Le consigliere comunali di minoranza della lista “I Moderati” Rosa Fiore e Angela Salerno e la consigliera dell’UDC Rossana Giuliva in una nota congiunta inviata alla nostra redazione denunciano il degrado di Pomarico e sul banco degli imputati sale l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mancini. Di seguito la nota integrale.
Il prossimo 12 settembre inizierà l’anno scolastico per gli alunni della Scuola
Primaria “F. Caggiani”.
Ma, la scuola F. Caggiani a causa dei lavori di miglioramento sismico, finanziati ed
approvati con progetto definitivo già nel 2014, resta non praticabile e fruibile da
parte degli alunni che dovranno migrare verso altre sedi.
L’amministrazione Mancini, nonostante l’eredità ricevuta dalla passata
amministrazione, un cospicuo finanziamento di €. 350.000, non si è curata di
assicurare la fruibilità del plesso per l’anno scolastico 2016/2017.
E così i disservizi ed i disagi per le famiglie e gli alunni di Pomarico si susseguono
senza sosta.
Prima, lo scellerato disinteresse dell’Amministrazione Mancini, ha determinato la
perdita della presidenza e degli uffici a favore di comuni con un minor numero di
alunni, ma questa è ormai storia.
Oggi, invece, non possono essere utilizzate le strutture della scuola F. Caggiani a
causa dei lavori i cui alunni saranno frazionati tra Scuola dell’Infanzia e Scuola
Secondaria di I Grado.
I lavori per la Scuola Primaria, furono finanziati dalla regione Basilicata per un
importo di 350.000,00 euro ed approvati nei primi mesi del 2014, quindi ancor
prima che si insediasse l’amministrazione Mancini che non è riuscita a portare a
termine, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Si trattava di lavori della durata
di pochi mesi, Iniziati a fine luglio, ma a causa della calura estiva che ha fatto
sprofondare l’amministrazione nel torpore prima e nel sonno poi ed a causa pure di
appalti e subappalti, si sconosce quale potrà essere la data della presunta
ultimazione dei lavori.
Le consigliere comunali di minoranza della lista “I Moderati” Rosa Fiore e Angela Salerno e la consigliera dell’UDC Rossana Giuliva denunciano, ancora una volta,
il lassismo e l’inerzia di questa Amministrazione i cui effetti negativi si riverberano
sui cittadini di Pomarico.
E, visti gli ultimi drammatici eventi sismici, ci saremmo augurati che l’anno
scolastico 2016/2017 fosse iniziato per i nostri alunni in un plesso migliorato dal
punto di vista sismico.
L’inadeguatezza e l’incapacità, sono la caratteristica distintiva di questo sindaco e
della sua amministrazione, preoccupati unicamente a salvaguardare la propria
sopravvivenza.
Tutti possono oggi constatare che mai nella storia di questo paese, dal dopoguerra
ad oggi, le tasse siano state così alte, e a fronte di ciò, mai i servizi sono stati così
pessimi: le strade sono ridotte a colabrodo, le zone di riqualificazione sono
brutalmente devastate e mai riportate allo stato iniziale dell’arte, le sterpaglie , i
ratti ed i cani randagi la fanno da padroni, ed infine le discariche abusive
disseminate su tutto il territorio pomaricano costituiscono il fiore all’occhiello di
questo Sindaco e della sua Amministrazione, nonostante le decine e decine di
migliaia di Euro spesi per interventi spot. Oggi più che ieri Pomarico, in relazione
alle tasse pagate per TASI e TARI, doveva presentarsi come un giardino. Ed invece si
mostra come una discarica a cielo aperto.
E così, giorno dopo giorno la nostra piccola comunità, che diede i natali al ramo
materno di Antonio Vivaldi e al botanico Giordano e che pure vanta un
consistente patrimonio artistico e culturale, tra le chiacchiere altisonanti
raccontate sui palchi estivi ed illusori voli pindarici tra incomprensibili cambiamenti
epocali evocati dal primo (?) cittadino, si impoverisce sempre più scivolando
inesorabilmente verso l’ultima posizione in classifica tra i paesi lucani. Chiunque ha
modo di visitare altri paesi della nostra regione può constatarlo di persona.
Di seguito la replica inviata da Francesco Mancini, sindaco di Pomarico dopo le dichiarazioni delle tre consiglieri comunali Fiore, Salerno e Giuliva
Devo constatare con piacere che se un’opposizione usa come argomenti di contestazione un ritardo su dei lavori di miglioramento sismico su un edificio scolastico, ritardi giustificati dal fine nobile di aver dovuto migliorare la progettazione con tecniche di assoluta avanguardia per quanto riguarda la sicurezza, allora come amministrazione potremmo essere soddisfatti.È chiaro che trovare un’opposizione che possaesaltare l’operato positivo di un’amministrazione è difficile, ma a Pomarico viviamo una situazione di puro imbarazzo.
