“Un lungomare unico da Rocca Imperiale a Nova Siri che supera i confini geografici attuali tra Basilicata e Calabria, così come proposto efficacemente attraverso un progetto, tutt’altro che un’idea estemporanea, dal sindaco di Rocca Giuseppe Ranù, rappresenta un’opportunità concreta per il futuro dell’arco jonico metapontino”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) per il quale “più che pensare alla ‘Grande Lucania, con estensione nel Cilento-Vallo di Diano, come proposta sicuramente affascinante ma di non facile attuazione istituzionale, è forse più concreto pensare ad un progetto di sviluppo interregionale dell’area jonica che comprende oltre a comuni della provincia di Cosenza anche quelli della provincia di Taranto. E’ in fondo l’idea che sottende il Parco Magna Grecia. Un progetto che si coniuga perfettamente con il programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Matera capitale europea della cultura 2019 – continua ancora l’esponente di Fi – è una grande opportunità che richiede alcune adeguate politiche per il turismo e la cultura affinché possa essere un volano per la promozione dell’intero territorio lucano e di tutte le sue eccellenze. Il futuro di Matera non potrà avere una dimensione realmente europea ed internazionale se non coinvolgerà l’intera regione, valorizzando territori e potenzialità e, soprattutto, se non includerà in maniera organica l’area della Magna Grecia, culla della civiltà europea”.
“Le testimonianze archeologiche, unitamente alle presenze architettoniche degli altri centri del distretto di Metaponto, del litorale jonico e delle infrastrutture turistiche sono elementi da inserire e collegare in un progetto complessivo di valorizzazione e offerta di tutto il territorio della provincia di Matera. E’ anche questo – continua Castelluccio – un modo per sostenere l’idea dei sindaci del Metapontino da allargare a quelli del Cosentino e del Tarantino di creare un brand che possa rappresentare l’intera area e diventare funzionale a strategie di marketing intorno ai due beni del territorio: il turismo e l’agricoltura, con i suoi prodotti di qualità. Piuttosto che avventurarsi in iniziative in tema della rivisitazione dei confiniregionali è preferibile promuovere progetti di sviluppo di carattere interregionale che al tempo stesso garantiscono la “tenuta” della Basilicata rispetto a vecchie e nuove proposte, queste sì estemporanee, di spacchettamento tra le due province per l’eliminazione della regione. Condivido in proposito la valutazione del sindaco di Policoro Leone sul valore di “jonicità” che può unire le comunità locali appartenenti a tre regioni”.