Venerdì 9 settembre 2016 alle ore 18,30 a Matera presso Casa Cava è in programma l’incontro sul tema “Aspettando il 21 settembre, la memoria e il documento”.
Pasquale Doria dialoga con Vittorio Sebastiani, autore del volume Matera atrocities are murders, Edizioni Giannatelli.
“La popolazione di Matera ha scritto una pagina meravigliosa nella storia del nostro Paese, combattendo contro un nemico senza il minimo scrupolo che, come si andava dicendo, doveva porre le dinamiti sotto tutti i palazzi pubblici ed arrestare tutte le autorità pubbliche e tutti gli ufficiali del presidio, per assassinarli nello stesso modo come lo furono le vittime innocenti rinchiuse nella Caserma della Milizia…”
Dev’essere stata questa affermazione, che si legge nel rapporto del colonnello Sanseverino raccolto in “Matera atrocities are murders”, ad aver infiammato la fantasia di un gruppo di giovani e giovanissimi materani.
Per loro una storia lontana, ma resa attuale dalla spinta sempre viva a rivalutare le ragioni della resistenza e della democrazia che sono costate molte vite innocenti.
Avrebbe detto, anni dopo i fatti del 1943, Pietro Calamandrei, “Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta”.
Il 21 settembre materano non pare mai abbastanza esplorato; ed i coraggiosi che si ribellarono agli oppressori, con le loro storie e vicende personali, sembrano caduti nell’oblio, anche ora che Matera può fregiarsi della Medaglia d’Oro al Valore Civile, assegnata dopo oltre 70 anni alla città che – prima nel Mezzogiorno – cacciò da sola i nazisti evitando più gravi distruzioni.
Ed allora Nicola Lorusso, Francesco Moro, Nicola Olivieri, Paolo Perrone, Alessandro Venturo, con la regia ed il sostegno attento di Talìa Teatro, hanno pensato di ricavare una rappresentazione narrato ed emotivo dai profili dei concittadini del 1943, che emergono dal rapporto Hutchins del 1944, recuperato e sapientemente tradotto nel libro dal prof. Vittorio Sebastiani per i tipi di Giannatelli.
Hanno lavorato a lungo sul libro, un’autentica miniera di informazioni oggettive su quegli avvenimenti lontani; ed hanno cercato anche testimonianze dirette, incontrando i parenti delle vittime del 21 settembre che si sono fatti presente al loro appello, per ricostruire quelle vite spezzate, alcune giovanissime, e dar loro la dimensione umana e la dignità eroica che spetta loro.
Questo esperimento di ricostruzione sceneggiata, che ha preso il titolo “Monito agli oppressori, incitamento agli oppressi – Arrasc’myndispònd” precederà, alle ore 18,30 del 9 settembre in Casa Cava, la conversazione che l’Autore, figlio di uno dei testimoni dei moti del 21 settembre, ed il giornalista Pasquale Doria, appassionato e penetrante conoscitore della storia cittadina, hanno accettato di tenere sull’importante significato documentale e storico che il libro rappresenta per la storia materana recente.
E se è vero, come si legge nel risvolto di copertina, che “da questo momento in poi qualsiasi approccio ai fatti del 21 settembre del 1943 non potrà più prescindere dalla consultazione di questo testo, basilare per comprendere una pagina ancora per molti versi buia della civile e laboriosa comunità dei materani, vittima, meglio ribadirlo, di Atrocità'”, resta viva e concreta ancora oggi una generosità collettiva che attraversa il tempo e accompagna gli eventi.
L’iniziativa del 9 settembre partecipa infatti alla raccolta fondi “MateraE’Solidarietà” per i terremotati del Centro Italia, con offerte spontanee e con la devoluzione del ricavato delle vendita del libro raccolte nel corso dell’evento, che la Casa Editrice destina a questo fine, fissandone per l’occasione anche un prezzo speciale d’accordo con l’Autore.
La storia di Matera, non è un caso, è storia d’oro.