Dalla Basilicata alla Mongolia. Il team di “Tre Uomini & Una Panda” composto dai tre giovani lucani, il pisticcese Francesco Lence e i potentini Emiliano Ragone e Pietro Grassi, è partito l’11 agosto scorso a bordo di una Panda 900 di cilindrata del 1998 con un obiettivo: raggiungere entro il 31 agosto la capitale della Mongolia, Ulan Bator, attraverso una gara non competitiva del Mongol Rally.
Dopo la partenza da Potenza e una breve sosta a Matera i tre lucani hanno raggiunto a bordo della Panda il porto di Brindisi e poi si sono imbarcati verso la Grecia.
L’equipaggio lucano è uno dei circa 300 che partecipano al raid, partiti da ogni parte del mondo: cinque sono italiani e l’unica auto partita dal Sud è proprio quella che vede protagonisti i tre lucani.
Ecco il diario di bordo diffuso dai tre lucani in prossimità della dogana che segna l’ingresso in Mongolia.
Dopo 19 giorni di viaggio, 8 nazioni, 11.000 km percorsi, 700 litri di benzina
10 diverse officine per riparare 2 braccetti, 2 giunti, 4 gomme, 4 cerchi, 1 catalizzatore,
1 tubo dell’aria, 1 bobina elettrica. forse ci siamo…davanti a noi il confine con la Mongolia!
Utilizziamo il forse perché non è la prima volta.
Il primo tentativo è svanito a pochi km dal confine: la strada versava in pessime condizioni ed un dosso ha mandato in tilt il sistema elettrico facendo spegnere la pandarella nel nulla. Per fortuna dei russi di passaggio ci hanno trainato per 40 km fino al paese più vicino dandoci ospitalità e riparazione alla macchina.
Il secondo tentativo oggi si è infranto contro le barriere chiuse della dogana.
Cominciamo a credere che la Mongolia non esiste ma è la terra che non c’è.
A darci coraggio sono le persone che incontriamo durante il nostro cammino.
Mentre scriviamo siamo a cena con un altro team anche loro come noi fermi per lo stop della dogana.
Ci raccontiamo chi siamo e le storie di questa grande avventura davanti ad una cena fatta di sapori di diverse nazioni (Italia Inghilterra Spagna Brasile).
Stringiamo amicizia ed in un attimo non siamo più soli: domani partiamo insieme all’alba per la Mongolia.
Ma il confine è solo l’inizio di una nuova sfida: percorrere 1.700 km in questo paese è difficilissimo perché non ha strade ma solo direzioni. È tutto questo in soli 3 giorni perché dobbiamo arrivare a “Ulan Baator” entro la fine di agosto.
Non sappiamo quindi se riusciremo in questa impresa unica però vogliamo ringraziare chi ci sta supportato dalla nostra Basilicata. È lontana lo sappiamo ma tutto l’affetto che ogni giorno ci arriva dai social è benzina per il nostro corpo e anche un po’ per la pandarella. Continuate a seguirci e a scriverci su #basilicatamongolrally”.
Ricordiamo che il Mongol Rally è un format che incita avventurieri di tutto il mondo a mettersi in cammino con un mezzo a bassa cilindrata avendo per meta la capitale della Mongolia, Ulan Bator. La cerimonia di partenza è avvenuta a Londra, ma il team “3 Uomini & Una Panda” è partito dalla Basilicata l’11 agosto scorso.
Obiettivo finale: riunirsi tutti in Russia il 31 agosto per la vendita all’asta di tutto ciò che ha accompagnato i viandanti nel loro lungo percorso: in primis la macchia – una Panda nel caso specifico dei ragazzi lucani – e tutto ciò che essa ha contenuto, come tende, borracce, oggetti svariati utili alla scoperta dell’Oriente. I “3 Uomini” devolveranno il ricavato dell’asta a diverse associazioni no-profit, tra cui una internazionale di tutela dell’ambiente e due di beneficenza lucane.
Tra gli oggetti che i “3 Uomini & Una Panda” hanno deciso di portare in viaggio c’è anche una statuetta realizzata dall’artista Domenico Dell’Osso. Una piccola opera d’arte che sta accompagnando il viaggio dei ragazzi ad ulteriore testimonianza dell’impresa compiuta e con l’intento di contribuire al valore di questa al momento della vendita all’asta per beneficenza.
La fotogallery del viaggio a bordo della Panda per il Mongol Rally dei tre giovani lucani