Tanto per fare chiarezza, sono costretto a specificare che delle tre consigliere di opposizione, due sono “figlie” della passata amministrazione, mentre la consigliera Giuliva, disconosciuta a tutti i livelli dell’UDC, si ritrova seduta sui banchi della minoranza solo e soltanto perché a una sola settimana dalla sua elezione nelle fila della maggioranza, facendo prevalere il “suo senso innato e famigliare del concetto di bene comune”, ha deciso di cambiare sponda solo e soltanto per il “nobile motivo” di aver preteso e non ottenuto un posto in giunta.
Partendo da questi presupposti, posso dire che i miei cittadini sono intelligenti e soprattutto obbiettivi. Sanno valutare,per esempio,chi come noi in due anni non ha prodotto un centesimo di debito, chiudendo anche questo anno il bilancio con un avanzo di amministrazione di 171 mila euro, a chi in 10 anni di amministrazione ha lasciato 3.2 milioni di debiti.Per rendere l’idea di quello che è stato il passato amministrativo del nostro ente, mi basterebbe solo rendere pubblico che a Pomarico dal 2011 non si è pagata una sola fattura per la fornitura dell’energia per la pubblica illuminazione lasciando un debito di 600 mila euro verso i fornitori. Oppure, basterebbe evidenziare che in passato, precisamente tra il 2008 e il 2010 il nostro ente si è disinteressato completamente dei vari pignoramenti che interessavano i nostri beni, nel solo intendo di continuare ad omettere e nascondere le varie pendenze con il risultato di vedersi portare via con vendite giudiziarie il nostro ristoro la Manferrara situato nel bosco e del nostro bellissimo palazzo Marchesale simbolo della nostra storia, pignoramento partito per un debito di soli 70 mila euro. Questa amministrazione invece, con una transazione, ha riportato in pieno possesso del comune la struttura situata nel bosco e che sta intavolando una trattativa per scongiurare la vendita all’asta del nostro monumento più importante.
I miei cittadini hanno visto la nostra celerità nell’ottenere il finanziamento di 2.5 milioni di euro per fermare il movimento franoso che interessava la zone sottostante l’edificio scolastico, risolvendo il danno provocato da un intervento scellerato della vecchia amministrazione sulla zona interessata dal dissesto idrogeologico. Potrei aggiunger che è facile distinguere chi ha gestito allegramente, senza alcun controllo la discarica comunale, creando danni ambientali non indifferenti, mettendo in pericolo la salute del nostro territorio e dei nostri cittadini, a chi come noi ha chiuso la stessa discarica a cielo aperto progettando un impianto di ultima generazione.A chi come noi intende i rifiuti come una risorsa ed entro fine anno porteremo a termine un progetto di raccolta differenziata porta a porta che dovrebbe raggiungere in poco tempo il 65%, mentre in passato la raccolta differenziata ha avuto picchi massimi pari all’11%.
Sempre continuando con il gioco della comparazione, questa amministrazione ha ottenuto dopo appena sei mesi dal nostro insediamento un finanziamento di 150 mila euro per rivalutare il nostro splendido bosco la Manferrara, mentre in passato il nostro bosco era stato preso in considerazione solo per progetti di taglio “selvaggio” e senza alcun criterio.
Potrei continuare alungo con il confronto tra passato e presente, ma è davvero imbarazzante avere a che fare con una opposizione che in 10 anni ha portato il nostro paese alla deriva. Ancora più imbarazzante è quando le tre “signore” dell’opposizione si rendono ridicole, raggiungendo il paradosso della coerenza, (questo passaggio lo voglio fare per rendere l’idea di chi è questa opposizione),contestandoci il mancato invito alla manifestazione del 25 aprire, accusandoci di “non avere la sensibilità giusta e che i caduti della guerra di liberazione meritano il tributo di tutti”, quando loro per 10 lunghi anni non solo non hanno reso onore agli stessi caduti, ma non hanno avuto neppure la sensibilità di deporre un semplice mazzo di fiori sul monumento dedicato ai nostri eroi di guerra.
Concludo convinto che è vero che Pomarico sembra un cantiere a cielo aperto, ma ben vengano i disagi se questi ultimi avranno il fine di portare benefici a tutta l’intera popolazione. Sono altrettanto sicuro che inostri cittadini sopportano volentieri i disagi dovuti ai lavori presso le scuole, come sopportano i disagi creati dai lavori di rifacimento della rete idrica e fognaria che interessano gran parte del nostro centro abitato, come sopportano i disagi dovuti ai lavori per quanto riguarda la banda larga, i disagi dovuti ai lavori di efficientamento energetico della pubblica illuminazione o i lavori riguardanti la riqualificazione di alcune strade e marciapiedi.
Francesco Mancini, sindaco di Pomarico
Nella foto la scuola di Pomarico