Sotto l’ombrellone sulla spiaggia e magari con il sottofondo delle onde del mare, la tentazione di abbandonarsi ad un massaggio rilassante è forte. Ma attenzione, perché anziché relax e benessere potreste trovarvi con fastidi e doloretti inaspettati incluse infezioni dermatologiche e problemi articolari, muscolari o neurologici. Capita se ci si affida a mani inesperte come spesso accade quando si accetta l’offerta di massaggilowcost da parte di ambulanti che si spacciano per massaggiatori professionisti ma che sono in realtà abusivi.
Sanità Futura mette in guardia e rilancia la campagna “Giù le mani” chel’Associazione italiana fisioterapisti (Aifi) promuove in occasione della Giornata Mondiale di fisioterapia.
La dottoressa Francesca Mazzuoli, fisioterapista e coordinatrice FKT alla Polimedica di Melfi, una delle strutture aderenti a Sanità Futura, spiega innanzitutto che le mani sono un veicolo di trasmissione di batteri e se l’operatore estetico non garantisce la giusta igiene c’è il rischio che possa provocare infezioni cutanee come dermatiti, dermatofitosi o micosi. “In spiaggia è difficile garantire la stessa igiene di un centro specializzato e la mancanza del lavaggio delle mani potrebbe essere causa di trasmissione di batteri e malattie da contagio tra un paziente e l’altro”. Anche le ossa sono a rischio: soprattutto se ci sono già problemi articolari (che spesso gli abusivi non sono in grado di riconoscere), le manovre che si effettuano durante il massaggio possono provocare contratture, lussazioni o addirittura micro-fratture. Il corpo umano ha, infatti, delle zone su cui è possibile massaggiare, altre dove il massaggio deve essere praticato con molta attenzione ed altre ancora assolutamente interdette”. I massaggiatori professionisti sanno bene dove poter mettere le mani e dove, invece, no. “In genere, è assolutamente controindicato eseguire massaggi di ogni tipo in presenza di sintomi come il calore dovuto ad un aumento della temperatura corporea, il rossore, il gonfiore o un vero e proprio dolore”. Il massaggio è controindicato nei traumi recenti, nelle contusioni, distorsioni, lussazioni, rotture muscolari, fratture, stati infiammatori e in caso di varici. Inoltre, nella maggior parte dei casi i massaggi si fanno con l’applicazione di oli e unguenti privi di etichette che ne illustrino la composizione, l’indice di protezione solare e il superamento di test dermatologici. Elementi importantissimi per evitare conseguenze anche serie dovute anche al fatto che questi prodotti si mescolano al sudore della pelle, alla sabbia e al sale. C’è poi il rischio di allergie cutanee a cui l’uso di più prodotti può condurre, senza contare le ustioni provocate dall’applicazione sulla pelle di creme che non proteggono dai raggi solari.
La presenza di finti terapisti sulle spiagge, a partire dal 2008 – ricorda Sanità Futura – , aveva portato il ministero della Sanità a emettere delle ordinanze che introducevano il divieto di queste pratiche per tutelare “l’incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi lungo i litorali”. Divieto che si è ripetuto fino al 2011 e il cui rispetto era demandato a controlli disposti dai Comuni e dalle aziende sanitarie locali, ma che negli ultimi anni non è stato confermato. “Purtroppo le ordinanze non si sono susseguite negli anni, anche se resta la legge di contrasto all’esercizio abusivo di arti e professioni sanitarie. Le ordinanze hanno comunque la funzione di aumentare l’attenzione delle autorità preposte al controllo verso un fenomeno che ha la tendenza ad allargarsi a macchia d’olio, specialmente durante il periodo estivo nelle località balneari più conosciute e affollate dai turisti” avverte Sanità Futura mettendo in guardia sugli pseudo terapisti-massaggiatori che si trovano non solo in spiaggia.
Infine, i costi: i sedicenti massaggiatori offrono massaggi di 10 minuti a 5/10 euro: prezzi molto lontani dalle tariffe professionali. In media la prestazione massoterapica offerta dal professionista è di 25/30 euro a seduta.
Ago 17