Oltre 30 multe inflitte solo nelle ultime 48 ore. Prosegue l’attività di controllo della sezione Ambiente della Polizia locale concentrata sul rispetto delle norme di smaltimento di rifiuti nel centro storico e nei Sassi.
Le sanzioni, che arrivano fino ad un massimo di 500 euro, hanno riguardato attività di ristorazione che smaltiscono i rifiuti senza rispettare le regole relative alla differenziata.
“Ancora una volta – spiega il sindaco – siamo costretti a ricordare che l’immagine della città e il rispetto delle regole sono elementi fondamentali del percorso di crescita e sviluppo che la città sta compiendo. E’ compito anche degli operatori commerciali, nonché dell’intera comunità, contribuire a ridurre i rifiuti ricorrendo alla raccolta differenziata con pratiche positive, come più volte sollecitato dall’amministrazione comunale.
I dati emersi anche nelle ultime ore – aggiunge il sindaco – che indicano un tasso altissimo di violazioni, ci forniscono un quadro al contrario non edificante sul quale siamo intenzionati a non abbassare la guardia come conferma l’intensa attività della sezione ambiente della Polizia locale”.
Ago 19
E ora te ne accorgi? Ma dove sei vissuto fino ad oggi? E dov’è quell’altro campione di Presidente del consiglio comunale ???
Non sarebbe possibile per il Comune sanzionare se prima non provvede ad organizzare il servizio di raccolta e conferimento nella forma corretta.
Questo è il vero vulnus del sistema di smaltimento rifiuti che attanaglia la città di Matera.
La dirigenza e la politica in questi ultimi anni non hanno saputo (voluto?) organizzare un sistema di raccolta e smaltimento appena degno di questa definizione, ed oggi si ricorre al pugno di ferro per nascondere le inefficienze.
Dopo aver elevato il costo del sistema di raccolta e smaltimento da 5,5 ml € a olre 11,0 ml €, come è possibile che la città sia ancora sporca e che il metodo di raccolta non consenta l’avvio di un percorso virtuoso?
Non è dato di sapere.
Intanto gli assessori si dimettono (anche quelli ritenuti di elevata professionalità) il dirigente del settore è ancora al suo posto nonostante permangano ancora dubbi irrisolti sulla legittimità della procedura di nomina (dubbi che, in verità, per tre Procure regionali della Corte dei Conti non sussisterebbero, nel senso che l’assunzione non poteva farsi) ma il Comune di Matera ritiene di non aderire a tale autorevoli interpretazioni della norma di legge preferendo aderire ad altre, e non autorevoli, interpretazioni fatte “cicero pro domo sua” dall’Associazione di categoria dei comuni.
Sarebbe grave che, se l’epilogo della verifica in corso fosse negativo per il comune, oltre al danno ci potrebbe essere la beffa.
Ovvero se la procedura fosse poi dichiarata illegittima il contratto sottoscritto col dirigente sarebbe rescisso ex lege con decorrenza dall’1/1/2016, come tassativamente previsto in tal caso dalla legge finanziaria per il 2016, e gli atti assunti dalla dirigenza potrebbero vacillare nella loro legittimità……..?
L’amministrazione finirebbe in un bel ginepraio, non c’è che dire.
Non sarebbe possibile per il Comune sanzionare se prima non provvede ad organizzare il servizio di raccolta e conferimento nella forma corretta. Tutto vero. All’equipaggio della flotta di Franceschiello si ordinava : guagliò facimme ammuina, per spaventare il nemico. Sarà vero? Chissà. A Matera lo si fa per nascondere il vuoto. Il Consiglio è arrivato a manipolare le tariffe malgrado ci sia una sentenza del TAR che dice di dover restituire ai cittadini circa la metà della Tari del 2015 e quelle sono spese già sostenute. Fa eccezione il periodo che va dal 20 Ottobre al 31 Dicembre quando la spesa tornò prossima ai livelli antecedenti la chiusura della discarica. Ad onor del vero anche a discarica attiva i costi erano falsati perchè non contenevano le spese da sostenere relative alla fase post operativa e che si sarebbero dovute accantonare a quelle spese si sarebbe dovuto aggiungere, poi, quelle relative alla bonifica delle acque sotterranee, inquinamento conosciuto ma ignorato ma che comunque bisognerà rimuovere pena una sanzione europea. Non si è mai tenuto conto delle spese di manutenzione della piattaforma tanto è che non si è mai fatta ed adesso la Regione ci ha prestato 1,220 Meuro per farlo. Perdiamo tempo e facciamo ricorso al Consiglio di Stato e spendiamo altri soldi dei cittadini. Nel ritornello di Tammurriata Nera c’era una passaggio molto diretto e che dice come segue :chillu o fatt’ e’ nir nir, nir nir comm’acchè, e si!. Il 2016 è andato con costi simili a quelli programmati nel 2015 per non voler essere pessimisti e parlare di un altro Meuro di spesa aggiuntiva. Tutto dipenderà dalle operazioni di ripristino della piattaforma e della discarica, solo allora ad operazioni ultimate la Regione ritirerà la DIFFIDA. L’Ambito 1 , quei comuni che con Matera avvieranno la raccolta , sta andando a rotoli e vi sono delle defezioni. Solo chi non vuole fare un corso di nuoto resta aggrappato al protocollo sottoscritto a suo tempo. Alcuni comuni della Provincia hanno chiuso il contratto a meno di 100 euro ad abitante e noi ci avviciniamo ad un preventivo di 140 Euro. Il bando di gara sarà è vecchio e costoso ma va tutto bene Madama la Marchesa!