Domenica 20 agosto, nella cornice del Castello Spinola-Caracciolo di Andrano, nel cuore del Salento, la locale sezione dell’Associazione Nazionale Cavalieri d’Italia, in una manifestazione dedicata alle personalità distintesi nel campo della cultura, dell’arte, della scienza e delle professioni ha conferito il diploma di socio simpatizzante al materano di adozione e artista Prof. Angelo Rizzelli.
Tra i premiati, le eccellenze del Salento, dal campo della medicina, alla storia, dall’università all’astronomia.
Nato ad Andrano, il Maestro Rizzelli si trasferì giovanissimo nella città dei Sassi. Fu qui che conobbe un altro artista e collega salentino, il Maestro Vittorio Manno. Entrambi, docenti di discipline artistiche, con la passione per l’incisione e la grafica, a partire dal 1976, danno vita all’ Associazione Grafica di via Sette Dolori (scuola laboratorio per incisori), tutt’ora funzionante. Per scelta, collocano la scuola nel cuore dei Sassi di Matera, incuranti della situazione di abbandono generale in cui questi ultimi versavano, facendo della loro scuola un enclave della cultura in un vasto territorio reso deserto dalla vergogna della povertà. In quarant’anni di eccellente vitalità artistica, hanno contribuito e non poco al riscatto della città di Matera e continuano ad offrire la loro sede ed il loro supporto ad artisti incisori provenienti da ogni parte del mondo che rimangono sbalorditi dalla straordinaria creatività che luoghi e panorami incontaminati dei Sassi possono offrire.
Così, anno dopo anno, Maestri e discenti dell’ Associazione Grafica di via Sette Dolori, hanno portato i segni e le immagini dell’antica cultura del mondo contadino di Matera in raccolte nazionali ed internazionali, per citarne soltanto alcune: Tokio 2002, Oslo 2005, San Pietroburgo 2013.
Ai benemeriti Maestri Vittorio Manno e Angelo Rizzelli, pionieri dell’arte dell’incisione e del recupero degli antichi Rioni Materani, l’augurio che anche Matera con le sue istituzioni, riconosca il loro impegno in favore della Capitale Europea della cultura 2019.
Gianni Maragno
Nella foto Angelo Rizzelli