Carmine Alba, Consigliere comunale del Partito Democratico interviene sulla vicenda che riguarda la “possibile perdita di 24 milioni di euro per le opere pubbliche e sottolinea il silenzio del sindaco di Matera Raffaello De De Ruggieri. Di seguito la nota integrale.
È di circa dieci giorni fa l’interrogazione del Consigliere Lionetti che, in modo preciso e circostanziato, chiedeva al Sindaco di adoperarsi per chiedere alla Regione ed al Cipe una proroga per l’uso dei 24 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione lasciati in eredità dalla precedente amministrazione. Già in un mio precedente intervento del marzo scorso avevo lanciato l’allarme sulle lentezze dell’amministrazione nella emanazione dei bandi di gara che ,al fine del mantenimento dei finanziamenti come prevedeva l’intesa con la Regione, dovevano produrre l’obbligazione giuridicamente vincolante, cioè i contratti con le imprese aggiudicatarie dei singoli appalti, entro il 30 giugno di quest’anno.
In quella circostanza il sindaco De Ruggieri rispose in modo tempestivo con un rassicurante “tutt’apposto”, dicendo che la nuova amministrazione stava compiendo il prodigio di aver recuperato il ritardo (inesistente) della vecchia amministrazione, secondo il disco incantato inserito all’indomani delle elezioni che prima di lui c’era stato il diluvio e con lui l’Eldorado. Poi scopriamo che al 30 giugno non solo non sono stati sottoscritti i contratti con le imprese aggiudicatarie, ma il dirigente di fiducia di De Ruggieri ha “dimenticato” addirittura di approvare i verbali di gara con propria determina. E De Ruggieri, solitamente solerte nel rintuzzare le critiche della minoranza, in questa circostanza è rimasto in un insolito mutismo. Mi ricorda quasi i tempi della scuola quando il professore, chiamando alla cattedra lo studente impreparato, usava dire: interrogato il morto, il morto non risponde. La perdita di 24 milioni di euro rischia di assestare un altro duro colpo alle già sballottate casse comunali. Dopo le magre figure degli illegittimi e spropositati aumenti di Tasi e Tari, Matera rischia ora l’ennesima figuraccia al cospetto dell’Europa con la perdita di ben 24 milioni, con appalti già espletati ed imprese che aspettano solo il via libera per aprire i cantieri delle sole opere che, verosimilmente, potranno essere completate entro il 2019 grazie alla capacità della precedente amministrazione di buona amministrazione e programmazione. Constatato il silenzio di De Ruggieri e dell’armata Brancaleone per scongiurare la perdita dei finanziamenti FSC, è opportuno che la Regione intervenga presso il CIPE per evitare a Matera l’ennesima onta e soprattutto che gli interventi non vengano eseguiti per l’insipienza tecnico amministrativo per la quale i cittadini non hanno nessuna colpa se non quella di essersi fatti ingannare in campagna elettorale da chi predicava bene e razzola malissimo.
Questa notizia l’Unità non la riporta ed allora avete perso la bussola? Non spiego gli iter procedurali degli FSC ma torno a puntualizzare:ed allora? A me dei 24 meuro ballano i 3,7 delle Fal perchè è stata interessata l’ANAC:”con riferimento all’affidamento della progettazione e dell’esecuzione dell’intervento di “Potenziamento e riqualificazione Metropolitana”, dagli approfondimenti eseguiti risulta che
il bando di gara è stato trasmesso in data 18.4.2016 e successivamente pubblicato sulla
GURI in data 20.04.2016 e sulla GUUE in data 22.04.2016, dunque a cavallo dell’entrata in
vigore del nuovo codice appalti d.lgs. 50/2016 pubblicato in data 19.04.16. A valle dei
contatti intercorsi con la stazione appaltante, si è in attesa di essere aggiornati circa l’esito
delle interlocuzione dalla stessa avviate con l’Autorità Nazionale Anticorruzione”. non mi sembra siano intervenute novità e credo siano persi. Circa i 2 meuro del sistema integrato per l’accessibilità nei Sassi -Bar 2.11 rimodulato in 2.11.a e 2.11 b dove l’a stava per l’ascensore di vico campanile- 850 mila euro- ne hanno fatto di casino. La pratica era già già tutta a Roma così come avevano deliberato se non che la Soprintendenza ha fatto il suo dovere ed ha detto NO all’ascensore . A Roma risultava”Sistema integrato per l’accessibilità pedonale dei Sassi”,
sono stati acquisiti atti dai quale emerge che in data 9 maggio 2016 la competente
Soprintendenza ha provveduto ad esprimere parere positivo con prescrizioni sul progetto
definitivo. Le prescrizioni ci sono anche se in parte non rispettate ma c’era anche il NO all’ascensore ed hanno cercato di forzare. Il caso è scoppiato e l’ascensore non si fa ed in materia i riflettori sono ormai accesissimi e la ulteriore rimodulazione non sembra essere possibile perchè i tempi sono scaduti .Dei 2 Meuro si possono recuperare 1,250, meno gli 850 dell’ascensore.
Questo a me risulta. Vediamo cosa viene fuori se relazionano seriamente e non già a macchietta, altrimenti ci occorrerà attendere la rendicontazione del Si.Ge.Co. Circa il nido di via Gramsci è tutta roba del NAS dopo che saranno buttati al vento 1,4 Meuro, in quei locali si sarebbe potuto fare altro.
Cambiate disco! Gli FSC non sono fondi europei assegnati alla Basilicata ma fondi rivenienti dai finanziamenti europei disimpegnati molto spesso e passati al governo nazionale che provvede a riassegnarli. Ce la ricordiamo la storia di Luglio 2012 e dei Pisus tagliati per 19 Meuro? Avete consiglieri regionali, pochi, che queste cose le conoscono chiedete loro.