Pippo Franzò fa il punto sul campionato di Lega Pro girone C dopo la seconda giornata.
Foggia e Lecce al comando. Le due squadre pugliesi con la seconda vittoria su due gare sono in testa alla classifica. Vittorie importanti esterne di Monopoli e Taranto. Il Catania pareggia ad Andria, e nel derby dello stretto la Reggina vince sul Messina.
MATERA-PAGANESE 2-1 Il Matera conquista i primi tre punti nell’incontro casalingo contro la Paganese, ma fa soffrire i propri tifosi, poiché non riesce a chiudere la gara, e nella ripresa subisce il ritorno della squadra di Grassidonia. Nel primo tempo, in un minuto la squadra di Auteri segna due reti di ottima fattura, e sembra il preludio per una gara con molte reti, ma non sarà cosi. A inizio ripresa la Paganese accorcia le distanze con Ciccarelli che, di fatto, riapre la partita. Il Matera non riesce a mettere in rete la palla della tranquillità, e nel finale rischia addirittura di pareggiare. A fine gara il tecnico Auteri è soddisfatto per la conquista dei tre punti ma pone l’accento alla poca attenzione dei suoi ragazzi a non chiudere subito la partita. C’è molto da lavorare ancora sul piano collettivo, e dei singoli. Il tecnico cerca perfezione nei sincronismi, e più precisione sotto porta ma si dice parzialmente soddisfatto, poiché la squadra è sulla buona strada. Siamo soltanto all’inizio del campionato.
CASERTANA-MONOPOLI 0-1 La Casertana ha cercato i tre punti in casa contro il Monopoli, ma ha incontrato sulla sua strada il portiere Mirarco che ha parato l’impossibile. Il numero uno ospite ha sfoderato parate importanti al 16’ su incursione di Taurino, e al 18’ e al 37’ su due belle azioni di Orlando. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Gatto trafigge Ginestra esaltando il gioco del tecnico Zanin. Nella ripresa la Casertana non riesce a sfondare il muro difensivo eretto da Esposito e compagni, e al triplice fischio di chiusura della gara da parte del signor Fiorini di Frosinone, esulta Zanin che conquista tre punti importanti in una trasferta difficile.
LECCE-AKRAGAS 4-1 Niente da fare per l’Akragas che affonda sotto i colpi dei due bomber leccesi: Torremino e Caturano. La squadra di Padalino gioca benissimo, riesce subito a prendere il pallino del gioco, e si rende micidiale in avanti. Eppure a inizio gara la squadra siciliana con Zanini, che infila Gomis con una staffilata da venti metri, passa in vantaggio. Il Lecce non si scompone, e dopo appena due minuti arriva il pareggio con Torremino con una spettacolare rovesciata. Conquista campo il Lecce, e avanza il suo baricentro imponendo il proprio gioco, e al trentaduesimo passa in vantaggio con Caturano che riprende una respinta del portiere ospite.
Nella ripresa il Lecce controlla senza affanno la gara, e va a segno ancora con Caturano al 78’ con un perfetto colpo di testa. A tempo scaduto arriva la quarta rete per opera di Torromino che di piatto mette alle spalle di Pane. Troppo differente il divario tecnico tra le due squadre. La formazione giallorossa si candida per il titolo finale, e lo ha fatto capire ai suoi 12,000 tifosi accorsi al Via del Mare.
REGGINA – MESSINA 2-0 Vince la Reggina di Karl Zeman con un secco due a zero, e fa felice i cinquemila tifosi accorsi al Granillo per un derby che da sempre è sentito dalle due città, anche se per questa gara non erano presenti i tifosi del Messina per disposizione delle autorità.
La squadra calabrese, pur ripescata in Lega Pro nelle ultime settimane, ha dimostrato in campo di essere più organizzata, sotto l’aspetto tattico e tecnico, del Messina.
Parte bene la Reggina che controlla l’avversario, e riesce a imbrigliare le punte peloritane, Madonia e Pozzebon, per tutto il primo tempo. Nella ripresa, allo scoccare del primo minuto di gioco, va in rete il granata Porcino, che sfrutta un preciso assist di Botta. Al 66’ il signor Piscopo di Imperia assegna un rigore alla Reggina, poiché Maccarone ( subentrato a Rei al 51’ ) ferma la sfera con un braccio. Dagli undici metri realizza Oggiano, e chiude, di fatto, la partita, che si trascina fino alla fine con il Messina che non riesce a imbastire un’azione degna di tale nome. Ottimo debutto in casa per Zeman Junior ma adesso viene il bello, a Reggio si aspettano risultati importanti, dopo il ripescaggio ottenuto.
FIDELIS ANDRIA – CATANIA 0-0 La gara finisce senza reti ma quante emozioni fra Andria e Catania. Nei novanta minuti di gioco, c’è stato di tutto, dai gol mancati, ai pali colpiti, con capovolgimenti di fronte per le due squadre. Alla fine un punto che soddisfa i due tecnici.
