione per la selezione compaiono il Dirigente Elio Manti e il Dirigente Antonio Bernardo. Non sappiamo se tutto ciò sia vero, per questo abbiamo presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta: i vincitori sono o sono stati alle dipendenze dirette o indirette della Regione Basilicata? Dei suoi Enti strumentali? Chi era a dirigerne il lavoro? Qualche membro della Commissione che ha selezionato i capacity builder?
Vogliamo vederci chiaro per tutelare i tanti giovani lucani che vengono ‘strozzati’ da un ‘Sistema’ clientelare che sta affossando la competitività della nostra Regione. E, a scanso di equivoci, vogliamo tutelare anche tutti quei co.co.co. che, oggi lavorano in Regione, ma domani dovranno essere assunti dalla società alla quale la Regione pensa di esternalizzare l’assistenza dei PO-FERS.
Infatti, a noi questa manovra sembra proprio voler salvaguardare solo alcuni dei pochi privilegiati co.co.co. e le voci che si sentono vanno proprio in questa direzione. L’assistente di… o il collaboratore preferito di… non dovranno preoccuparsi di farsi assumere da una società esterna per poter rientrare in Regione. A loro ci pensa il Dirigente. Con un consistente aumento di stipendio. Sempre a carico dei Lucani, ovviamente.
Questa è la dimostrazione che un Sistema di ‘figli e figliastri’ prima o poi danneggia tutti.