Pippo Franzò fa il punto sul campionato di Lega Pro girone C dopo la terza giornata.
Foggia e Lecce sempre in testa, incalza il Matera. Di seguito il commenti per le gare disputate.
MELFI – LECCE 1-3 Continua senza soste il cammino del Lecce che vince a Melfi con un secco 3 a 1. Domina nella prima parte della gara, e nel secondo tempo il team di Padalino, a risultato acquisito ( 3 a 0 ) abbassa la guardia ed ecco che il Melfi si fa sotto, e nell’arco di una ventina di minuti insidia molto da vicino la porta di Bleve, anzi, arriva a segnare con il neo entrato Foggia, e verso la fine dell’incontro il numero uno pugliese evita la seconda rete, riuscendo a neutralizzare un rigore a Pompilio. Caturano, ex di turno, goleador di razza, riesce alla mezz’ora a segnare una doppietta. Al 29’, su preciso assist di Torromino, infila in rete. Passano poco più di due minuti e realizza la seconda rete con un preciso tiro di sinistro che beffa Viola.
Nella ripresa il pallino del gioco resta sempre al Lecce che controlla benissimo la partita, tanto che più volte arrivano vicino al gol. Ottiene la terza rete con Pacilli, che dalla distanza tira un violento tiro che chiude la sua corsa in fondo alla rete.
Con il punteggio di tre reti a zero, i ragazzi di Padalino si concedono un break, e lasciano molti spazi al Melfi che subito attacca per cercare di accorciare le distanze, ed eventualmente creare sei grattacapi al club giallorosso. Le ottime parate di Bleve evitano più volte la capitolazione per il primo gol ma nulla può all’84’ su tiro di Foggia, subentrato da pochi minuti a De Vena. Verso la fine dell’incontro, un rigore a favore del Melfi potrebbe portare il Lecce a innervosirsi per un finale al cardiopalma, ma il tiro di Pompilio dagli undici metri è neutralizzato da Bleve, e il Lecce chiude bene la gara.
MATERA- COSENZA 3-2 Il Matera deve questa vittoria al……suo allenatore. Si è proprio cosi, perché il tecnico siciliano inculca ai suoi ragazzi da sempre di giocare sempre fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero. Il Matera nel primo tempo gioca, padrona del campo, con disinvoltura e riesce a controllare bene il Cosenza con un gol bellissimo di Infantino. Nella ripresa i ragazzi di Auteri sono sorpresi dall’aggressività dei silani che in quattro minuti riescono a capovolgere il risultato con due reti, prima con Mungo e poi con Pinna. Auteri non ci sta a perdere, e mette subito in campo Iannini e Negro. Attacca il Matera, creando serie difficoltà a Perina. L’azione offensiva di Negro è subito premiata con un gol un po’ fortunoso ( la palla carambola nello stinco di Negro, e supera Perina con un pallonetto ). Iannini e company non si accontentano del pareggio e vanno avanti fino ai minuti finali. Proprio verso la fine dell’incontro, ancora Negro in area avversaria, dopo un batti e ribatti, tira verso la porta avversaria con Perina nella traiettoria, ma una deviazione lascia immobile il numero uno ospite con la palla che rotola in rete. Un gol da tre punti, un po’ fortunoso ma voluto fortemente dall’attaccante campano, cosi come vuole il suo tecnico Auteri: giocare sempre la palla fino alla fine, protesi alla ricerca del gol.
FOGGIA – VIBONESE 3-0 Il Foggia cammina di pari passo con il Lecce, e conquista la terza vittoria su tre gare a spese della Vibonese. La squadra di Stroppa, rispetto alla trasferta di Siracusa, gioca molto la palla di prima, con Mazzeo che riesce a cantare e portare la croce. L’ex Benevento detta passaggi filtranti, chiude bene e riesce a realizzare gol, un vero playmaker offensivo. La Vibonese di Costantino riesce a tenere le sfuriate del Foggia poco più di 40 minuti, dopo arriva la rete per opera di Riverola che riprende un tiro sbilenco del suo compagno Agnelli, correggendolo in rete.
Nella ripresa crolla la Vibonese dal punto di vista tattico, e sale in cattedra Mazzeo che sfiora la rete, ma poi segna al 65’ su assist di Agnelli. Nell finale Sarno chiude le marcature su ottimo suggerimento dello spagnolo Maza. La Vibonese nell’arco della gara ha tirato in porta una sola volta, troppo poco perché impensierisca un Foggia tritatutto.
MONOPOLI – JUVE STABIA 0-1 Squadra corsara si è dimostrata la formazione di Fontana contro un Monopoli che ha giocato bene, e in finale ha avuto l’occasione per pareggiare, ma senza riuscirvi. Per la Juve Stabia tre punti d’oro che portano la squadra in classifica al terzo posto, e infiammano i supporters di Castellammare di Stabia.
Segna subito di testa all’8’ Del Sante per gli ospiti, con il Monopoli che reagisce con poca incisività. Nella ripresa la Juve Stabia cerca di contenere i padroni di casa, che più volte arrivano ad un passo dalla rete con Bacchetti, Mouzakitis e Montini ma senza esito.