Nell primo tempo azioni da quasi gol per l’Andria con Cianci, e con Russotti per gli etnei. Al 55’
ancora Cianci si fa ammaliare da Pisseri e sbaglia un gol facile. Il Catania chiede un rigore ai danni di Paolucci, ma il signor Luciano di Lamezia Terme lascia proseguire. Verso la fine dell’incontro l’esperto Biagianti tutto solo davanti a Tartaglia tira a botta sicura ma colpisce il palo, su capovolgimento di fronte Fall si trova a due passi da Pisseri, tira e colpisce il palo. Dopo pochi minuti l’arbitro fischia la fine.
COSENZA – TARANTO 0-1 Il Cosenza perde con onore, e il Taranto è premiato ancora una volta dalla fortuna ( la settimana scorsa è uscito indenne, con il risultato di uno a uno, in casa contro il Matera ). Bollino al 59’ mette alle spalle di Perina e porta a casa tre punti importanti che serviranno ai ragazzi di Papagni non solo a fare morale ma anche per elevare la classifica.
Il Cosenza non ha giocato male, anzi ha giocato bene ma durante la gara non è riuscita a superare Maurantonio, che verso la fine ha negato un gol quasi fatto a Caccetta.
Per il Cosenza di Roselli, una sconfitta che lascia l’amarezza per non avere conquistato i tre punti, pur disputando una buona partita.
JUVESTABIA – MELFI Poker di reti dai ragazzi di Fontana che annichiliscono il Melfi. La Juvestabia domina in lungo e in largo la gara con quattro reti con doppietta di Izzillo al 30’ con un tiro di rara precisione, al limite dell’area avversaria, e al 38’ con un preciso colpo di testa. Al primo minuto della ripresa Liotti, sempre di testa, mette a segno la terza rete. Passano tre minuti e il quarto gol lo mette a segno Del Sante. Due pali e una traversa coronano l’ottima prestazione delle vespe. Il Melfi, seppur con il portiere squalificato per un fallo da fuori area, non è mai entrata in partita. I primi tre punti della Juvestabia che punta per un campionato d’alta classifica.
VIRTUS FRANCAVILLA – CATANZARO 1-0. Una gara combattuta con grande agonismo dalle due squadre. La spunta la Virtus Francavilla, che riesce verso la fine del primo tempo con De Angelis a segnare da una palla inattiva.
Il Catanzaro gioca una buona gara, prende un palo, e fa molto gioco a centrocampo ma stenta in avanti. Inizia con problema il neo tecnico Somma che avrà molto da lavorare sul piano tattico ed anche e su quello tecnico.
VIBONESE – FONDI 1-0 La Vibonese conquista i primi tre punti in Lega Pro, e si porta a quota quattro a ridosso di Lecce e Foggia. Il Fondi nella prima parte della gara gioca bene e mette alle corde la Vibonese con un palo di Albadoro. Poi l’attaccante Tiscione mette i brividi a Russo con due punizioni che sfiorano i legni. Nella ripresa il Fondi resta in dieci per un fallo di Calderini su Legras. Il tecnico vibonese sfrutta l’occasione mettendo un tridente offensivo. All’84’ da un’azione della Vibonese sotto la porta del Fondi nasce la rete della vittoria per la Vibonese. Un autogol di De Martino, che nel tentativo di rinviare, colpisce male la palla, e la strana traiettoria si trasforma in un pallonetto per il suo portiere che vede rotolare la palla in rete. Il Fondi tenta nei minuti finali di arrivare al pareggio ma la Vibonese riesce a tenere bene fino alla fine, e conquista i tre punti tra il tripudio dei propri tifosi.
SIRACUSA-FOGGIA 1-2 Il posticipo fra Siracusa e Foggia da ragione alla squadra di Stroppa, perché tecnico mette in campo un’ottima formazioni che sicuramente lotterà per l’alta classifica, anche se nella seconda parte della gara il Siracusa è riuscita a contrastarla bene.
Il Foggia, che punta in questo campionato alla promozione senza mezzi termini, sfodera al “ Nicola De Simone “ un complesso di prim’ordine. In campo per i pugliesi l’ultimo acquisto Mazzeo dal Benevento, a lungo conteso al Matera. La squadra di Stroppa gioca con geometrie già collaudate da De Zerbi, pressing a centrocampo, tre uomini a chiudere il portatore di palla avversario e gioco sulle fasce con Chirico’ e Sarno, indubbiamente di serie superiore. Il Foggia ha fatto vedere un possesso palla prolungato, un equilibrio tattico eccellente ma poco incisiva in area avversaria.
Sicuramente una squadra che può stare a fianco del Lecce per la lotta al vertice, anche se ancora- parole del tecnico Stroppa dette a fine gara – ci vogliono accorgimenti e sincronismi fra reparti perché tutto funzioni al meglio.
Il Siracusa ha pagato sicuramente per la prima parte della gara, il ritardo di preparazione dei suoi giocatori, e lo schema tattico ( 4-2-3-1 ) poco adatto alla gara, poi corretto nella ripresa da Sottil con un 4-4-2 più valido.