PAGANESE – CASERTANA 0-1. Un derby caratterizzato con scontri tra le due tifoserie. Alla fine si sono registrati gravi incidenti, e risse con le forze dell’ordine. La gara ha visto protagonista in campo per quasi un tempo, i ragazzi di Grassidonia che sono arrivati ad un passo dal gol con Cicerelli e Zerbo che ha preso un palo allo scadere della prima parte della gara. Nella ripresa la Casertana spinge in avanti alla ricerca della rete , e la trova proprio nei minuti finali della gara con Orlando che mette in rete un cross di Carlini, dopo un’indecisione difensiva della Paganese. Primi tre punti per la Paganese.
CATANZARO – FIDELIS ANDRIA 3-0 Partita senza storia quella disputata al “ Ceravolo “dalla Fidelis Andria contro il Catanzaro di Somma. La cura Somma produce i suoi effetti a distanza di sette giorni. Con il nuovo tecnico i calabresi hanno acquisito consapevolezza dei propri mezzi, impostazione tattiche ben precise e incisività nel gioco offensivo. Partita a senso unico. Al 32’ Campagna va in rete su corner di Giovinco. Nella ripresa la musica non cambia e il Catanazaro porta a due le reti per opera di Tavares che raccoglie di testa un cross di Sabato. Chiude Di Bari ( ex di turno ) con la terza rete che riprende una punizione di Giovinco. La risposta della Fidelis arriva troppo tardi e priva di mordente.
TARANTO – SIRACUSA 0-0 Unico zero a zero della giornata, ma i seimila tifosi, che assiepavano gli spalti dello “ Jacovone “ di Taranto, non si sono certo annoiati, anzi sono stati messi in apprensione dal gioco lineare, incisivo e pungente dei ragazzi di Sottil. Il cambiamento tattico degli aretusei, dal 4-2-3-1 al 3-5-2 ha finalmente mostrato le caratteristiche di alcuni giocatori, e portato il centrocampo a “ ragionare “ con lucidità, costruendo manovre offensive insidiose. Sono emersi i valori di Valenti, l’agiltà ed il movimento di Catania, oltre alle ottime prestazioni a centrocampo di Giordano e Spinelli, implacabili nel difendere la loro zona. Di contro il Taranto non è riuscito ad arginare il gioco azzurro, ed è stato costretto a puntare solo sulle ripartenze in contropiede. Molte le occasioni da parte dal Siracusa per passare in vantaggio, ma sempre sprecate per un soffio. Il Taranto ha cercato di sfruttare gli errori difensivi ( prestazione negativa di Diakitè, troppi errori ) degli avversari, e più volte ha sfiorato il gol. Alla fine un pareggio che premia la squadra di casa, lasciando un po’ delusi gli azzurri ma consapevoli di avere fatto dei notevoli passi avanti sotto l’aspetto fisico, tattico e del gruppo.
AKRAGAS – REGGINA 2-2 Bella partita con entrambi le squadre a rincorrersi. Alla fine un 2 a 2 che accontenta tutti anche se con un pizzico di rammarico da parte della squadra agrigentina. La Reggina riesce a raggiungere un insperato pareggio proprio sui titoli di coda con De Francesco, e porta a casa un punto prezioso non soltanto per la classifica ma anche perché da continuità alla bella vittoria ottenuta in casa nel derby con il Messina la settimana scorsa.
La partita s’incentra sul difensore Marino dell’Akragas che, anche se involontariamente , è l’attore principale di tutto l’incontro. Partiamo con ordine, segna Marino di testa, dopo una lunga assenza dai terreni di gioco. Pareggia la Reggina su rigore con Coralli. Prima che si chiude la prima parte della gara, ancora Marino che segna la seconda rete per la sua squadra. Nella ripresa Marino è espulso per fallo da tergo. Nei minuti finali della partita De Francesco mette nel sacco, alle spalle di Pane, e realizza il pareggio.
MESSINA – FRANCAVILLA – Partita difficile per il Messina contro il Francavilla. Il tecnico Marra aveva avvisato i suoi ragazzi che dovevano stare attento al Francavilla che poco aveva della matricola. In campo il team di Biason confermava i timori espressi alla vigilia del tecnico messinese. Passano in vantaggio gli ospiti per un penalty concesso dal signor De Remigis di Teramo ai danni di De Angelis. Tira dal dischetto lo stesso De Angelis e realizza la rete del vantaggio. Il Messina non riesce a trovare il bandolo della matassa, e stenta ad arrivare sotto porta avversaria. Il Francavilla non è fortunato perché con Abate potrebbe raddoppiare, ma prende il palo con il portiere fuori causa. Il Messina fischiato dal pubblico cerca l’impennata d’orgoglio e spinge in avanti in cerca del pareggio. Quasi allo scadere dell’incontro Madonia, da venticinque metri, lascia partire una rasoiata che finisce la sua corsa alle spalle di Albertazzi. Si evita la sconfitta da parte del Messina, ma non certo i fischi a fine gara dei tifosi che contestano la società.
CATANIA – FONDI Rinviata al 28 settembre 2016 alle ore 20,30.